Qualcosa si muove La procedura concorsuale per diventare dirigente scolastico si concluderà presto, cioè in tempo utile perché le assunzioni vengano effettuate nell’anno scolastico 2017/2018. La “buona notizia” ce la fornisce Dorina Bianchi, la nuova sottosegretaria al Ministero dei Beni Culturali, che così risponde ad un’interrogazione parlamentare nella VII Commissione Cultura della Camera, giovedì 14 luglio 2016. E noi lo

Una esigenza di affidabilità L’interesse che quest’anno ha riscosso la questione, nota da tempo, della grande differenza tra il numero delle lodi alla maturità nel Meridione d’Italia e il numero più contenuto nel Nord, segnala un atteggiamento nuovo e positivo da parte dell’opinione pubblica, che vuole evidentemente affrontare questo tema e non accettarlo come un dato di realtà scarsamente modificabile.

L’idea della rete tra scuole è politicamente molto corretta: evita che l’autonomia si trasformi in una competizione tra istituzioni della Pubblica Amministrazione; consente di valorizzare il lavoro collaborativo tra scuole per rafforzarne l’iniziativa; moltiplica i legami con il territorio, con una migliore capacità di acquisire risorse; mette in comune conoscenze, modelli innovativi, professionalità per una crescita complessiva del sistema educativo.

Ma il concorso serve a scegliere i migliori o solo a coprire i posti vacanti? Continuano a girare sul web, ma anche sulla carta stampata, titoli che fanno notizia: “Concorso docenti, tutti incapaci?”; “Candidati, riammessi dopo i ricorsi, superano la prova”; “Denunce di irregolarità nelle procedure”; “Opinabilità e varietà nelle griglie di valutazione”; “La beffa del sostegno: in 4 regioni più

“…obbligatoria, permanente, strutturale…” Il Piano Nazionale di Formazione (previsto dal comma 124 della legge 107/2015) per il triennio 2016-19 sta per essere reso pubblico. Il Piano è stato anticipato il 26 luglio 2016 alle Organizzazioni Sindacali e si propone di porre al centro la scuola, il miglioramento degli apprendimenti degli studenti, la valorizzazione della professionalità dei docenti e la loro

Inizia un nuovo anno scolastico e il primo collegio dei docenti rappresenta un momento prezioso per riprendere da dove si è lasciato a giugno e per rimettere a fuoco scelte e strategie. Si tratta di un momento importante anche per rilanciare la visione della comunità professionale e condividerla con i nuovi arrivati, oltreché per ridefinire la direzione e tracciare nuovi

L’esempio dell’Emilia-Romagna La notte fra il 23 e il 24 agosto l’Italia è stata colpita al cuore. Il tragico sisma che ha interessato e sta ancora tragicamente colpendo le Marche e il Lazio ci ha travolto e ferito, martoriando una terra che godeva degli ultimi scampoli d’estate, in molte parti si ricongiungeva alla presenza di famigliari raccolti in occasione di

È solo un problema di trasparenza delle scelte? Il focus sul quadro orario Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento degli Istituti Tecnici e Professionali, la decurtazione da 36 a 32 ore settimanali di lezione diventa subito un elemento dirompente, perché a subire il taglio sono proprio le discipline laboratoriali e d’indirizzo, con la logica conseguenza della creazione di esuberi

Sono tutti unanimi nel valutare l’anno scolastico trascorso come uno dei più impegnativi della storia degli ultimi decenni: annus horribilis, secondo molti, annus mirabilis, secondo altri. Per tutti sicuramente “anno dei miracoli” grazie alla capacità delle scuole italiane di affrontare e gestire problemi, cambiamenti, contraddizioni, sicuramente difficoltà inedite. Tra le tante novità vanno comprese anche quelle relative alla cosiddetta valorizzazione