Feedback, dialogo e crescita cognitiva

In Italia il dibattito sulla valutazione scolastica è perennemente aperto e per certi versi divisivo: ne discutono dirigenti, docenti, genitori, studenti. Si ragiona di valutazione disciplinare, trasversale, comportamentale. Si fanno ricerche a livello universitario e ministeriale. Intervengono esperti e meno esperti su quotidiani e riviste. Si comparano esiti su scala nazionale ed europea. Sulla scia delle trasformazioni indotte per forza

Sfera di cristallo o strumento di processo?

Ogni educatore nutre la naturale aspirazione di comprendere e favorire il potenziale dei propri studenti, guardando non solo a ciò che hanno imparato, ma a ciò che potranno diventare, ai traguardi a medio e lungo termine che potranno raggiungere. In questo orizzonte pedagogico e formativo, s’inserisce il concetto di valutazione predittiva, ovvero la pratica di ricavare previsioni sulla riuscita futura degli

Piano” Emergo”: un’esperienza ponte di Milano

La transizione scuola-lavoro non è una semplice fase del percorso di vita e rappresenta, di fatto, il primo, vero banco di prova dell’efficacia di un sistema educativo e della sua capacità di garantire equità e inclusione. Per gli studenti e le studentesse con disabilità, questo momento è un bivio decisivo tra un futuro di cittadinanza e un percorso ad ostacoli