Nell’attuale scenario globale, caratterizzato da una crescente e inarrestabile digitalizzazione di ogni aspetto della vita quotidiana, l’importanza di promuovere attivamente la lettura all’interno del contesto scolastico assume una rilevanza ancora più marcata e ineludibile. Non si tratta più unicamente di coltivare una fondamentale competenza linguistica, ma di investire in maniera strategica nello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale delle giovani generazioni. La lettura, in questo senso, si configura come uno strumento poliedrico e potente, capace di fornire agli studenti gli strumenti intellettuali ed emotivi necessari per navigare con consapevolezza e successo un mondo sempre più complesso, interconnesso e in rapida trasformazione.
Le Neuroscienze confermano: la lettura modella e potenzia il cervello
Le avanzate ricerche nel campo delle neuroscienze forniscono evidenze scientifiche inequivocabili riguardo al profondo e duraturo impatto che l’atto di leggere esercita sullo sviluppo e sul funzionamento del cervello umano. Contrariamente a una percezione superficiale che potrebbe relegare la lettura a un’attività passiva di ricezione di informazioni, essa si configura come un processo dinamico e altamente coinvolgente che attiva simultaneamente molteplici aree cerebrali. Queste aree sono deputate a funzioni cruciali quali la decodifica del linguaggio scritto, l’elaborazione semantica, la comprensione testuale, la stimolazione dell’immaginazione e il consolidamento della memoria. Studi longitudinali e trasversali hanno dimostrato come un’esposizione regolare e prolungata alla lettura, soprattutto di testi complessi e narrativi, favorisca in maniera significativa la creazione di nuove sinapsi e il rafforzamento delle connessioni neurali preesistenti. Questo processo di neuroplasticità , ovvero la capacità del cervello di modificarsi in risposta all’esperienza, si traduce in un potenziamento delle funzioni cognitive di ordine superiore, quali il pensiero critico, la capacità di analisi e sintesi, la flessibilità mentale e l’efficace risoluzione di problemi. L’immersione in mondi narrativi ricchi e articolati, inoltre, stimola in modo particolare l’immaginazione e la capacità di astrazione, abilità che assumono un valore crescente in un contesto sociale e professionale spesso caratterizzato da una sovrabbondanza di informazioni frammentate e da una tendenza alla superficialità .
Oltre l’alfabetizzazione funzionale
L’educazione alla lettura, intesa nella sua accezione più ampia e profonda, trascende la mera acquisizione di competenze di alfabetizzazione funzionale. Essa si configura come un veicolo privilegiato per la promozione e il consolidamento di un ampio spettro di competenze trasversali, che rappresentano un patrimonio inestimabile per la piena realizzazione personale e per il successo professionale degli individui nel ventunesimo secolo. La lettura di opere letterarie, in particolare, allena e affina la capacità di empatia, consentendo agli studenti di immedesimarsi nelle esperienze, nelle motivazioni e nelle emozioni di personaggi spesso distanti dalla propria realtà . Questa capacità di comprendere e condividere i sentimenti altrui si traduce in una maggiore consapevolezza sociale e in una più efficace gestione delle relazioni interpersonali. La lettura stimola intrinsecamente lo sviluppo del pensiero critico, incoraggiando gli studenti a interrogare il testo, ad analizzare le informazioni presentate, a valutare diverse prospettive e a formulare interpretazioni personali e ragionate. Essa rafforza in modo significativo le competenze comunicative, arricchendo il vocabolario, migliorando la padronanza della sintassi e affinando la capacità di esprimersi in modo chiaro, coerente ed efficace, sia attraverso la comunicazione orale che scritta. Infine, ma non per importanza, la lettura promuove la creatività e l’innovazione, esponendo i giovani a un vasto universo di idee, di mondi possibili e di narrazioni originali, alimentando la loro immaginazione, stimolando la loro curiosità e incoraggiando la capacità di pensare “fuori dagli schemi” e di generare soluzioni nuove e originali.
Un ancoraggio emotivo nell’era dell’anaffettività digitale
In un’epoca sempre più caratterizzata da quella che è stata definita una crescente “deriva anaffettiva”, dove le interazioni mediate da schermi digitali tendono a sostituire, almeno in parte, il contatto umano autentico e le relazioni interpersonali dirette, la lettura può rappresentare un prezioso e rassicurante “caldo abbraccio”. L’atto di immergersi tra le pagine di un libro offre un’esperienza profondamente intima e personale, un dialogo silenzioso e coinvolgente con l’autore e con i personaggi che popolano le sue storie. Questa immersione narrativa può colmare, almeno in parte, il vuoto emotivo e la superficialità che talvolta possono caratterizzare le interazioni online. La lettura nutre l’anima, offre un rifugio sicuro dalle frenesie del mondo esterno, stimola l’introspezione e permette di esplorare la complessità delle proprie emozioni in un ambiente protetto e non giudicante. In questo senso, promuovere attivamente la lettura all’interno del contesto scolastico non significa solamente trasmettere competenze cognitive, ma anche offrire agli studenti uno spazio privilegiato di crescita emotiva, un antidoto alla solitudine e all’alienazione che possono talvolta accompagnare un’immersione eccessiva e acritica nel mondo digitale. La relazione che si instaura con un libro, con la sua fisicità , con il profumo della carta, con il ritmo della narrazione, rappresenta un’esperienza sensoriale e affettiva completa, in grado di offrire un senso di connessione e di appartenenza che va oltre la fugacità di molti scambi virtuali.
Un’esperienza concreta di impegno e di crescita
C’è una esperienza che rappresenta un esempio concreto, tangibile e profondamente significativo del potere unificante, trasformativo e inclusivo della lettura e del conseguente impegno culturale. È quella che ha visto come protagonisti attivi e partecipi gli studenti dell’Istituto Comprensivo 46° Scialoja Cortese Rodinò, proveniente dal vivace e complesso contesto di Napoli Est, in occasione di due significative iniziative dedicate alla promozione della lettura:
- “Una Giornata Leggend…aria” nel cuore di Napoli;
- “O’Maggio al libro” nella dinamica realtà di Saviano.
I giovani studenti, provenienti da quartieri caratterizzati da sfide socio-economiche importanti come San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli, hanno avuto l’opportunità di varcare i confini fisici e simbolici del proprio territorio per immergersi in un contesto di condivisione e di scambio culturale incentrato sul valore intrinseco dei libri e sulla loro capacità di generare riflessione critica e crescita personale.
Una Giornata Leggend…aria
La partecipazione all’undicesima edizione di “Una Giornata Leggend…aria”, focalizzata quest’anno sul ruolo cruciale del giornalismo come pilastro di informazione attendibile e strumento di resistenza intellettuale, ha offerto a questi ragazzi l’opportunità di sviluppare una maggiore consapevolezza critica nei confronti del flusso spesso caotico e non sempre verificato di notizie che circolano nel mondo digitale. Questo incontro con il mondo del giornalismo di qualità ha rappresentato un’occasione preziosa per sensibilizzare i giovani sull’importanza di sviluppare un pensiero autonomo e critico, basato sulla lettura di fonti informative affidabili e verificate, un’abilità sempre più fondamentale nell’era della rapida diffusione di fake news e disinformazione attraverso i social media.
O’Maggio al libro
Ancora più significativa, per il suo specifico focus sull’incontro diretto con gli autori e sulla celebrazione del “Maggio dei libri”, è stata la partecipazione alla manifestazione “O’Maggio al libro” a Saviano. In questo fertile contesto di scambio e condivisione di idee e di passioni letterarie, gli alunni dell’“IC 46° Scialoja Cortese Rodinò†hanno portato in scena il libro “Vovinam: la mossa del drago” di Giovanni Savino, una figura di spicco del panorama culturale partenopeo, noto per il suo profondo impegno sociale, in particolare attraverso la cooperativa sociale “Il Tappeto di Iqbalâ€, nella lotta contro la dispersione scolastica e la devianza giovanile proprio nell’area di Napoli Est. La scelta di questo libro si è rivelata particolarmente pertinente e potente per affrontare un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante come il bullismo.
L’incontro diretto con l’autore Giovanni Savino ha rappresentato un momento di forte emozione e di autentica connessione umana per gli studenti. La vivacità e la profondità delle domande che i bambini hanno posto all’autore hanno testimoniato un vivo interesse per le tematiche affrontate nel libro e una notevole capacità di riflessione critica, smentendo qualsiasi pregiudizio o stereotipo legato al loro contesto di provenienza. Questo dialogo aperto e sincero tra i giovani lettori e l’autore ha rappresentato un’esperienza formativa di inestimabile valore, in grado di stimolare ulteriormente la loro passione per la lettura e la loro consapevolezza sociale.
Un caldo “abbraccio†di conoscenza e umanitÃ
Il “ponte culturale e umano” tra Napoli Est e Saviano, costruito nel segno dei libri sottolinea con forza come la passione condivisa per la lettura possa effettivamente superare distanze geografiche e barriere sociali, promuovendo in modo concreto la crescita culturale e civile delle nuove generazioni, ma non solo. L’entusiasmo palpabile e la partecipazione attiva riscontrati in entrambi gli eventi rappresentano un segnale forte e incoraggiante per il futuro del libro e per la sua intrinseca capacità di unire, ispirare e trasformare le vite, offrendo un orizzonte di speranza e di impegno per un futuro in cui la lettura continui a rappresentare un pilastro fondamentale della formazione individuale e collettiva. L’esperienza specifica di questi ragazzi di Napoli Est che incontrano un autore impegnato nel loro stesso territorio, parlando di un tema a loro vicino attraverso il filtro potente della narrazione, incarna perfettamente il ruolo della lettura come strumento di connessione, di comprensione e di crescita, un vero e proprio “caldo abbraccio” di conoscenza e umanità .