In un recente volume dedicato a un approfondimento dei molti cambiamenti antropologici che comporterà l’uso sempre più pervasivo dell’intelligenza artificiale, due studiosi[1] immaginano di proseguire il famoso dialogo che nel “Fedro” di Platone ha per protagonista Theuth, un antico dio egizio, e il re egizio Thamus a proposito dell’invenzione della scrittura. Si immagina che Theuth informi Thamus di aver ideato, accanto alla scrittura, un altro strumento rivoluzionario: un chatbot. Theuth spiega al re che si tratta di uno strumento che, “se addestrato in modo opportuno e usato in modo critico, può fornire un aiuto prezioso ad ogni attività cognitiva, fornendo informazioni e chiarendo dubbi su ciò che si apprende e proponendo problemi e punti di vista alternativi sugli argomenti di cui si discute”.
La rivoluzione silenziosa
La diffusione dei chatbot è un evento che gli autori paragonano a una vera e propria rivoluzione culturale simile all’invenzione della scrittura: per la prima volta nella storia l’umanità si interagisce in modo linguisticamente sofisticato con entità non umane. Gli autori non cercano di dare risposte definitive, ma puntano a stimolare una comprensione critica su come queste tecnologie stiano cambiando il nostro modo di conoscere, imparare e pensare. Il loro obiettivo è anche quello di unire la cultura umanistica e quella tecnico-scientifica per affrontare in modo consapevole le implicazioni di questa rivoluzione.
Nell’articolo che segue si vuole esplorare, con alcuni esempi concreti, l’aiuto che un utilizzo critico e consapevole dell’Intelligenza artificiale a scuola può fornire a un dirigente scolastico nelle attività che lo vedono impegnato giornalmente per la governance dell’istituto, al personale docente per lo svolgimento del ruolo fondamentale di istruire e di educare i giovani e al personale di segreteria nello svolgimento delle proprie mansioni.
Lo si farà con l’aiuto dell’intelligenza artificiale generativa e, in particolare, con i chatbot più utilizzati in Italia: ChatGPT e Google Gemini[2].
Su questo tema, prosegue così un percorso di ricerca da tempo iniziato dalla casa editrice Tecnodid e che, vista la sua evoluzione continua e la necessità di formazione, meriterà sicuramente ulteriori approfondimenti[3].
I principali modelli linguistici
ChatGPT e Google GEMINI sono due “modelli linguistici” capaci di avere una conversazione con l’uomo, utilizzando un linguaggio verbale. C’è, anche se finalizzato ad obiettivi un po’ diversi, NoteBookLM. Alla base del loro uso ci sono pratiche dialogiche interattive dove la qualità della risposta dipende dalla precisione della domanda e dalla capacità di valutare la risposta da parte di chi utilizza questi strumenti. Tali applicazioni di intelligenza artificiale risultano efficaci in proporzione alla base dei dati di cui possono servirsi. Da un confronto realizzato tra i modelli emerge che non esiste uno “migliore”, in quanto la scelta ottimale dipende soprattutto dalle priorità di chi li usa[4].
ChatGPT
È un modello conversazionale sviluppato da OpenAI. Il suo scopo principale è quello di interagire con gli utenti in modo naturale e creativo, simulando una conversazione umana. È utile per il brainstorming, per la generazione di idee, la scrittura creativa, per la stesura di bozze o articoli e per rispondere a domande generiche su una vasta gamma di argomenti. Il suo addestramento si basa su un’enorme quantità di dati provenienti da internet, il che lo rende molto competente su argomenti di cultura generale, fatti storici, scienza. È adatto a chiunque abbia bisogno di assistenza per un’ampia varietà di compiti basati sul testo.
Google Gemini
Google ha lanciato sul mercato una propria intelligenza generativa nel 2023, chiamandola inizialmente Google Bard e poi Google Gemini. La sua forza è la capacità di ragionamento multimodale, ovvero può comprendere e lavorare con diversi tipi di dati contemporaneamente analizzando testi, immagini, video e audio. Può generare immagini e didascalia di testo per rispondere a domande complesse. Essendo un prodotto Google, ha la capacità di accedere e utilizzare informazioni aggiornate dal web, rendendo le sue risposte più pertinenti e attuali rispetto a un modello addestrato su dati statici.
NotebookLM
È uno strumento di ricerca e studio sviluppato da Google e alimentato dal modello Gemini. Il suo scopo è quello di diventare un “esperto” del trattamento dei documenti. Il suo punto di forza è la capacità di analizzare, sintetizzare e fare collegamenti tra le fonti che l’utente carica direttamente sull’app (PDF, documenti, siti web, video di YouTube). Le risposte che fornisce si basano unicamente su quelle fonti. Questo lo rende molto utile per la ricerca accademica, il giornalismo, lo studio o la creazione di una base di conoscenza interna. Si può chiedere di riassumere un documento, di creare una guida di studio, di generare un indice, o persino trasformare il contenuto in un “podcast” per un apprendimento più dinamico. Va ricordato che i documenti che vengono caricati, essendo privati, non vengono utilizzati per addestrare il modello di base.
Per semplificare, se si richiede una precisione fattuale e capacità di citare le fonti, aiuto per lo studio attraverso precisi strumenti NotebookLM è il chatbot da preferire. Se si necessita di elaborare input multimodali e beneficiare dell’integrazione con l’ecosistema Google, Gemini si presenta come la scelta migliore. Se invece si cercano fluidità conversazionale elevata, creatività nella generazione di testo, ChatGPT è più indicato. I modelli sono in continua evoluzione e promettono ulteriori miglioramenti. Per tutti e tre i modelli linguistici esistono versioni gratuite e versioni a pagamento, queste ultime destinate a professionisti, ad aziende o a chi desidera, comunque, avere modelli più avanzati.
Da che cosa dipende la qualità dei prodotti dell’IA
La correttezza e la precisione di tutti i modelli linguistici di intelligenza artificiale dipendono da una serie di fattori chiave. Nonostante siano strumenti molto potenti, non sono infallibili e possono commettere errori o generare informazioni inesatte: il fenomeno è noto come “allucinazione”. Molti sono i fattori che influenzano la precisione:
- i dati di addestramento. La qualità, la quantità e la diversità dei dati su cui un modello viene addestrato sono fondamentali. Se i dati contengono errori, bias o sono obsoleti, il modello tenderà a replicare tali imprecisioni;
- la complessità e specificità della richiesta. La precisione delle risposte diminuisce quando le richieste sono molto tecniche, specialistiche (es. medicina, diritto) o contengono ambiguità. Più la domanda è chiara e precisa, maggiori sono le probabilità di ottenere una risposta accurata;
- l’aggiornamento delle informazioni. A meno che non sia collegato a fonti in tempo reale, un modello linguistico ha una “data di taglio” (cut-off date) oltre la quale non possiede informazioni. Gemini, per esempio, ha la capacità di accedere e ricercare informazioni attuali su Google, il che lo potrebbe rendere più aggiornato rispetto ad altri modelli, ma ciò non esclude la possibilità di errori o di informazioni non ancora disponibili o verificate;
- la comprensione del contesto. L’IA non ha una comprensione del mondo reale come gli esseri umani, ma ragiona per associazioni e schemi basati sui dati. A volte, non cogliendo sfumature, l’ironia, o i riferimenti culturali, potrebbe dare risposte fuori contesto.
Supporto alle attività del dirigente scolastico
I chatbot possono offrire al dirigente scolastico un aiuto concreto nella redazione di una vasta tipologia di documenti che caratterizzano la vita della scuola, durante tutto l’anno scolastico: circolari, regolamenti, relazioni.
Se chiediamo così a ChatGPT o a Gemini un modello di circolare di inizio anno rivolta a studenti, ai genitori e ai docenti di un Liceo, in pochi istanti possiamo ottenere un documento che avrà per oggetto “Avvio dell’anno scolastico 2025/2026 – accoglienza, organizzazione e auguri di buon inizio” con indicazioni organizzative per il primo giorno di scuola. Naturalmente sono strumenti da personalizzare e adattare alla situazione specifica.
Un chatbot può esserci utile per la redazione di un regolamento. Facciamo l’esempio di dovere mettere a punto un Regolamento per la carriera Alias. Qui, Gemini ricorda in premessa che un Regolamento di Carriera Alias per una scuola è un passo importante verso l’inclusione e il benessere degli studenti e ricorda anche come sia fondamentale che il regolamento tenga conto delle specifiche esigenze del contesto della scuola e che venga approvato dal Consiglio di Istituto. Anche ChapGPT non si discosta da tali indicazioni, ricorda, per esempio, di inserire il Regolamento per la carriera Alias, dopo l’approvazione del Consiglio d’Istituto, nel Regolamento d’Istituto.
Entrambi forniscono un testo di conforme alle buone prassi già adottate da molti istituti scolastici italiani. ChatGPT inoltre, essendo un chatbot conversazionale, si offre di generare per il dirigente:
- una relazione introduttivaper il Consiglio d’Istituto;
- una circolare da inviare alle famiglie e al personale;
- materiale informativo o proposte di formazione per i docenti.
Un altro aiuto per il dirigente potrebbe riguardare il monitoraggio del clima scolastico per individuare criticità e possibili soluzioni di miglioramento dello stesso. ChatGPT propone un percorso strutturato che agisce su più livelli e coinvolge tutte le componenti della comunità scolastica. Sostanzialmente suggerisce la predisposizione e somministrazione di questionari anonimi con successiva analisi dei dati e creazione di un report e poi sportelli di ascolto e di mentoring tra pari. Propone anche moduli di formazione per prevenire i conflitti o il burnout; la redazione di un Piano per il Benessere scolastico da integrare nel PTOF; un Protocollo contro bullismo e discriminazioni; un Piano per la promozione dell’identità e della partecipazione studentesca. Anche Gemini fornisce un supporto nelle diverse fasi del processo. Dopo avere evidenziato come il clima in una scuola sia fondamentale per creare un ambiente di apprendimento positivo ed efficace, propone, in primis, la raccolta strutturata di dati con questionari, con focus group e interviste. Suggerisce anche di distribuire i questionari tramite moduli Google e supporta l’analisi e l’interpretazione dei dati attraverso strumenti specifici.
Supporto alla didattica
L’intelligenza artificiale sta diventando uno strumento utilissimo per personalizzare l’insegnamento, semplificare la progettazione e aumentare il coinvolgimento degli studenti. ChatGPT fornisce, per esempio, i seguenti esempi concreti:
- creazione di materiali personalizzati con generazione automatica di verifiche, prove strutturate, schede didattiche messe a punto in base al livello degli studenti;
- analisi dei bisogni formativi. L’IA può analizzare i progressi degli studenti e suggerire percorsi di recupero o potenziamento;
- traduzione e semplificazione linguistica. È un utilissimo strumento per alunni non italofoni o con DSA, semplifica i testi o li traduce automaticamente;
- tutor virtuali. Sono assistenti basati su IA che rispondono alle domande degli studenti o li guidano nello studio;
- correzione automatica dei compiti. È un grande risparmio di tempo per i docenti fornendo feedback immediati agli studenti, con correzioni personalizzate.
Inoltre per il docente l’Intelligenza artificiale può essere utilealla progettazione di Unità di apprendimento e di Piani Didattici Personalizzati, suggerendo obiettivi, attività, valutazioni coerenti con il curriculum.
Interrogando Gemini compaiono indicazioni diverse, ma oltremodo utili:
- personalizzazione dell’apprendimento (Adaptive Learning). Dopo un test diagnostico, l’IA ad esempio può suggerire a uno studente che ha difficoltà con le frazioni esercizi supplementari specifici, mentre a un altro studente che ha già padroneggiato l’argomento propone problemi più complessi o l’esplorazione di concetti avanzati.
- feedback e valutazione automatica. È possibile un feedback costruttivo su saggi o elaborati scritti, identificando errori comuni e suggerendo miglioramenti stilistici. Se uno studente invia un saggio, riceve in pochi secondi un feedback dettagliato su coerenza, struttura, errori grammaticali e lessicali, con suggerimenti per la revisione. Per il docente ci sarà una riduzione notevole del carico di lavoro, per gli studenti un riscontro immediato e personalizzato. L’ IA potrà essere poi utilizzata per la correzione automatica di test a risposta chiusa nelle diverse discipline;
- creazione e curatela di materiali didattici. Si possono creare prove strutturate, schede di ripasso, riassunti, casi i pratici o suggerire risorse multimediali esterne (video, articoli) pertinenti all’argomento della lezione e al livello degli studenti. Ad esempio se un docente inserisce come prompt “concetti chiave della cellula eucariote” l’IA può generare una presentazione interattiva con immagini, animazioni e una breve prova di verifica. Evidente in questo caso il supporto ai docenti nella preparazione delle lezioni, disponibilità di materiali didattici sempre aggiornati e diversificati, risparmio di tempo nella ricerca di risorse.
A ciò si aggiunga che, con la guida dei docenti, gli studenti, verificando l’affidabilità delle risposte, possono imparare a valutare le fonti e a considerare ogni risposta dell’Intelligenza artificiale come un testo dove bisogna individuare e correggere possibili errori in relazione alle informazioni ottenute.
Supporto alle segreterie
La segreteria scolastica gestisce un volume considerevole di dati e processi ripetitivi. L’IA può automatizzare e ottimizzare queste operazioni, liberando il personale per altri compiti. Gemini suggerisce alcuni impieghi dell’IA tra i molti possibili.
- Gestione iscrizioni e anagrafiche studenti: possibile utilizzo di chatbot e sistemi di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) per fornire risposte immediate a domande frequenti di genitori e studenti riguardo a procedure di iscrizione, documentazione richiesta e scadenze.
- Archiviazione e ricerca documenti: sistemi di gestione documentale basati sull’IA che utilizzano tecniche di indicizzazione semantica e riconoscimento di entità nominate (NER) per classificare, etichettare e rendere ricercabili documenti di ogni tipo (circolari, delibere, contratti, registri). Questa gestione documentale consente una ricerca rapida e precisa. Ad esempio un assistente amministrativo può cercare “verbale consiglio di classe 2B del 17/03/2025” e il sistema AI lo individua istantaneamente, anche se il nome del file è scritto diversamente, esempio: “VerbaleClasse2Bmarzo.pdf”.
ChatGPT, in linea con quanto suggerito da Gemini, aggiunge alcuni punti:
- Gestione automatica delle comunicazioni: chatbot o assistenti virtuali rispondono automaticamente alle domande più frequenti di famiglie e studenti (es. orari, scadenze, modulistica).
- Elaborazione di statistiche: analisi predittive sull’andamento delle iscrizioni, tassi di assenza, andamento scolastico.
Considerazioni critiche per l’Implementazione dell’IA nell’ambiente scolastico
I benefici relativi all’introduzione dell’IA nell’ambiente scolastico sono evidenti, ma bisogna tenere presenti diversi aspetti problematici, la cui soluzione risulta preliminarmente necessaria.
- Privacy e protezione dei dati: la raccolta e l’analisi di grandi quantità di dati sensibili degli studenti e del personale richiedono sicurezza informatica e una rigorosa conformità alle normative sulla privacy (GDPR). È fondamentale garantire trasparenza sull’uso dei dati e ottenere il consenso informato.
- Etica e bias algoritmici: gli algoritmi di IA possono riflettere o amplificare bias presenti nei dati, portando a discriminazioni implicite. È cruciale pertanto che siano sviluppati e monitorati sistemi IA equi ed etici, soprattutto se usati in contesti di valutazione e personalizzazione dell’apprendimento.
- Formazione del personale: l’efficacia degli strumenti di IA dipende dalla capacità del personale (docenti, amministrativi, dirigenti) di utilizzarli correttamente. Sono necessari programmi di formazione completi e continui.
- Accettazione e resistenza al cambiamento: il personale e le famiglie potrebbero mostrare resistenza all’adozione di nuove tecnologie percepite come invasive o minacciose per il ruolo umano nell’istruzione. È essenziale una comunicazione chiara sui benefici e sui limiti dell’IA.
- IA come supporto, non sostituzione dell’intervento umano: l’IA deve essere concepita come uno strumento per aumentare le capacità umane, ma non può sostituire il ruolo critico del docente, dell’amministrativo o del dirigente scolastico, tutti dotati di professionalità e di competenze specifiche che risultano indispensabili per comprendere e valutare quanto proposto dall’IA. La relazione umana, l’empatia e il giudizio critico rimangono poi insostituibili.
In sintesi
L’intelligenza artificiale non sostituisce le persone, ma può liberare tempo, ridurre la burocrazia e aumentare la personalizzazione dell’insegnamento, fornendo anche un aiuto nella gestione scolastica. Rappresenta quindi una potente leva per l’innovazione, offrendo opportunità senza precedenti per il miglioramento in ogni aspetto dell’ecosistema scolastico: dalla razionalizzazione delle complesse attività amministrative di segreteria, al supporto per i dirigenti scolastici, fino alla personalizzazione e all’arricchimento del processo didattico per i docenti e gli studenti. Tuttavia, il suo impiego deve essere guidato da principi di etica, trasparenza e responsabilità.
In sintesi l’IA può essere vista come una sorta di pharmakon in grado di migliorare la vita a scuola, ma, come ogni pharmakon, porta in sé cura e pericolo: spetta a noi il compito di farne uno strumento che rigeneri la scuola e non un veleno (toxicon) che ne oscuri il senso.
[1] Luca Mari, Alessandro Giordani. L’intelligenza artificiale di Platone: Il pensiero, i chatbot e noi, Milano, Gruppo 24 Ore, 2025.
[2] Secondo i dati delle rilevazioni di Audicom-Sistema Audiweb ChatGPT risulta utilizzata in Italia ogni mese nel corso del 2025 da una media di 7,2 milioni di utenti, ossia dal 17% della popolazione tra i 18 e i 74 anni. Nel 2023 l’applicazione era usata da 750.000 italiani e nel 2024 da 2,4 milioni. A grande distanza segue Google Gemini, attualmente usato in media da 2,3 milioni di Italiani.
[3] Sull’argomento molti sono gli articoli pubblicati su Scuola7. All’Intelligenza artificiale è stata dedicata la “Summer School di Ischia” del 2024 e una sezione con diversi interventi nella più recente “Start School” che si è realizzata a Gaeta nei giorni 21-23 luglio 2025.
[4] Nitin Rane, Saurabh Choudhary, and Jayesh Rane, Gemini versus ChatGPT: applications, performance, architecture, capabilities, and implementation, Journal of Applied Artificial Intelligence 5.1 (2024), pp. 69-93.