Dalla didattica dell’emergenza alla didattica della quotidianità

Per sgomberare il campo partiamo da due idee semplici e di partenza su quanto è accaduto in Italia e su quanto potrebbe accadere. La Didattica a distanza è una didattica di emergenza DADE più che DAD. Va detto chiaramente. Meritevole, coraggiosa, impegnata, ma non è insegnamento/apprendimento elettronico (e-learning) nella sua coerenza e specificità. La DADE (didattica a distanza in emergenza)

Inclusione educativa e distanziamento sociale Non c’è esperienza quando accade una cosa come il corona virus, non c’è norma. Quelle che, tribolando per le fake, arrivano con il telegiornale della notte di sabato o domenica, vanno rispettate. Tra la norma e la tua comunità di docenti, genitori, studenti, personale della scuola che dirigo, l’IC3 di Modena, c’è il buon senso

Verso un curriculum digitale In attesa di vedere che futuro avrà il Piano Nazionale Scuola Digitale, quando a novembre ha compiuto un anno, il Ministro uscente Giannini lo aveva celebrato con queste parole, annunciando lo stanziamento di 100 milioni per il rafforzamento delle competenze digitali degli studenti, a partire dal pensiero computazionale: “Ogni studente imparerà a programmare: dal prossimo anno