L’impatto dell’IA nella gestione della Scuola

La scuola italiana, cuore della formazione e della crescita civile, si trova oggi davanti a una svolta decisiva: conciliare la missione educativa con una gestione amministrativa ancora appesantita da pratiche burocratiche, tempi lenti e procedure ridondanti. In questo contesto, l’Intelligenza Artificiale (IA) non rappresenta una moda tecnologica, ma un alleato strategico capace di introdurre semplificazione, efficienza e innovazione nella quotidianità

Rischi, obblighi e opportunità educative

L’Accordo Stato Regioni[1] del 17 aprile 2025 e pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 24 maggio, considera la formazione[2] la principale misura di effettiva gestione dei pericoli e dei rischi presenti sul luogo di lavoro. I contenuti della formazione devono essere coerenti con i rischi specifici individuati nel DVR. Ciò costituisce la prima misura generale di tutela della salute e sicurezza

Sfera di cristallo o strumento di processo?

Ogni educatore nutre la naturale aspirazione di comprendere e favorire il potenziale dei propri studenti, guardando non solo a ciò che hanno imparato, ma a ciò che potranno diventare, ai traguardi a medio e lungo termine che potranno raggiungere. In questo orizzonte pedagogico e formativo, s’inserisce il concetto di valutazione predittiva, ovvero la pratica di ricavare previsioni sulla riuscita futura degli

Riflessioni a margine della COP30 (Brasile 10-21 novembre)

Evoca il mito di Fetonte l’antropologo Maurizio Bettini nel suo saggio “Arrogante umanità”, in cui affronta il tema della superbia antropocentrica nei confronti della Terra e della cecità umana di fronte all’impatto devastante del cambiamento climatico e degli eventi estremi, che non sono più un’eccezione, ma la regola a cui ci si sta abituando a livello planetario, anche dal punto