Nei giorni scorsi la Ministra Valeria Fedeli ha presentato il Piano nazionale per l’educazione al rispetto che, ispirandosi ai principi espressi dall’articolo 3 della Carta Costituzionale, si pone come obiettivo quello di promuovere nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un insieme di azioni educative e formative volte ad assicurare la promozione e lo sviluppo delle competenze trasversali, sociali e civiche, che rientrano nel più ampio concetto di educazione alla cittadinanza attiva e globale, e sono finalizzate al contrasto di ogni forma di discriminazione legata al sesso, alla razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche, alle condizioni personali e sociali.
Si tratta di un lodevole pacchetto di iniziative, teso ad educare i nostri giovani all’assioma che la bellezza dell’essere comunità può essere vantata solo se le differenze esistenti nella nostra natura umana sono motivo di condivisione, confronto, rispetto, vicinanza, reciprocità .
Per diffondere i contenuti e i messaggi del Piano, il Ministero ha lanciato anche una campagna sui social con l’hashtag #Rispettaledifferenze, che accompagnerà la pubblicazione di materiali dedicati e di video.
Il Piano di educazione al rispetto nel dettaglio
Ecco alcuni dei punti nodali del Piano finalizzato al contrasto delle violenze e discriminazioni tra i banchi di scuola: chiara e condivisibile definizione di cosa si intenda per stereotipi di genere, richiamo al primato educativo dei genitori ed alla necessaria collaborazione tra scuola e famiglia affinché i messaggi formativi non risultino distonici, esplicitazione del concetto secondo cui la differenza uomo-donna è all’origine della vita, contrasto alla violenza sulle donne e a tutte le forme di discriminazione.
Il Piano si articola in dieci azioni.
1 – Portale noisiamopari.it
Sarà ampliato e rinnovato il portale noisiamopari.it, realizzato dal Miur per raccogliere e condividere buone pratiche, materiali didattici, percorsi di formazione finalizzati al contrasto degli stereotipi e delle discriminazioni.
2 – Linee guida Nazionali
In attuazione del Piano sono state emanate le Linee guida nazionali, documento elaborato da un gruppo di studio istituito presso il Miur. Ciascuna istituzione scolastica, in seguito a confronto interno e con tutta la comunità scolastica, è chiamata ad il integrare il PTOF con le azioni da implementare necessariamente al fine di contrastare la violenza e la discriminazione.
3 – Linee di orientamento per la prevenzione ed il contrasto del cyberbullismo
Sono state emanate anche le Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, previste dalla legge 71/2017; esse saranno uno strumento flessibile e aggiornabile per rispondere alle sfide educative e pedagogiche legate alla costante evoluzione delle nuove tecnologie.
Il portale del Miur per le azioni di prevenzione e contrasto al bullismo ed al cyberbullismo è www.generazioniconnesse.it.
4 – Promozione dell’educazione al rispetto nelle scuole
In attuazione del Piano presentato, le scuole saranno chiamate a proporre azioni innovative finalizzate al superamento della discriminazione e del pregiudizio, mediante progettualità che saranno finanziate con risorse a valere sul PON Scuola 2014/2010 e sulla Legge 440/1997.
Si coinvolgeranno, infine, almeno duecento scuole nella costituzione di una rete permanente di riferimento su queste tematiche.
5 – Calendario delle religioni
Già da quest’anno, il 4 ottobre tutte le scuole sono state chiamate a celebrare la “Giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverseâ€, per rafforzare, attraverso delle iniziative concrete, il dialogo e il confronto reciproco, il senso di tolleranza e di incontro verso l’altro. Al tal fine è stato realizzato pure il “calendario del dialogo e delle feste della Comunità â€, disponibile sul sito www.noisiamopari.it.
6 – Lotta al discorso d’odio
Il capitolo del Piano dedicato al ‘digitale’ e al corretto uso della rete si arricchisce anche della lotta al discorso d’odio, partendo dal “Manifesto della comunicazione non ostileâ€. È questo l’obiettivo di un progetto che parte dal Protocollo d’Intesa tra il Miur e l’ATS Parole Ostili, per promuovere una maggiore consapevolezza dell’utilizzo degli strumenti digitali e per costruire un vero e proprio diritto alla cittadinanza digitale. Inoltre il Miur dallo scorso anno ha avviato, in collaborazione con la Delegazione italiana presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa, un’azione di sensibilizzazione e informazione sul tema dell’istigazione all’odio on line, promuovendo in tutte le scuole secondarie di secondo grado la conoscenza del Vademecum “No hate speechâ€.
7 – Formazione docenti
Essendo la formazione necessaria misura di accompagnamento di qualsiasi processo attivato, sono previsti anche percorsi specifici per i docenti, implementati con fondi a valere sul PON Per la Scuola 2014/2020.
8 – Distribuzione della Costituzione nelle scuole
Il Piano prevede anche un’operazione che simbolicamente racchiude tutto il discorso sulle pari opportunità a scuola: la distribuzione agli studenti di ogni ordine e grado di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana, al fine di divulgarne i valori fondanti ed in occasione delle celebrazioni per i 70 anni dall’entrata in vigore della nostra Carta fondamentale.
9 – Osservatori nazionali
Il Miur si avvarrà di una serie di Osservatori per monitorare, integrare e rafforzare il Piano nazionale per l’educazione al rispetto.
Nello specifico sono attivati l’Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e l’Intercultura, l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica e l’Osservatorio nazionale per il monitoraggio e la promozione delle iniziative in ambito educativo e formativo sui temi della parità tra i sessi e della violenza contro le donne.
10 – Verso un nuovo patto di corresponsabilità educativa
A dieci anni dall’emanazione del primo patto di corresponsabilità , istituito con DPR 235/2017, il prossimo 21 novembre sarà presentato il nuovo Patto di corresponsabilità educativa, per rinsaldare il rapporto fra scuola e famiglia.
Un segnale che apre alla speranza
Sicuramente il Piano di educazione al rispetto è uno strumento per portare a sistema azioni che le scuole già da anni implementano nella quotidiana pratica didattica, per promuovere l’educazione e la formazione alla cittadinanza di genere come strumento di prevenzione e contrasto di ogni violenza.
Tuttavia in una società complessa e variegata, dove la diversità è all’ordine del giorno e rappresenta la vera ricchezza dell’umanità , un piano di azioni che solleciti a conoscere, riconoscere e valorizzare le differenze nella logica del rispetto, della pari dignità , della reciprocità , è sicuramente una misura epocale encomiabile per garantire alle giovani generazioni una migliore qualità della vita; in altre parole un documento che in maniera decisiva afferma che “educare al rispetto, alla parità tra i sessi, alla prevenzione della violenza di genere” è un dovere da parte di tutti, e si traduce in un efficace strumento culturale per liberare i nostri giovani dai “lucchetti mentali†dei pregiudizi e degli stereotipi, rendendoli dei cittadini glocali, capaci di pensare globalmente ed agire localmente.
Non un punto di arrivo, quindi, ma una serie di stimolanti spunti per educare alla parità , alla differenza e alla reciprocità , nella convinzione che l’incontro delle differenze è all’origine della vita.
La strada è lunga, ma averlo messo nero su bianco è un segnale forte che apre alla speranza.