La rete dei Licei musicali della Campania

Sette orcheste in regione

Capita a volte che la realtà superi l’immaginazione. Accade in Campania, dove le attività messe in campo dal Polo regionale per la diffusione della cultura musicale, coreutica e teatrale, hanno dato vita ad una stagione di concerti realizzati dalle 7 orchestre, i due cori e le due compagnie di danza regionali, costituite a seguito di un bando regionale dell’USR Campania cui hanno aderito più di 700 studenti provenienti dai 32 licei musicali, i 6 coreutici e alcuni istituti comprensivi della regione.

Il Polo regionale, coordinato dal Liceo Alfano I di Salerno, individuato a seguito di avviso pubblico emanato dalla Direzione generale per il personale del Miur e dal Comitato per l’apprendimento pratico della musica, finanziato con fondi del DM 851/17, costituito dalla rete dei licei musicali e coreutici della regione Campania, ha elaborato un percorso che ha coinvolto in fasi successive studenti e docenti in attività di esecuzione e interpretazione orchestrale.

Le sette orchestre, dirette da artisti di chiara fama, hanno avuto modo di vivere un’esperienza corale di alto significato educativo e performativo. Studiare partiture di repertorio, spostarsi dai punti più lontani della regione, provare pochissime volte con compagni mai incontrati prima, ha obbligato a mettere in campo le cosiddette soft skill (analisi, progettazione e soluzione di problemi pratici e teorici, ascolto attivo, aiuto reciproco e solidarietà), in vista della realizzazione di un sogno condiviso.

Un’intensa attività concertistica

Lo abbiamo visto, questo sogno, concretizzarsi più volte, a riprova del fatto che l’esperienza messa in campo costituisce un format didattico replicabile e riutilizzabile in altri contesti. Si è partiti da Piazza Plebiscito, a Napoli, dove il 5 aprile, davanti ad un pubblico di 20.000 persone, 21 studenti provenienti da diversi licei musicali della regione hanno inaugurato il concerto di “Piano City Napoli” con brani di Mozart e Satie. Gli stessi studenti il 9 giugno hanno chiuso la prima parte della stagione dei concerti del Polo regionale, nella suggestiva cornice dell’Atrio del Duomo di Salerno, che con le sue 28 colonne e i quattro pilastri ha accolto 12 pianoforti e 24 studenti, che hanno eseguito “Eine kleine Nachtmusik” di Mozart, passando per l’Adagio sostenuto dalla Sonata Op. 27 n. 2 di Beethoven, detta “Al chiaro di luna”, per proseguire con una Fantasia dalla “Carmen” di Bizet, fino al “Bolero” di Ravel, passando per la delicatezza di Satie. La strumentazione per 12 pianoforti dei celebri brani è stata realizzata dal maestro Patrizio Marrone, e l’esecuzione diretta dal maestro Mariano Patti. Cielo e mare sono stati i temi che hanno ispirato l’esibizione conclusiva della serata, affidata al Coro di voci bianche diretto dal maestro Silvana Noschese, costituito da più di 60 bambini provenienti dalle scuole salernitane Pirro e Calcedonia.

Un repertorio di vasto respiro

Tra aprile e maggio il Polo ha realizzato diversi eventi/concerti, che hanno visto in scena l’orchestra dei fiati, composta da circa 80 elementi provenienti da tutta la regione (da Mondragone a Sapri) e diretta dal maestro Giovanni D’Auria, il 25 maggio a Castel Sant’Elmo, a Napoli, per il gran ballo delle debuttanti dell’Accademia militare della Nunziatella, il 6 giugno nella splendida area archeologica dei Templi di Paestum e il 7 giugno nella suggestiva cornice del quadriportico dell’atrio del duomo di Salerno. Il repertorio ha spaziato dai valzer di Strauss a Shostakovich, a celebri arie di Lehar, fino alle celebri melodie napoletane come ‘O sole mio. L’orchestra a plettro, composta da circa 18 elementi e diretta dal maestro Michele De Martino, quella etno-popolare, di circa 30 elementi e diretta dal maestro Espedito De Marino, e quella jazz, composta da circa 20 elementi e diretta dal maestro Sandro Deidda, hanno dato vita ad uno straordinario concerto di musica partenopea, dalle canzoni di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Pino Daniele, passando per le più famose melodie classiche napoletane, ma incrociando anche le sonorità pop di Bennato e Modugno, il 27 maggio all’Auditorium Niemeyer di Ravello e il 5 giugno nell’area archeologica di Paestum. L’orchestra di percussioni, diretta dal maestro Paolo Cimmino e composta da circa 20 elementi, si è esibita il 28 maggio nell’atrio del duomo di Salerno, nell’ambito del “Festival delle percussioni”, organizzato dal Conservatorio G. Martucci.

Le attività di danza classica

La compagnia di danza classica regionale, composta da 12 danzatori selezionati tra gli studenti dei 6 licei coreutici campani, e diretta da Domenico Di Dato e Alessandra Veronetti, si è esibita con Roberto Bolle sia nel flash-mob organizzato tra Palazzo Zevallos e la Galleria Umberto I, a Napoli, il 15 maggio, sia nello spettacolo all’Arena flegrea del 17 maggio. Il 1° maggio all’Auditorium di Ravello e il 4 giugno nell’area archeologica di Paestum la compagnia si è esibita in uno straordinario spettacolo dedicato a Leonardo da Vinci nel cinquecentenario della morte. In scena anche le due compagnie del liceo Alfano I, composta da circa 24 elementi diretti da Massimiliano Scardacchi e Annarita Pasculli, e del Conservatoire de la musique et de la dance Paul Dukas di Parigi, diretta da Catherine Chateleain e Mariangela Siani, in uno spettacolo che, essendo nato dallo stile compositivo di coreografi così diversi, non ha mostrato soluzione di continuità, accompagnando lo spettatore nella scoperta del movimento leonardesco dal Moto dei pianeti alla Festa del Paradiso (coreografie di Massimiliano Scardacchi), dalla Battaglia di Anghiano (coreografie di Mariangela Siani) allo studio delle espressioni del volto e del corpo (coreografie di Catherine Chatelain), alla ricerca dell’infinito nel movimento (coreografie di Annarita Pasculli) e  nello spazio (coreografie di Domenico di Dato e Alessandra Veronetti).

Nuove iniziative anche per la formazione dei docenti

A settembre e ottobre sono programmati i concerti dell’orchestra sinfonica e ritmosinfonica, composta da circa 60 elementi, con il coro, circa 40 elementi, con un repertorio che spazia da Mahler a Bernstein.

A conclusione del percorso è prevista la realizzazione di due giorni di formazione per i docenti sulla Movie education, metodologia didattico-performativa capace di attivare competenze distintive e percorsi di empowerment.

L’esperienza fin qui realizzata, grazie al contributo generoso e spesso volontario di tutti coloro che l’hanno condivisa e all’insostituibile supporto dell’USR Campania, racconta di una scuola che ha proposto un format didattico  centrato sull’esperienza e la pratica dell’arte, quale luogo di sintesi di conoscenze, abilità e competenze trasversali; un format che potrà essere replicato sia in sede di reti provinciali, sia valorizzando le orchestre e le compagnie già costituite.

Incontro di repertori, incontro di saperi

Dall’esperienza del Polo è già nata una virtuosa pratica di contaminazione tra il laboratorio di musica antica del liceo Alfano I, composto da circa 12 musicisti e diretto dal maestro Guido Pagliano, che ha messo a disposizione gli strumenti antichi (spinetta, ghirlanda, viella, flauti e percussioni), e il laboratorio di canto del liceo classico Calamandrei di Napoli, costituito da circa 20 studenti. Insieme hanno costruito un percorso che ha condotto alla realizzazione di uno spettacolo/concerto dedicato alla musica e alla poesia al tempo di Leonardo, realizzato a Salerno il 20 maggio nella chiesa longobarda di Santa Maria de’ Lama e a Napoli il 7 giugno nell’Auditorium del Liceo Calamandrei. Bellissimi le musiche, i canti e i testi poetici recitati, in uno spettacolo fluido e culturalmente denso di intrecci artistici e culturali. Anche questo format è facilmente replicabile e supera le tradizionali distinzioni disciplinari, offrendosi come luogo di sintesi di creatività, ricerca storica e letteraria, filosofica e performativa. Guardiamo a queste esperienze come possibili format per l’apprendimento delle competenze trasversali e per l’orientamento.