Cyberbullismo e formazione dei docenti (MOOC)

Cyberbullismo: una violenza non solo digitale

Nonostante a livello europeo e internazionale manchi una definizione univoca e condivisa di ciberbullismo, non è difficile trovarne una definizione. Su wikipedia questo fenomeno è descritto come “[…] attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato verso qualcuno mediante gli strumenti della rete […]”[1]; più in generale gli elementi comuni che identificano il ciberbullismo sono: l’impiego di dispositivi di comunicazione digitale, l’intenzione di causare offesa e danno, l’anonimato di chi perpetra questo abuso e al tempo stesso la pubblicità degli atti di prepotenza sia essa fisica o psicologica.

Sebbene non ci sia un accordo su una singola definizione, il tema è all’attenzione degli studiosi, degli operatori e dei decisori politici che hanno avviato provvedimenti per prevenire e contrastare questo dilagante e preoccupante fenomeno sociale.

Per quel che ci riguarda, l’Italia, ha varato uno specifico provvedimento normativo L. n. 170 del 2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”[2] che pone nuovamente il nostro Paese all’avanguardia nel panorama educativo internazionale dopo un lungo periodo di sostanziale inerzia che risale almeno agli anni novanta del secolo scorso quando, con il provvedimento normativo, l. 104/1992, posto a tutela dell’inclusione scolastica degli alunni diversamente abili, fu indicata la strada da seguire su tale specifico tema.

Quale formazione per i docenti? Il MOOC del progetto SPACE

In questo momento storico il rischio rappresentato dal fenomeno del ciberbullismo è all’ordine del giorno e numerose sono le iniziative di ricerca e di informazione/formazione che pongono in primo piano il mondo della scuola[3].

Soggetti istituzionali come il MIUR, l’Indire, la Polizia Postale e le altre Forze dell’Ordine offrono un ricco e attento repertorio di iniziative e proposte rivolte agli studenti, alle famiglie e agli insegnanti. Questi ultimi, in particolare, sono stati destinatari di iniziative sia di informazione sia di formazione.

A tale riguardo, proprio di recente, il Convegno conclusivo di presentazione dei risultati del progetto ERASMUS + SPACE – Skills for school professionals against cyberbullying events (Codice identificativo 2017-1-IT02-KA201-036470)[4], svoltosi a Brindisi lo scorso 26 settembre, ci fornisce l’opportunità di affacciarci su una finestra che ancora non era stata aperta nel panorama degli approcci di formazione più innovativi in tema di ciberbullismo, quello dei MOOC (Massive Open Online Course).

Il progetto SPACE è nato dalla felice intuizione del gruppo di lavoro dell’Istituto Indipendente di ricerca e sperimentazione educativa Learning Community (Anagrafe Nazionale delle Ricerche – 61869FGO) e condiviso dal partenariato costituito da 5 Paesi europei (IT- ES-TR-NL- PT) coinvolgendo scuole del primo e del secondo ciclo di Istruzione (ISCED 2 e ISCED 3), con Capofila l’Istituto Comprensivo Bozzano di Brindisi (BRIC81000C), istituti che si sono riconosciuti nel comune intento di prevenire e contrastare il fenomeno del ciberbullismo fin dal primo ciclo di Istruzione a livello europeo.

Le attività preliminari del Progetto hanno posto all’attenzione di tutti il fatto che nonostante i Paesi membri dell’Unione europea abbiano messo in atto numerose iniziative per prevenire e contrastare il fenomeno del ciberbullismo, a fronte del vasto repertorio di OER (Open Educational Resources) disponibili a livello europeo e internazionale in tutte le lingue, ognuna di queste iniziative è rimasta un fatto isolato limitando l’opportunità di conoscere ed utilizzare pratiche, soluzioni e risorse.

La libreria OER (Open Educational Resources)

Il gruppo di lavoro del progetto SPACE ha risposto a tale sfida sviluppando una online library, realizzando una raccolta tematica sistematica e organizzata di OER, strutturata intorno alla mappa di competenze necessarie per pianificare adeguate azioni di prevenzione, informazione e formazione; per potenziare le competenze digitali con particolare riguardo a l’uso corretto dei canali web e dei social network, alla tutela della sicurezza e della riservatezza dei dati personali e sensibili,[5] alle implicazioni di natura legale. La libreria di OER è il risultato di una sistematica operazione di content curation, attraverso la quale le risorse esistenti in rete sul tema del ciberbullismo sono state individuate, valutate, classificate e organizzate per aree tematiche: documenti, statistiche, leggi, presentazioni, video, podcast.

La OER Library è il risultato chiave del Progetto. Tutti i contenuti analizzati e classificati in questo database costituiscono infatti il repertorio di informazioni con cui è stato progettato e realizzato il MOOC SPACE [6].

Quattro aree tematiche

I contenuti fondamentali sono stati strutturati in quattro aree tematiche:

  • Generale: contenente definizioni e informazioni su bullismo e ciberbullismo, statistiche generali sulla diffusione del fenomeno, sull’incidenza e sui fattori di rischio;
  • Psico-pedagogica: con l’indicazione di elementi e variabili che consentono di comprendere e identificare situazioni a rischio, gestire conflitti, pianificare azioni di prevenzione, informazione e formazione per gli studenti;
  • Tecnologica: contenente le indicazioni per avere una visione completa dei dispositivi utilizzati dalle giovani generazioni, per un impiego consapevole dei social media, degli strumenti di comunicazione in rete;
  • Normativa: con il repertorio della normativa europea e nazionale, le raccomandazioni, le circolari, le Istituzioni da contattare nel caso in cui si verifichino episodi di

Erogare contenuti rigorosi in un breve spazio di tempo

La struttura del MOOC SPACE è stata progettata secondo le linee guida della Northwestern University’s Coordinated Services Center (CSC). Secondo le raccomandazioni contenute in queste linee guida, per garantire una partecipazione costante del maggior numero di utenti, un MOOC deve erogare contenuti rigorosi in un breve arco di tempo. La durata di un MOOC è di consuetudine calcolata in settimane e si conclude, solitamente, fra la sesta e la dodicesima settimana.

Un MOOC è accessibile ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette. La maggior parte dei contenuti è proposta in modalità di fruizione asincrona per garantire che tutti i partecipanti possano svolgere le attività proposte secondo le proprie preferenze e seguendo il proprio ritmo di studio.

Il MOOC SPACE è stato articolato in quattro moduli, ognuno dei quali contenente due UdA (Unità di Apprendimento), per una durata complessiva di sei settimane; ogni unità contiene materiali di studio (articoli, video, materiali informativi, materiali interattivi, esercitazioni, etc.); ogni modulo del MOOC termina con un esercizio progettato come “real task” finalizzato a consentire a ogni partecipante di fare la necessaria autovalutazione delle conoscenze e delle competenze acquisite al fine di prevenire e contrastare i fenomeni del ciberbullismo.

Un percorso formativo certificato in CFU

La durata dell’intero corso è di 50 ore, corrispondenti a due crediti formativi universitari, comprensive del tempo di connessione tracciato automaticamente dalla piattaforma, delle ore di studio individuale, del tempo di svolgimento degli esercizi proposti. Il corso si considera concluso quando tutti i moduli sono stati tracciati, tutte le attività sono state completate e i prodotti attesi come risultato dei “real task” sono stati caricati dai partecipanti. Il numero di ore e le condizioni per il completamento del MOOC sono esplicitate e stabilite all’inizio del percorso attraverso un Patto formativo. Quando tutte le condizioni stabilite sono soddisfatte, il partecipante riceve un Certificato di partecipazione. Nel caso specifico del MOOC SPACE, già registrato sulla piattaforma SOFIA (MIUR), gli insegnanti italiani partecipanti hanno ricevuto una certificazione con il riconoscimento dei crediti formativi.

I vantaggi e l’efficacia del MOOC

L’efficacia del sistema integrato e del MOOC SPACE è stata testata, sulla base di un piano comune di lavoro, coinvolgendo 139 partecipanti, insegnanti della scuola statale (ISCED 2 e 3), provenienti da cinque Paesi europei con una media di circa 20 partecipanti per ciascun Paese.

I risultati dell’esperienza fatta mostrano che per ciascuna Unità di Apprendimento la percentuale di gradimento e completamento è stata molto alta, oscillando in un intervallo compreso fra il 74.65% e il 93.50%.

L’esito dell’esperienza fatta attraverso il coinvolgimento attivo e diretto degli insegnanti ha fornito alcune utili indicazioni per rendere efficace l’impiego del MOOC e del sistema SPACE evidenziando le seguenti variabili discriminanti:

  • Il coinvolgimento di attori chiave e l’attivazione di una governance strategica;
  • il supporto didattico e tecnico;
  • un calendario operativo;
  • il riconoscimento formale dei risultati di apprendimento attraverso l’attribuzione di crediti formativi.

Il coinvolgimento di attori chiave delle istituzioni scolastiche

Il ciberbullismo è percepito con grande sensibilità da parte degli insegnanti che considerano le azioni di prevenzione e contrasto a tale fenomeno come una finalità istituzionale. Per questa ragione un approccio collegiale, sistematico e sistemico, diventa decisivo. Nell’esperienza SPACE due fattori hanno influenzato positivamente l’efficacia e l’esito del MOOC: l’input proveniente dal Dirigente scolastico e l’attivazione dei diversi Organi collegiali delle diverse istituzioni scolastiche coinvolte. L’intervento del Dirigente scolastico ha inciso positivamente sia sulla motivazione a partecipare sia sull’attivazione degli organi collegiali (Collegio docenti e Consigli di classe) che hanno permesso di mantenere alta e costante la motivazione nel corso delle azioni di formazione, permettendo di integrare le iniziative di prevenzione e contrasto al ciberbullismo nella governance ordinaria delle attività scolastiche.

Queste due variabili infatti hanno contribuito a far percepire l’esperienza formativa come parte integrante della mission dell’istituzione scolastica e le attività proposte come qualcosa di finalizzato piuttosto che episodico, incidentale se non addirittura esogeno.

Il supporto tecnico e didattico ai corsisti

Durante lo svolgimento del MOOC il supporto tecnico e didattico ai corsisti ha contribuito a mantenere alta la loro motivazione e la loro partecipazione attiva per l’intera durata della formazione. Un evento preliminare di presentazione dell’iniziativa ha consentito di illustrare le finalità del corso, aumentando il livello di consapevolezza rispetto alla rilevanza del tema e dell’importanza della sfida al contrasto del ciberbullismo, aumentando conseguentemente l’interesse nei riguardi dell’iniziativa proposta, nell’uso delle OER e la disponibilità a farlo attraverso un corso online.

Così come nella fase iniziale il coinvolgimento sistematico degli Organi collegiali ha consentito di raggiungere l’impatto atteso, il supporto didattico e tecnico, allo stesso modo, ha consentito di mantenere la necessaria continuità relazionale per evitare l’incombente senso di isolamento e solitudine che rischia di manifestarsi ogni qual volta una persona intraprenda un percorso erogato in tale modalità. Ciò è stato possibile integrando il supporto online con alcuni incontri collettivi in presenza finalizzati a fornire spiegazioni e chiarimenti ma, soprattutto, a far condividere i dubbi, le incertezze e quanto appreso dalle diverse persone.[7]

Il Calendario operativo

Il Piano comune di lavoro ha definito le premesse per confrontare i risultati dell’esperienza formativa condotta in diversi Paesi europei. Al tempo stesso ciascun Paese ha potuto adattare alle proprie esigenze locali il Piano di lavoro, per esempio personalizzando il calendario, scegliendo quali UdA sperimentare, pur mantenendo scadenze comuni e requisiti minimi di lavoro comuni. Tali strategie hanno consentito di mantenere alto l’interesse e costante la partecipazione ai moduli scelti nel rispetto delle tempistiche conformi ai diversi calendari scolastici nazionali.

Un impegno riconosciuto e certificato

Ove possibile il certificato di partecipazione al corso è stato integrato con il riconoscimento formale di Crediti Formativi, rendendo la partecipazione al MOOC SPACE come parte integrante del percorso di formazione continua dei docenti. Ciò è stato percepito come valore aggiunto e ha aumentato il livello di motivazione dei docenti.

Tutte queste variabili messe in evidenza dall’esperienza condotta nell’ambito del progetto SPACE sono traducibili in raccomandazioni, in apparenza molto semplici, le quali, però, diventano altamente significative quando riferite alla quotidiana attività di lavoro degli insegnanti.

Questi ultimi, infatti, essendo normalmente già impegnati a rispettare scadenze, a eseguire compiti e consegne stringenti, vivono spesso con una evidente insofferenza ogni ulteriore carico di lavoro extra rispetto all’ordinario. Ciononostante, quando questo impegno extra è percepito come davvero rispondente ai reali bisogni degli studenti, alle finalità formative; quando tale impegno è riconosciuto e certificato; quando gli Organi collegiali sono concretamente coinvolti nella governance ordinaria dei processi interessati; allora questo impegno è accolto di buon grado e diviene, esso stesso, elemento motivante.

In tal senso diventa strategico il ruolo dei Dirigenti scolastici che possono attivare gli Organi collegiali, coordinare, monitorare, fornire informazioni e individuare persone di riferimento come il Responsabile per la prevenzione e il contrasto del ciberbullismo, l’Animatore Digitale etc.

A mo’ di conclusione

Dunque volendo tirare le fila del ragionamento anche al fine di individuare possibili conclusioni è possibile dire che il fenomeno del ciberbullismo resta, e non solo in relazione allo specifico ambito del mondo della scuola, un fenomeno complesso, in continua evoluzione e diffusione.

Per quel che riguarda lo specifico ambito di intervento le scuole italiane (e non solo) si stanno attrezzando, stanno acquisendo la necessaria consapevolezza della oramai non più rinviabile necessità di agire in modo competente.

Il MIUR sollecita costantemente le istituzioni scolastiche e i referenti per il ciberbullismo sia ad attivare iniziative di prevenzione sia di formazione nelle loro scuole.

L’esperienza condotta grazie al progetto SPACE ci indica una possibile strada che ogni istituzione scolastica può senz’altro seguire dal momento che è stato reso disponibile un dispositivo, già validato a livello internazionale, per offrire una prima formazione a tutti i docenti.

Per le sue caratteristiche costitutive, il MOOC SPACE, è un dispositivo dinamico che consente a tutti gli attori coinvolti di collaborare per arricchire la OER library coinvolgendo insegnanti e studenti in una esperienza di content curation; di integrare il repertorio di esercizi e compiti reali proposti dal MOOC; di declinare il curricolo di Istituto con moduli formativi per il potenziamento delle competenze civiche e sociali come condizione preliminare per prevenire e contrastare il ciberbullismo.

Insomma per le scuole e per i docenti si dispone, finalmente, di un dispositivo in grado di accogliere quelle esigenze manifestate esplicitamente in diversi momenti, di poter fruire di occasioni di formazione che garantissero ai docenti coinvolti di non essere soltanto la parte passiva consentendo loro di partecipare rendendo disponibile ad altri sia la propria esperienza sia la propria competenza in relazione allo specifico tema.

Proprio in tal modo il sistema integrato realizzato nell’ambito dello progetto SPACE fornisce un repertorio strutturato di risorse riducendo la mancanza di un sistema organizzato che consente di mettere in atto azioni formative strutturate finalizzate a potenziare le competenze dei docenti, contribuendo con ciò a realizzare la priorità del Programma europeo Erasmus + “Strengthening the profile of the teaching professions, through attracting the best candidates to the profession and by supporting teachers and leaders to deliver high quality teaching, deal with complex classroom realities and adopt new methods and tools”.

[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Cyberbullismo

[2] Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.127 del 03-06-2017

[3] CENSIS, Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2016, Milano, Franco Angeli, 2016, pp. 100-105

[4] http://www.spaceproject.net/

[5] http://www.spaceproject.net/oer/

[6] https://www.spaceproject.net/moodle29/

[7] M. Guspini, Complex Learning, Roma, Learning Community, 2008