Verso il nuovo anno scolastico

Il nuovo anno scolastico 2025/2026 è quello che porterà alla conclusione di un’esperienza che sulla scuola, non senza preoccupazioni e risultati, fatiche e acquisizioni, ha inciso sia in termini didattico-formativi, sia in termini amministrativo-contabili. Ci riferiamo alle riforme collegate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Risorse e riforme Il PNRR non ha significato solo disporre di ulteriori risorse ma

Come migliorare la qualità del lavoro

In un recente volume dedicato a un approfondimento dei molti cambiamenti antropologici che comporterà l’uso sempre più pervasivo dell’intelligenza artificiale, due studiosi[1] immaginano di proseguire il famoso dialogo che nel “Fedro” di Platone ha per protagonista Theuth, un antico dio egizio, e il re egizio Thamus a proposito dell’invenzione della scrittura. Si immagina che Theuth informi Thamus di aver ideato,

Insegnare ai bambini a fare cose difficili

Il 7 luglio 2025 è stato pubblicato nel sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) il testo definitivo delle Indicazioni nazionali per il curricolo. Scuola dell’infanzia e Scuole del primo ciclo di istruzione. Entreranno in vigore nell’anno scolastico 2026-2027. Qui ci occuperemo del curricolo di storia, con particolare riferimento all’utilizzo delle fonti da parte dei bambini della scuola primaria.

Dai documenti europei alle Nuove indicazioni 2025

La società italiana negli ultimi decenni ha subito, come tutte le società occidentali, profondi cambiamenti: la globalizzazione economica, le interconnessioni tecnologiche, le ondate migratorie hanno disegnato una realtà nuova ed estremamente complessa. La scuola rispecchia fedelmente tutte le caratteristiche ed è gravata dalla difficoltà di gestire i cambiamenti, in alcuni casi radicali, che arrivano dalla sua utenza multiculturale. Deve avere

Verso il riconoscimento del middle management?

La Nota Ministeriale n. 4540 del 6 agosto 2025, che definisce i percorsi di formazione volontaria incentivata per l’anno scolastico 2024/2025, rappresenta, per la scuola, un elemento cruciale nell’attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), in particolare della riforma 2.2 della Missione 4, Componente 1, del (PNRR). La nota non si limita ad un semplice promemoria, ma ridefinisce

Servirà a migliorare il comportamento degli studenti?

Sul sito del Ministero dell’istruzione e del merito, in data 30 luglio 2025, è comparsa la notizia che il Consiglio dei ministri ha “approvato in via definitiva i regolamenti che riformano il voto di condotta e la disciplina della valutazione degli studenti della scuola secondaria, dopo i pareri favorevoli espressi dal Consiglio di Stato. Le misure saranno pienamente operative a

Dalle proteste alle riflessioni per migliorarlo

Recentemente sono stati resi noti dal Ministero dell’istruzione e del merito i dati sugli esami di Stato 2024-2025[1]. Sono dati che in realtà non destano più sorprese sia per le percentuali sempre altissime degli ammessi agli scrutini finali e dei promossi, sia per la diversa diffusione tra le aree geografiche del “100 e lode”: anche quest’anno le più alte percentuali

L’educazione emotiva e la scuola che verrà

“Tu chiamale, se vuoi, emozioni”, suggeriva Mogol nei lontani anni Settanta del secolo passato, sottintendendone la complessità e, soprattutto, la caratteristica sfuggevolezza. L’uomo, è noto, possiede risposte emozionali che producono effetto solo se vengono innescate e che hanno una funzione principalmente adattiva; dunque l’apporto delle emozioni è sempre prodromico all’incremento intellettivo e culturale del singolo perché esso stimola i cambiamenti

Cosa dice la nota ministeriale del 25 luglio 2025

La nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) n. 36591 del 25 luglio 2025 rappresenta un importante passo avanti nel panorama della formazione docenti in Italia. Con l’oggetto “Formazione docenti a.s. 2025/2026 – Azioni formative sull’inclusione”, il documento segna un chiaro intento del Ministero, quello di rafforzare la cultura dell’inclusione non solo tra i docenti specializzati per le attività

Disegno di legge A.S.180, ma per quale tipo di scuola?

Il Disegno di legge A.S.180, “Disposizioni per il riconoscimento degli alunni con alto potenziale cognitivo” è stato presentato tre anni fa (13 ottobre 2023) al Senato. È stato assegnato più volte alla 7ª Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica) in diverse sedi (redigente e referente). Sono stati esaminati, congiuntamente con altri disegni di legge simili, come il DDL

Quando un insegnante può cambiare un destino

In questa età apparentemente silenziosa, i bambini costruiscono sé stessi. La scuola primaria non è un passaggio obbligato, ma un terreno fertile dove ogni parola di un insegnante può radicare oppure ferire, nutrire oppure spegnere. È in questi anni che si definiscono la fiducia in sé, il senso del possibile, la capacità di credere che ogni errore sia solo un

Pace disarmata, pace disarmante

“Una pace disarmata e disarmante”: è con queste parole che Papa Leone XIV si è presentato alla folla dei fedeli, che trepidanti aspettavano in Piazza San Pietro il nuovo Papa, appena eletto. La frase è stata pronunciata da Papa Leone XIV nel suo primo discorso pubblico dopo l’elezione, l’8 maggio 2025, dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro. Non

Quali possibili coordinate?

È un’impresa piuttosto ardua tracciare uno scenario complessivo delle molteplici “coordinate” utili ad orientare, ad indirizzare e a sostenere l’istituzione “Scuola”. È necessario un approccio sistemico, dal momento che tali coordinate sono strettamente interconnesse le une alle altre e costituiscono lo sfondo generale ed imprescindibile per realizzare azioni educative contestualizzate. È un approccio che abbiamo cercato di tracciare in occasione

Aspetti cruciali per dirigenti e staff

Questo contributo affronta un tema importante per la prosperità e la serenità delle istituzioni educative: il benessere organizzativo e la forza del team building. È innegabile che la professione scolastica evochi concetti quali didattica, burocrazia e responsabilità gestionali. Tuttavia, al di là di ogni dettame normativo, ciò che autenticamente determina il successo e l’efficacia nell’ambiente scolastico risiede nella qualità delle

Un nuovo paradigma per abitare consapevolmente l'era digitale

“Il digitale non è una dimensione virtuale. È reale. È parte integrante della nostra vita, del nostro corpo, della nostra mente. E come tale, deve essere educato” (Roberto Maragliano). La scuola del XXI secolo non può più permettersi di considerare la tecnologia come un accessorio opzionale o il digitale come uno spazio separato dalla realtà fisica. Dal 2007, con l’avvento

Rischi, opportunità e ipotesi applicative

Nelle ultime settimane, l’Italia ha compiuto un passo significativo verso la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) con l’approvazione alla Camera dei Deputati del disegno di legge di iniziativa governativa che introduce disposizioni e deleghe al Governo in materia. Questa normativa nazionale si affianca al Regolamento europeo AI Act del 2024, mirando a creare un sistema di governance specifico per il contesto

IA e Parlamento. Intervista all’onorevole Anna Ascani

Martedì 10 giugno il premio Nobel Giorgio Parisi ha dato il via ad un ciclo di quattro lezioni sull’Intelligenza artificiale promosse dalla Camera dei deputati. Il 25 giugno è stata la volta di Eric Sadin, uno dei maggiori studiosi dell’industria e delle tecnologie digitali. Il 9 luglio è intervenuto Luciano Floridi, filosofo e scrittore dell’Università di Yale. Ha concluso il

Uno strumento per la formazione lifelong degli insegnanti

Cosa accomuna l’ingresso nella professione, l’anno di prova e lo sviluppo continuo degli insegnanti lungo la carriera? In un sistema che evolve, anche i dispositivi di accompagnamento devono saper “connettere i punti” tra esperienze diverse, competenze emergenti e traiettorie professionali non lineari. Il portfolio – e in particolare il suo utilizzo in ambiente digitale – si sta configurando come uno

Educare all’autoconsapevolezza sin dai primi anni

Con il Decreto Ministeriale n. 328 del 22 dicembre 2022, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha approvato le Linee guida per l’orientamento, delineando un sistema nazionale strutturato e coordinato, volto a garantire il successo formativo, l’apprendimento permanente, la prevenzione della dispersione scolastica e il contrasto al fenomeno dei NEET (Not in Education, Employment or Training). All’interno di questo quadro,

Tra divieti, educazione digitale e cittadinanza consapevole

Con la Circolare del 16 luglio 2025 n. 3392, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha esteso il divieto d’uso dei telefoni cellulari anche alle scuole secondarie di secondo grado, alimentando un dibattito che da anni attraversa il mondo della scuola. L’uso dei dispositivi mobili in ambito scolastico, infatti, non è più solo una questione di regole, ma tocca in

Leggere i dati per cercare di migliorarli

Il 9 luglio scorso, presso l’Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati, è stato presentato il corposo Rapporto Nazionale INVALSI 2025[1] alla presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha avviato i lavori con il suo intervento istituzionale. Si sono alternati, negli interventi di merito, Alessia Mattei, in qualità di Responsabile Rilevazioni nazionali INVALSI e Roberto

Evoluzione, innovazione e prospettive future

Dal 13 al 19 luglio 2025 si terrà a Roma la seconda edizione del BiblioFestival – Il Futuro della Didattica in Biblioteca, un evento promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per stimolare la riflessione e l’innovazione nel campo delle biblioteche scolastiche. Il programma prevede tavole rotonde, laboratori e momenti di confronto su temi d’attualità come l’intelligenza artificiale generativa, il

Focus sul modello 24

A partire dall’anno 2025 le scuole del Lazio si sono trovate di fronte al dovere di adempiere ad una “nuova” incombenza: quella relativa alla resa del conto giudiziale a mezzo deposito alla Corte dei Conti. Un adempimento da eseguire con la massima urgenza, senza una scadenza ben definita, compatibilmente con le difficoltà riscontrate nell’acquisizione della documentazione da emettersi a cura

Una bella storia italiana

È trascorso un quarto di secolo da quando, in forza delle disposizioni normative dell’art. 21 della legge 59/1997, e del DPR 275/1999, le scuole italiane acquisirono, dal primo settembre del 2000, la piena autonomia istituzionale e, con essa, l’attribuzione della qualifica dirigenziale ai capi di istituto. Si parlò di una riforma epocale, capace di dare una svolta decisiva alla scuola

Processi di internazionalizzazione con il “Piano Mattei”

Con un Avviso Pubblico del MIM, emanato con un decreto dipartimentale (prot. n. 1603 del 20 giugno 2025), il dicastero di viale Trastevere intende stimolare e promuovere l’internazionalizzazione degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy). Il processo trova il proprio avvio con la realizzazione di percorsi formativi all’estero, specificamente nei Paesi con cui l’Italia ha stipulato Memorandum d’Intesa per la cooperazione

Tante “risorse” al servizio del sistema scolastico italiano

Il presente contributo da un lato intende fornire un quadro informativo e argomentato sulle diverse filiere di “imprese educative” non statali che svolgono compiti di istruzione per gli studenti e le studentesse, dall’altro intende esplorare alcune problematiche delicate, spesso oggetto di dibattito tra gli addetti ai lavori, specialmente nella nostra classe dirigente e nei media. Cruscotto normativo Il sistema scolastico

Come crescere in un clima scolastico inclusivo

La Global Education, o Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG), è un approccio pedagogico che mira a formare individui consapevoli e attivi nel contesto globale, promuovendo la comprensione delle interconnessioni tra le diverse culture, società e questioni globali. Si concentra sullo sviluppo di competenze, conoscenze e valori che consentono alle persone di agire in modo responsabile e partecipativo per un futuro più equo,

Il valore della formazione residenziale

Nel mondo della scuola, troppo spesso schiacciato dalle urgenze quotidiane e dagli adempimenti amministrativi, la formazione del personale rischia di ridursi a una formalità, un adempimento imposto più che un’occasione desiderata. Sovraccarichi di impegni e pressioni quotidiane, dirigenti scolastici e insegnanti faticano a ritagliarsi uno spazio di autentico rinnovamento professionale. Eppure, educare è un atto che non può mai prescindere

Il valore dell’amicizia che resiste al tempo

Si sono da poco concluse le prove scritte dell’Esame di Maturità 2025, e tra breve anche i colloqui orali sanciranno la fine di un cammino lungo cinque anni. È un momento di transizione, carico di emozioni e consapevolezze nuove. Guardando indietro, vale la pena soffermarsi su alcuni nodi tematici che hanno attraversato le tracce proposte: interrogativi che non riguardano solo

Il curricolo della Repubblica: una proposta formativa in progress

La storia consente ad ognuno di noi di conoscere la ricchezza dell’esperienza umana. In quanto tale, può essere considerata un’estensione della comprensione della vita, sia nelle manifestazioni individuali che collettive, sia negli slanci solidali che nelle azioni tremendamente feroci. Citando Marc Bloch (Apologia della storia o mestiere di storico)[1], alla domanda di un figlio “Papà, a che serve la storia?”,

Uno sguardo alle nuove Indicazioni 2025

Già nelle Indicazioni 2012, la matematica era descritta come uno strumento per affrontare e porsi problemi significativi, per esplorare relazioni e strutture. L’approccio era orientato a superare la mera memorizzazione e a promuovere il pensiero critico e il problem-solving. Il laboratorio matematico era considerato come luogo di costruzione della conoscenza, dove gli studenti formulano ipotesi, discutono e arrivano a conclusioni

Come superare l’ingiustizia epistemica

Il caso di Martina Carbonaro, giovane adolescente di 14 anni uccisa da un giovane “fidanzato” di 19 anni, richiama la nostra attenzione sulle responsabilità educative della scuola. Martina poteva essere alunna di una qualsiasi scuola secondaria del primo ciclo. Eppure non si è detto nulla sui suoi percorsi scolastici. Aveva 14 anni avrebbe dovuto essere ancora dentro il sistema di

Intervista ad Ivana Barbacci, Segretaria Generale CISL Scuola

L’VIII Congresso Nazionale della CISL Scuola si è tenuto a Trieste, presso il Generali Convention Center, dal 10 al 12 giugno 2025, con lo slogan “Diamo forma al futuro”. I temi principali hanno riguardato la valorizzazione della figura docente e del personale tecnico e amministrativo, con la richiesta di maggiori risorse per il rinnovo contrattuale e una riforma della progressione

Tre atti di un copione già scritto

Le nuove Indicazioni 2025 non hanno incontrato un consenso diffuso; hanno generato una mobilitazione responsabile, fatta di critiche motivate, proposte articolate e richieste di confronto. Ma il Ministero ha scelto di non rispondere, limitandosi a silenzio e propaganda. Questo articolo ricostruisce un copione già scritto: quello della partecipazione negata. E mentre il Ministero tace, c’è chi continua a scrivere, anche

Guardare oltre il comportamento

Quando si va alla ricerca delle teorie di Korczak, Rogers, Goleman o Vygotskij per cercare di affrontare i problemi che si incontrano con i bambini con ADHD (Disturbo da deficit di attenzione e iperattività) non avviene solo per consolidare la propria base teorica di riferimento, ma per cercare dalle loro ricerche anche le strategie migliori per operare ed ottenere i

Risultati delle ultime indagini dell’Associazione Italiana Disgrafia (AID)

Il 12 aprile 2025, a Faenza (RA) sono stati presentati dalla Prof.ssa Alessandra Venturelli, Presidente dell’Associazione Italiana Disgrafie e dal Prof. Furio Camillo, docente di “Business Statistics” presso l’Università degli Studi di Bologna, i risultati dell’ultima ricerca effettuata sui prerequisiti della scrittura nel passaggio tra Scuola dell’infanzia e Scuola primaria a cui hanno partecipato all’inizio dell’anno scolastico 2024/2025 n. 1370

Un primo sguardo

Ci sono alcuni miglioramenti (non da poco) in un impianto che resta fortemente centralistico e ideologico. La povera Geografia è sottomessa alla Storia… Non solo limature Sono passati pochissimi giorni dalla pubblicazione della seconda bozza delle Indicazioni nazionali e quindi quello che si può fare è abbozzare un primo sguardo al nuovo testo a partire da un confronto sintetico dei

Riti di passaggio

L’antropologo Arnold Van Gennep (Les rites de passage, 1909) fu il primo ad individuare la presenza in diverse civiltà antiche di momenti rituali che segnavano la transizione di un individuo da una posizione socioculturale ad un’altra, scandendo e celebrando socialmente, con una cerimonia o con il superamento di diverse prove, i momenti più importanti e significativi del ciclo di vita

Per un'educazione digitale consapevole

L’approccio dell’Italia all’uso degli smartphone nelle scuole ha visto recenti sviluppi normativi che privilegiano una visione protettiva e di divieto. La Circolare Ministeriale del 19 dicembre 2022 (prot. n. 107190) aveva già introdotto il divieto di utilizzo degli smartphone nel primo ciclo d’istruzione (scuole primarie e secondarie di primo grado)[1]. Il divieto è stato poi, da settembre 2025, esteso anche alle

Cosa dice la legge 79/2025

Nella seduta dello scorso 3 giugno, la Camera dei deputati ha approvato la Legge 79, 5 giugno 2025[1]. Il provvedimento normativo rende operative una serie di misure urgenti e significative, per l’attuazione di diverse riforme e investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), oltre a disposizioni in materia di istruzione e merito per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026.

Oltre l’educazione affettiva

Ancora una volta l’attenzione di tutti noi è stata riportata brutalmente, a seguito della tragica scomparsa della giovanissima Martina Carbonaro ad Afragola, su un fenomeno che non possiamo più ignorare: il femminicidio. Martina è solo l’ultima vittima di una violenza di genere che si radica in profonde dinamiche culturali e sociali, e che ci impone di agire in maniera impellente

Gli adolescenti e i loro pari con background migratorio

Come osservare la sostenibilità attraverso la lente dell’inclusione e addentrarsi nel mondo della Generazione Zeta? La Generazione Zeta è davvero sensibile ai temi sociali, è aperta alle differenze, è impegnata nel cambiamento ed è contraria a ogni forma di discriminazione, come viene spesso descritta? Così lontani così vicini Per rispondere a questo interrogativo UNICEF – da sempre impegnato in interventi

La diversità dell’essere “normali”

Nel panorama internazionale la scuola italiana occupa un primato per le pratiche inclusive così come i nostri docenti sono ormai diventati esperti tanto di piani educativi individualizzati quanto di piani didattici personalizzati. Infatti, è ormai matura la consapevolezza che ogni alunno è unico ed irripetibile, speciale nei suoi talenti, diverso per la propria storia personale. Quindi, qualcuno ha anche asserito

Ma una scuola più giusta è possibile

Ridurre la varianza tra le classi e all’interno delle classi rappresenta uno degli obiettivi principali delle istituzioni scolastiche non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La sfida educativa contemporanea si misura con l’evidenza che gli studenti non sono mai “uguali”, ma profondamente diversi per origini, ritmi di apprendimento, stili cognitivi, motivazioni e condizioni familiari. Questa eterogeneità genera inevitabilmente,

Un sistema scolastico segmentato e diseguale

Il Rapporto annuale 2025 dell’ISTAT, giunto alla trentatreesima edizione, analizza l’evoluzione demografica, sociale ed economica dell’Italia nel 2024, offrendo uno sguardo approfondito sui cambiamenti strutturali in corso. Il documento si basa su dati integrati provenienti da registri statistici, censimenti permanenti e indagini sociali. I quattro capitoli del Rapporto Il Rapporto annuale 2025 dell’ISTAT è suddiviso in quattro capitoli[1]: In sintesi,

Facciamo il punto: azioni, responsabilità e rischi

Secondo il Rapporto ISTAT 2025, presentato il 21 maggio scorso, il tasso di abbandono scolastico precoce, ovvero la quota di giovani tra i 18 e i 24 anni che lasciano il sistema di istruzione e formazione senza aver conseguito un titolo secondario superiore, nell’anno 2024 si attesta al 9,8%, con inquietanti divari territoriali: Oltre ai divari territoriali, l’abbandono scolastico precoce

Adolescenza, tra ricerca di identità e rischio di alienazione

Facebook, Instagram e WhatsApp rappresentano oggi i social media più diffusi e influenti, capaci, da soli, di ridefinire profondamente il modo in cui le persone comunicano, socializzano e costruiscono la propria identità. Queste piattaforme sono il risultato più visibile della rivoluzione tecnologica applicata alla sfera relazionale: nate all’interno dell’espansione della rete Internet e alimentate dalla logica dell’accesso costante e della

Un principio importante nel processo d’inclusione

La questione della continuità didattica per gli alunni con disabilità rappresenta un pilastro fondamentale del sistema inclusivo italiano. Riconoscendo l’importanza di un rapporto educativo stabile e duraturo per il benessere e il progresso degli studenti con bisogni educativi speciali, il legislatore ha introdotto misure specifiche volte a favorire la permanenza del docente specializzato per le attività di sostegno didattico di

Una storia iniziata ottanta anni fa

L’emanazione del testo definitivo delle Nuove Indicazioni per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo è imminente, si parla ormai di poche settimane di attesa al massimo. Con questo provvedimento si aggiunge un tassello significativo alla storia dei “programmi” della scuola elementare iniziata esattamente 80 anni fa quando l’allora Re d’Italia Umberto II, insieme con il Ministro Guardasigilli Palmiro Togliatti,

Le Indicazioni 2025: tra scrittura e oralità

Le nuove Indicazioni 2025 propongono una visione della lingua diversa rispetto a quella presentata nel 2012. Se nelle Indicazioni precedenti si parlava di lingua come strumento per comprendere la realtà, per comunicare e per partecipare alla vita culturale e sociale, oggi il documento sembra porre attenzione soprattutto a una lingua su cui esercitare il controllo più che da usare per