Realizzazione dello Spazio Europeo dell’Istruzione

Dopo la Comunicazione della Commissione Europea “Progressi compiuti nella realizzazione dello Spazio europeo dell’Istruzione” del novembre 2022[1], tutti i sistemi educativi dell’UE hanno potuto utilizzare un Quadro comparativo dei risultati ottenuti, grazie ad un processo di cooperazione in materia di istruzione, decisamente potenziato dai forti investimenti nei Piani di Ripresa e Resilienza. La domanda esplicita (e sicuramente la scadenza elettorale

Una opportunità per crescere insieme

Da un po’ di anni il numero di alunni stranieri nelle scuole italiane è massicciamente aumentato, determinando differenti reazioni. Tra queste, anche quella di tamponare l’esodo massiccio dai Paesi d’origine di un numero elevato di cittadini stranieri, situazione che per molti rischia di mettere in crisi le istituzioni, a partire, appunto, dalla scuola. Inizialmente, si è dibattuto sul tema dell’accoglienza,

Come essere innovativi in una realtà mutevole

Una caratteristica umana è essere artefici di innovazioni e di creazioni. Ed è questa continua ricerca innovativa che determina il progresso. Inizialmente possiamo affermare che siano stati i bisogni a stimolare le geniali illuminazioni (l’insight di matrice gestaltiana) che hanno condotto l’uomo a produrre cambiamenti significativi. Oggi, vivendo in una società caratterizzata da uno sviluppo esponenziale delle conoscenze e da

Il nostro modello inclusivo

Dagli inizi degli anni Novanta del Novecento, l’afflusso di studenti con background migratorio è costantemente aumentato nelle nostre classi. Tale incremento ha conosciuto un vero e proprio boom fino al primo decennio del XXI secolo, per poi attestarsi sui livelli attuali che vedono la presenza di alunni non italofoni sfiorare, dalla scuola dell’infanzia all’istruzione di II grado, il numero di

Tra PNRR e Quadri europei delle competenze

Il 2007 e il 2012 sono stati anni importanti per il primo ciclo d’istruzione. Sono quelli che hanno visto nascere le Indicazioni per il curricolo, diventate poi “Indicazioni nazionali” nella versione del 2012[1]. Le scuole, con questo documento, si troveranno, a partire da quegli anni, a condividere tante pagine di buona pedagogia, a seguire alcune prescrizioni e a far tesoro

Dare gambe ad uno “Spazio europeo dell’istruzione”

Il viaggio – nel mondo e sulla carta – è di per sé un continuo preambolo, un preludio a qualcosa che deve sempre ancora venire e sta sempre ancora dietro l’angolo; partire, fermarsi, tornare indietro, fare e disfare le valigie, annotare sul taccuino il paesaggio che, mentre lo si attraversa, fugge, si sfalda e si ricompone come una sequenza cinematografica,

Diagrammi 2023/2024

Il nuovo numero della collana “I Quaderni di Eurydice Italia” dal titolo “Strutture dei sistemi educativi europei: diagrammi 2023/2024” raccoglie la traduzione dello studio della rete Eurydice “The structure of the European education systems 2023/2024 Schematic diagrams” in una veste grafica rielaborata. Un confronto sul funzionamento dei sistemi educativi Il documento riguarda la struttura dei sistemi di istruzione e formazione

L’istruzione che educa

Tra le molte ragioni per tornare a riflettere sulle Indicazioni nazionali del 2012 e sulla loro attualità, merita attenzione il fatto che il documento ratifica la piena autonomia delle scuole. Sono, infatti, Indicazioni “per” il curricolo e ciò significa che viene consegnata alle scuole la piena responsabilità della progettazione curricolare, proprio per attuare l’autonomia didattica, di sperimentazione e di ricerca,

Un approccio culturale costruttivista

Non è certamente marginale l’esplicitazione del ruolo delle discipline nel testo delle Indicazioni Nazionali per il primo ciclo, nel loro nesso epistemologico e pedagogico-didattico col tema delle competenze che struttura tutta la tessitura del curricolo verticale. In vari passaggi le Indicazioni puntualizzano la necessità di un uso formativo dei saperi disciplinari, in coerenza con i caratteri dell’ambiente di apprendimento che

Il cuore del progetto educativo e didattico

Nell’insieme del testo delle Indicazioni si trovano le chiavi di lettura per una analisi complessiva della struttura stessa di un progetto educativo e didattico, alla luce del rapporto apprendimento-insegnamento, scelto come bussola per immaginare e agire una proposta centrata sullo sviluppo delle competenze. Imparare a stare al mondo Giancarlo Cerini definiva l’apprendimento come “imparare-insegnare a stare al mondo”. Si tratta

Relazione, ascolto e reciprocità

Partiamo da alcune considerazioni di Giancarlo Cerini e dagli obiettivi da lui individuati nel suo volume postumo, “Atlante delle riforme (im)possibili”, per una riflessione sulle Indicazioni nazionali 2012. Nel libro, sul tema specifico della “valutazione mite”, si elencano cinque possibili obiettivi da porre al centro dell’azione politico-educativa. Nell’ordine: 1. superare il voto in decimi per tutto il primo ciclo; 2.

Ordinanza Ministeriale n. 55 del 22 marzo 2024

Nel Prologo de «Gli esami non finiscono mai», l’ultima commedia scritta da Eduardo De Filippo, il venticinquenne Guglielmo Speranza festeggia secondo i riti della tradizione goliardica la laurea appena conseguita. Pur consapevole della metamorfosi che l’evento imprimerà alla sua esistenza («i tempi della beata spensieratezza, della beata incoscienza dei vent’anni […] sono finiti … Ottenuta la laurea, strappata coi denti,

L’Indagine internazionale 2022 HBSC

Con la sigla HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) si intende uno studio internazionale condotto ogni 4 anni in 51 paesi, Europa, Nord America e alcuni Paesi asiatici, in collaborazione con l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). La popolazione selezionata per il campionamento è costituita da adolescenti di 11, 13, 15, 17 anni[1]. I risultati dell’HBSC sono

La lingua al centro del processo educativo

Nel contesto educativo contemporaneo, le sfide legate all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue sono molteplici, complesse ma sempre stimolanti. Michael Byram scriveva presentando il Quadro di Riferimento Europeo delle Competenze per la Cultura Democratica: “L’insegnamento delle lingue non dovrebbe limitarsi solamente alla comunicazione e allo scambio di idee – al dialogo interculturale – ma dovrebbe mirare a qualcosa di più: all’azione

Educare, prima che sia necessario rieducare

C’è un grave problema che si evidenzia nell’iter parlamentare, avviato alla fine del mese di marzo, della Proposta di legge che intende introdurre nel codice penale l’articolo n. 612-bis.1. Si tratta di reati relativi al bullismo e cyberbullismo[1]. Nella presentazione, si legge: “Il bullismo e il cyberbullismo sono due fenomeni sociali connessi ed estremamente preoccupanti, che hanno raggiunto una crescente

Ma da dove ripartire?

Il tema della valutazione ritorna periodicamente al centro del dibattito sulla scuola molto spesso attraverso la voce di non addetti ai lavori, politici e giornalisti che per scopi diversi entrano nel merito di una questione molto delicata; i primi per ottenere facili consensi su un argomento divisivo non solo nell’opinione comune, i secondi per le ovvie scelte editoriali. Se educare

La valutazione a partire dal Disegno di legge 924 bis

Le convulsioni legislative che periodicamente hanno tolto (o tentato di togliere) e riportato (o tentato di riportare) i voti numerici nelle scuole del primo ciclo si saldano con il fascino esercitato tradizionalmente, nella scuola del secondo ciclo, dal numero, che viene utilizzato tanto per gli apprendimenti nelle discipline quanto per la condotta e l’Educazione civica: ambiti, questi ultimi, decisamente più

L’esperienza del service learning negli Stati Uniti

Tutti abbiamo incontrato idee innovative che entrano ed escono di scena nella scuola. Il loro ciclo di vita spesso è una parabola con la fase dell’annuncio e delle promesse, la stagione della diffusione e la conclusione nell’oblio. In tale contesto è importante, quindi, riuscire a individuare quelle ‘avanguardie’, termine che l’INDIRE ha reso familiare nel contesto italiano, che entrano nel

I dati ufficiali e le difficoltà da affrontare

Lo scorso 22 febbraio è stata pubblicata la quarta Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il documento illustra il lavoro svolto dal Governo, nel corso del secondo semestre del 2023, per raggiungere tutti gli obiettivi programmati e per completare il necessario processo di revisione del Piano attraverso azioni definite: l’integrazione del

Verso una selezione impegnativa

Sono quasi 25.000 coloro che hanno presentato la domanda di partecipazione al concorso a dirigente scolastico, ma solo il 7% supererà la prova preselettiva. Il numero è molto alto rispetto ai 587 posti messi al bando. Poi ci sono coloro che accederanno al concorso riservato per i quali sono stati accantonati 392 posti a valere sulle facoltà assunzionali del triennio

Ma quale leadership emerge dai programmi di studio?

Un anno e mezzo fa, esattamente il 13 ottobre 2022, viene pubblicato il Regolamento n. 194, attraverso il quale vengono definite le procedure concorsuali per accedere ai ruoli della dirigenza scolastica. Si pensava allora a tempi abbastanza veloci, tali da permettere l’immissione dei nuovi dirigenti già nell’anno scolastico 2023-2024. Poi le cose si sono complicate. Insieme al concorso ordinario è

Il sogno evolutivo degli ambienti di apprendimento

Un ambiente di apprendimento è uno spazio fisico o virtuale, incorpora tutti gli elementi che influenzano l’esperienza educativa, inclusi i materiali didattici, le tecnologie, l’arredamento e la disposizione dello spazio, nonché le dinamiche interpersonali tra studenti e insegnanti. Gli ambienti di apprendimento moderni tendono a enfatizzare la flessibilità, l’interattività e l’accesso a risorse digitali, spingendo verso approcci pedagogici più inclusivi

Verso una nuova alleanza

La rinnovata corresponsabilità educativa rappresenta un’opportunità per creare sinergia tra studenti, famiglie e scuola utile per promuovere un’autentica cittadinanza digitale. Per cittadinanza digitale intendiamo l’unione dell’educazione civica, vista soprattutto come formazione dei propri diritti e propri doveri in quanto cittadini, e l’educazione digitale, intesa come consapevolezza che le azioni che si effettuano attraverso l’on-line e le tecnologie informatiche hanno un

Una vetrina di novità e di buone pratiche

La settima edizione di Didacta Italia ha proposto 1780 eventi, ha avuto 430 espositori ed ha registrato la presenza di oltre 20mila visitatori. Numeri certamente significativi. Didacta è sempre una rassegna importante, un’occasione di dialogo e condivisione reciproca fra docenti, dirigenti e personale scolastico, fra istituzioni presenti, aziende, associazioni del vasto ed eterogeneo mondo dell’istruzione e dell’educazione. Una rassegna fieristica

Competenze per le twin transitions

La transizione verso l’economia circolare è favorita dallo sviluppo delle tecnologie digitali, connesse all’industria 4.0, che servono a promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Le trasformazioni digitale e green, infatti, contribuiscono a modificare in maniera sostanziale il modo di operare nei vari settori produttivi e, in particolare, nelle aziende sia sul fronte del rapporto con la domanda, sia rispetto

A che punto siamo? facciamo un po’ di sintesi

È giunto il momento di fare il punto sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma con cui l’Italia si propone di gestire i fondi del Next Generation EU, strumento per il rilancio strategico introdotto dall’Unione Europea a seguito della pandemia provocata dal Covid. Le risorse stanziate per il PNRR risultano attualmente pari a 191,5 miliardi di euro,

Un libro per capire le scelte europee

Quale posto occupino nell’agenda dell’UE l’istruzione e la formazione è una domanda più che legittima dopo che le ingenti misure anti crisi (economica e sanitaria prima, per le politiche di guerra attualmente) hanno consentito ai Paesi membri di varare Piani di ripresa e resilienza, in cui gli investimenti sull’istruzione hanno avuto un peso rilevante. Tutto questo non sarebbe stato possibile

Dalle fragilità ai nuovi stili educativi

Ci sono segnali nella vita sociale che ci parlano di come sono cambiati i sentimenti e i comportamenti degli Italiani e che evidenziano anche i nuovi caratteri delle realtà familiari, dei rapporti tra genitori e figli, dei comportamenti nei confronti della scuola. Parliamo di fragilità, di incertezza, di insicurezza che contraddistinguono sia il mondo della famiglia sia il mondo della

Rapporto scuola-famiglia nell’era digitale

Non sempre è semplice comprendere le dinamiche relazionali della realtà attuale, in un tempo scandito ormai sempre di più dalla tecnologia. Anche per le persone di scuola, qualunque sia il profilo professionale, non sempre è facile rapportarsi efficacemente con gli adolescenti di oggi, che sommano ai comuni problemi adolescenziali quelli che, oggi, si amplificano come in una grande cassa di

Semplificare non è sempre la strada vincente

Sono diverse le sollecitazioni che hanno portato ad intitolare in questo modo il contributo che segue. Innanzitutto i tanti comunicati sul successo delle iniziative di orientamento ‘guidate’ dalle dal decreto ministeriale 328/2022[1] e sostenute dai fondi del PNRR; poi il rischio di una educazione al futuro e un orientamento dipendente dalle lusinghe dei mercati e delle amministrazioni centrali europee e

Ripartiamo dal Sistema integrato zerosei

I servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia costituiscono anche un sostegno alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei genitori, oltre che luoghi dedicati al benessere, alla cura e all’educazione dei bambini da zero a sei anni di età. È quanto si legge nella parte seconda delle Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei (D.M.334/2021). Questa consapevolezza

Cosa può/deve fare la scuola per i suoi studenti

C’è un allarme per il “malessere dei ragazzi” post Covid. Da una recente indagine della Fondazione The Bridge[1] emerge che il disagio è molto diffuso, anche se spesso viaggia sotto traccia, e quando il disagio non si manifesta in modo palese diventa un pericolo maggiore per la salute fisica e mentale. Ma la scuola è in grado di aiutare questi

Il fondamento della relazione educativa

La parte quinta delle Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei è dedicata alle coordinate della professionalità e un intero capitolo approfondisce i tratti peculiari delle competenze degli educatori, degli insegnanti e del personale ausiliario[1]. L’elaborazione delle Linee pedagogiche, e anche di questa parte, la dobbiamo soprattutto al lavoro certosino di Giancarlo Cerini che ha saputo cogliere e restituire sia

Voti, giudizi, livelli… e ancora voti

La valutazione scolastica costituisce un momento ineludibile nella pratica del docente ed è un’operazione impegnativa e complessa. Da un lato, prevede l’accertamento del conseguimento degli obiettivi didattici fissati, step by step lungo il percorso scolastico, dall’altro, verifica la validità dell’azione educativa svolta. L’insegnante ha bisogno di tenere costantemente sotto controllo la sua ipotesi di lavoro, il grado di efficacia dei

Il dibattito in corso

Nella splendida cornice di Villa Altieri a Roma, il 19 febbraio, si è svolto un interessante Convegno nazionale sul tema “La Filiera Tecnologica Professionale”. Il Consorzio degli Istituti Professionali e il Consorzio Nazionale per la Formazione, l’Aggiornamento e l’Orientamento (CONFAO) hanno scelto di approfondire le ragioni che hanno promosso i nuovi assetti della filiera con il disegno di legge n.

Un problema da affrontare

Una delle ragioni principali del movimento attorno ai problemi di frequenza scolastica è l’impatto con uno spettro ampio di effetti che ha la irregolarità della presenza in classe. Al di della variabilità nella definizione e dei problemi tecnici di misurazione, il tema dell’assenteismo, emerso a livello globale nel corso dell’ultimo decennio, è affrontato dalla ricerca[1] e con il contributo di

Report Istat 2023

Ogni anno l’Istat, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e con il Ministero dell’istruzione (ora MIM) effettua una rilevazione sull’inserimento degli alunni[1] con disabilità nelle scuole statali e non statali. L’indagine[2]  intende rilevare sia le risorse, le attività e gli strumenti in dotazione alle Scuole, sia le caratteristiche socio-demografiche ed epidemiologiche degli studenti a cui

Una ricognizione utile anche per l’orientamento

Con la legge 15 luglio 2022, n. 99, recante “Istituzione del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore“, per gli Istituti tecnici superiori (ITS), ora denominati ITS Academy, è stata introdotta nell’ordinamento una legge quadro organica e di rango primario. Gli ITS sono stati finora disciplinati da una fonte principale di rango secondario, il DPCM del 25 gennaio 2008 recante “Linee guida per la riorganizzazione

Organizzazione, professionalità, visione

Sappiamo tutti che la valutazione (o meglio il voto) è il punto di maggiore attenzione di tutto il processo formativo non solo degli studenti ma anche delle famiglie. Ma se una scuola asseconda questa tendenza rischia di disattendere alla propria missione educativa. La valutazione va ricondotta al suo specifico ambito: quello di misurare margini di miglioramento che coinvolgono tutti, non

È possibile sviluppare la cultura digitale senza smartphone?

Il 22 febbraio scorso una agenzia di stampa del MIM ha anticipato un passo delle nuove Linee guida sull’educazione alla cittadinanza: “È sconsigliato l’utilizzo anche a fini didattici dello smartphone dalle scuole d’infanzia alle scuole secondarie di primo grado. Per le scuole primarie è raccomandato invece l’utilizzo del tablet esclusivamente per finalità didattiche e inclusive”. Subito si è riacceso il

Linee guida: nuove competenze e nuovi linguaggi

Le Linee guida relative allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione per la filiera tecnico e professionale sono state trasmesse il 7 dicembre 2023 con il decreto ministeriale n. 241 pari data. Il contenuto del provvedimento è estremamente interessante ed attuale in quanto va ad implementare le recenti novità normative sulla riforma dell’istruzione tecnica e professionale in ragione della missione 4C1

Cambiare si può (anzi, si deve)

La legge 517 del 1977, che ha avviato l’inserimento degli alunni con disabilità nelle classi ordinarie della scuola pubblica, rappresenta un caposaldo del nostro sistema scolastico: una vera e propria riforma di struttura, importante quanto l’istituzione della scuola media unica nel 1962 e della scuola materna statale nel 1968. Da quel lontano 1977 (quasi mezzo secolo fa), la vita dei

Il valore della compresenza per migliorare l’inclusione

La sfida che quotidianamente ogni Istituzione scolastica si trova ad affrontare è quella di costruire un contesto inclusivo. La scuola primaria ha una storia importante sull’insegnamento collaborativo e sulle modalità per finalizzare la compresenza in classe.  Oggi, è utile rileggere gli insegnamenti del passato e ricontestualizzarli alla luce delle nuove realtà sociali, delle nuove fragilità e dei tanti problemi che,

Una scuola senza voti... è possibile?

La valutazione degli apprendimenti è un tema complesso, sempre più oggetto di diatribe accese e di diffidenze. Le discussioni sul mondo della scuola in famiglia, tra amici, tra docenti, girano quasi sempre intorno ai voti. A volte sembra che giudizi e voti mettano totalmente in ombra il processo formativo e i risultati di apprendimento dell’allievo come vero oggetto della valutazione.

Riflessioni di una insegnante di Scuola Primaria

Se c’è un problema nella scuola odierna, a cui si mette mano periodicamente senza trovare risposte soddisfacenti, questo riguarda la valutazione, che si presenta in modo più o meno cogente a seconda dell’ordine di scuola. Seppure se ne parli, in termini abbastanza definitori, soprattutto in occasione degli esami di Stato, è invece allo stato perennemente “liquido” nella scuola primaria. E

Sviluppo delle didattiche con l'intelligenza artificiale

Girando per le scuole è facile percepire una sorta di diffidenza di molti docenti verso l’intelligenza artificiale. Una frase ricorrente è: “già copiavano prima, figurati ora con Chat GPT”. Qualcuno lo afferma con cognizione di causa, altri perché amano indossare la veste dell’apocalittico. In realtà è una paura legittima che riguarda non tanto la poca certezza sull’autenticità e attendibilità delle

Come sperimentare l’intelligenza artificiale a scuola

In questo articolo si illustrerà come sia semplice dal punto di vista didattico e tecnologico incorporare attività legate all’intelligenza artificiale – nella fattispecie di tipo discriminativo – in qualsiasi ambito disciplinare. L’obiettivo di tale azione didattica sperimentale riguarderà l’introduzione di percorsi di ricerca e sperimentazione in cui gli studenti da una parte siano attivi protagonisti, e dall’altra, comprendano fattivamente il

Questo matrimonio s’ha da fare...

Negli ultimi anni si è giustamente discusso molto di equità in ambito scolastico e formativo e di povertà educativa. Il problema è fondamentale e determinante per assicurare la crescita e lo sviluppo armonico del Paese, ma è necessario che il tema sia affrontato a tutto tondo e congiuntamente a quello della qualità degli apprendimenti, evitando che la cura di un

Decreto n. 14 del 30 gennaio 2024

Il dibattito che dal libro bianco di Cresson[1] in avanti ha focalizzato il mondo dell’istruzione tra sostenitori e detrattori dell’approccio per competenze, ha presto portato a considerare il tema della valutazione e certificazione delle competenze come la chiave di volta per garantire l’efficacia formativa dello stesso sistema di istruzione. Quando, dagli anni ’90 in poi, infatti, gli studi sul tema

Un requisito che diventerà obbligatorio per il personale ATA

Le certificazioni informatiche per il personale ATA, in particolare per gli iscritti in graduatoria di terza fascia ATA, diventeranno un requisito obbligatorio a partire dall’anno in corso. Ma andiamo in ordine. Il 18 Gennaio 2024 Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals-Confsal, Gilda e Anief hanno sottoscritto il CCNL Istruzione, Università e Ricerca relativo al triennio 2019 -2021 e, quindi, dal 19