Un libro per capire le scelte europee

Quale posto occupino nell’agenda dell’UE l’istruzione e la formazione è una domanda più che legittima dopo che le ingenti misure anti crisi (economica e sanitaria prima, per le politiche di guerra attualmente) hanno consentito ai Paesi membri di varare Piani di ripresa e resilienza, in cui gli investimenti sull’istruzione hanno avuto un peso rilevante. Tutto questo non sarebbe stato possibile

Un libro per capire i trend e le politiche scolastiche

“La cooperazione nel settore dell’istruzione è diventata gradualmente uno strumento importante per l’attuazione delle politiche esterne dell’UE quale strumento indiscutibile di potere leggero. […] I programmi di scambio contribuiscono a proiettare un’immagine positiva dell’Europa nel mondo, diffondendo i suoi messaggi e i suoi valori fondamentali, così come a plasmare le relazioni dell’UE con altri paesi e regioni”[1]. È questo l’incipit

Diritti fondamentali e Diritti sociali nell’Unione Europea

Due riferimenti importanti. Il primo è la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata nel Consiglio europeo di Nizza (7/12/2000) e poi adattata (GU UE 26/10/2012, pp.17); strutturata in Preambolo, Disposizioni generali e 6 parti con 54 articoli che trattano questi temi: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia. L’art. 14 Diritto all’istruzione afferma che «1. Ogni persona ha diritto all’istruzione