L’emergenza educativa per la guerra in Ucraina

Non è necessario ricordare le ragioni per le quali la nostra Nazione può rivendicare di aver ottenuto e mantenuto la primazia culturale e politica in molte epoche della Storia. Vale la pena sottolineare solo uno degli aspetti più rilevanti che hanno sempre distinto gli abitanti della nostra penisola: essi sono sempre stati dei cacciatori di teste, anche di quelle dei

Profili di scuola che educa, istruisce e fa crescere tutti

Nella turbolenta fase di insicurezza collettiva, causata dalla simultanea emergenza della perdurante pandemia e del conflitto bellico da poco esploso nel cuore dell’Europa, i nuovi “Orientamenti interculturali”, illustrati il 17 marzo scorso presso l’Università degli Studi Roma Tre alla presenza del Ministro Bianchi, rappresentano l’intenzione educativa e la risposta della scuola italiana al bisogno di pace, di fratellanza e di speranza

Ascolto, confronto e lavoro collaborativo

La pedagogia e l’educazione non fermano i folli. Maestri e professori possono continuare a pensare e dire che la guerra, il litigio violento, le oscenità sono un male per l’uomo e per la vita sociale ma… cosa abbiamo fatto e possiamo ancora fare per costruire una pedagogia della Pace? Ragionevolmente pessimisti? Cosa c’è oltre le bandiere arcobaleno che hanno invaso

Rileggere Mario Lodi fa bene alla scuola

«L’aereo era arrivato sulla città più grande del mondo. Il generale ordinò: «Butta la strabomba».Il pilota guardò giù e vide i bambini che giocavano. E pensò: «se sgancio li ammazzo!»E volava, volava, sulla città che brillava al sole. E non ubbidiva. «Butta la strabomba sul nemico!» urlò il re arrabbiato. Il pilota volava e diceva: «Vedo solo bambini e gente