La valutazione dei dirigenti: parole-chiave

Dalla Direttiva alle Linee guida

Le Linee Guida per la valutazione dei Dirigenti Scolastici, adottate con Decreto n. 971 del 21 settembre 2016, sono state ufficialmente rese note, e quindi consultabili, il 28 settembre u.s. attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale del MIUR, nella home page al link Sistema Nazionale di Valutazione – Novità.

Tale provvedimento rende ora operativa la Direttiva Ministeriale n. 36 del 18 agosto 2016, di pari oggetto, e completa il quadro normativo di fonte unilaterale che disciplina la materia, salvo la successiva indicazione da parte dell’Amministrazione di “strumenti” operativi che al momento non risultano ancora del tutto perfezionati.

Dopo i reiterati fallimenti, e fatti generosamente salvi alcuni modesti risultati delle precedenti esperienze, sicuramente non reiterabili e non generalizzabili per la loro parzialità, ma soprattutto per la volontarietà dell’adesione, siamo ora veramente ai nastri di partenza di un’operazione non ulteriormente rinviabile. I passaggi normativi sono quelli connessi all’avvio (promettente) del sistema Nazionale di Valutazione secondo le modalità, gli obiettivi e i tempi declinati dal d.P.R. 80/2013 e la prescrittività delle disposizioni contenute nella Legge 107/2015, riferite non solo all’esplicitazione dei “criteri generali” (comma 93, lettere a, b, c, d, e), ma anche all’indifferibilità dell’esigenza “… di assicurare la valutazione dei dirigenti scolastici e la realizzazione del sistema nazionale di valutazione previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80…omissis” (comma 94, secondo periodo).

Il cronoprogramma

L’Amministrazione, dunque, ha doverosamente predisposto gli atti esecutivi e fissato un cronoprogramma che individua le varie fasi della procedura, a partire dall’assegnazione da parte del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale a ciascun Dirigente Scolastico in servizio nella Regione, degli obiettivi, dal cui raggiungimento consegue il giudizio valutativo, attraverso il conferimento di un nuovo incarico (in caso di scadenza triennale) o l’integrazione di quello in corso.

Questa operazione di “definizione e consegna degli obiettivi”, che a richiesta del DS può essere oggetto di una valutazione congiunta con il Direttore dell’USR, si sarebbe già dovuta concludere entro il decorso (!) mese di settembre, ma temiamo che ciò non sia stato tecnicamente possibile, così come è prevedibile un generale slittamento di tutti i tempi programmati, salvo la valutazione finale da formalizzare entro la fine di ciascun anno solare del triennio, per la sua incidenza sulla retribuzione di risultato, la cui misura deve essere, appunto, annualmente definita in sede di contrattazione integrativa regionale.

Memo: le parole chiave

Abbiamo fin qui accennato alle fasi di esordio e conclusione della procedura valutativa, ma per evidenti ragioni di spazio e per la natura stessa di questa newsletter, non possiamo analiticamente svilupparne tutti i passaggi.

Vi proponiamo, invece, un indice/repertorio di parole-chiave ricavate dalla lettura contestuale della Direttiva e delle Linee Guida che, a seguito di personali approfondimenti testuali, possono fornire una griglia conoscitiva, orientativa e interpretativa dell’intero processo, e dalle quali ciascuno potrà desumere coerenze, opportunità, criticità e nodi:

Obiettivi (nazionali, regionali, di scuola: RAV – PdM e relative priorità e traguardi, con un possibile “ingorgo valutativo”)

Criteri generali (Legge 107/2015, art. 1, comma 93, lett. a), b), c), d), e)

Azioni organizzative e gestionali (direttamente riconducibili all’operato del Dirigente: Direttiva 36/2016, art. 4, comma 3)

Specificità delle funzioni e delle azioni dirigenziali (D.L.vo 165/2001, art. 25, comma 1)

Risultati (“perseguiti” e “raggiunti”… o non raggiunti)

Indicatori INVALSI (tuttora sconosciuti)

Livelli di raggiungimento dei risultati: Pieno, Avanzato, Buono, Mancato (criterio di differenziazione retributiva decrescente ed effetti sanzionatori legati alla procedura)

Nuclei di Valutazione (composizione, presenza garantita di un DS, possibile diversa articolazione, individuazione degli “esperti”, l’Avviso pubblico: pubblicità e trasparenza)

Valutazione di “prima istanza” (procedura istruttoria da parte del Nucleo a composizione integrale)

Valutazione finale (da parte del Direttore dell’USR, che può motivatamente differire da quella del Nucleo; rapporto tra valutazione “annuale” e “triennale”; il trend di avvicinamento: empiricità e soggettività)

Restituzione (convocazione, contraddittorio)

Visita alle scuole (da parte del Nucleo o di un suo componente garantita per tutte, almeno una volta, solo al fine del triennio)

Dimensioni professionali (della dirigenza scolastica e relativo “peso” nella valutazione; l’apprezzamento della comunità professionale attraverso lo strumento del “questionario”)

Mancata estensione della valutazione all’incarico di reggenza

Piano annuale regionale (Obiettivi e Relazione)

Iniziative di Formazione e Informazione

Osservatorio nazionale per il monitoraggio dell’intero processo

Strumenti (Incarico, Contratto, Portfolio, CV, Autovalutazione, Rubriche, Repertori).

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Per la valutazione dei dirigenti siamo di fronte ad una sequenza assai ampia di adempimenti, passaggi operativi, strumenti, indicatori. La casa editrice Tecnodid non mancherà di seguire l’attuazione di questo percorso, sia attraverso momenti informativi e formativi (segnaliamo il Seminario di Scanno 29 ottobre-1 novembre 2016, dedicato alle questioni “calde” della leadership e della funzione del dirigente, con workshop relativi alla sua valutazione), sia con approfondimenti editoriali (è in fase di predisposizione un fascicolo monografico di Voci della Scuola-Notizie interamente dedicato alla valutazione del dirigente).