Quota 100… mila aspiranti DSGA

Posti per meno del 2% dei candidati

Alla scadenza dei termini per la presentazione delle istanze per la partecipazione al concorso per 2.004 posti da DSGA, il MIUR presenta i numeri: 102.900 candidati proveranno a diventare DSGA nel primo concorso ordinario dedicato.

Il Direttore SGA è il profilo amministrativo apicale inquadrato nell’area D del personale ATA, che affianca il Dirigente scolastico nella conduzione di una scuola, componendo con lo stesso quel complesso sistema diarchico presente in ogni istituto scolastico.

Dal Duemila, anno di istituzione della figura professionale, in ogni scuola dev’essere presente un DSGA.

Ad oggi, a seguito di un mancato turn-over fra pensionati e nuovi assunti, si sono creati 2.178 posti vacanti su 8.288 istituti scolastici.

Il numero dei partecipanti al prossimo concorso certifica come il posto da DSGA sarà assegnato a un candidato ogni cinquantuno.

Il concorso è una selezione per titoli ed esami bandita su base regionale, quindi i candidati hanno potuto presentare domanda per una sola regione.

La distribuzione dei posti

Di seguito il numero di posti a concorso:


Sede


Posti concorso


Rise
rva 30%

Abruzzo134
Basilicata113
Calabria3310
Campania16048
Emilia-Romagna20963
Friuli-Venezia Giulia lingua italiana6419
Friuli-Venezia Giulia lingua slovena103
Lazio16249
Liguria5316
Lombardia451135
Marche4915
Molise31
Piemonte22166
Puglia299
Sardegna4513
Sicilia7523
Toscana17151
Umbria4513
Veneto20060

La regione che presenta il maggior numero di posti è la Lombardia, mentre quella con meno posti a disposizione è il Molise.

Un esercito di 102.900 candidati

Visti i dati definitivi, è stata elaborato una speciale tabella in cui sono confrontati il numero delle domande in rapporto ai posti messi a concorso, da cui si può notare che le regioni con più possibilità per i candidati sono Friuli Venezia Giulia (5,10%), Piemonte (4,59%), Liguria (4,21%), Lombardia (3,50%), Veneto (3,27%), mentre le possibilità sono più basse per Puglia (0,42%), Calabria (0,51%), Molise (0,63%), Abruzzo (0,64%), Sicilia (0,70%) e Campania (0,79%).

Con questi dati la media nazionale è pari all’1,95%, quindi ogni 100 concorrenti solo 2 diventeranno DSGA.

Le Regioni con il maggior numero di domande inoltrate sono Campania (20143) e Lombardia (12885), quindi circa il 30% delle domande proviene da queste due regioni (quasi una ogni 3 domande).

Seguono poi Sicilia (10695) e  Lazio (9833). Queste prime 4 regioni hanno raccolto 53556 domande (più del 52% dunque).

Seguono ancora Emilia Romagna (7524), Puglia (6876), Calabria (6534) e Toscana (5233), e poi via via tutte le altre con le regioni con meno domande, quali Molise (474), Liguria (1259), Basilicata (1331) e Friuli Venezia Giulia (1451). 

Il prossimo passo: la prova preselettiva

Dopo la chiusura dei termini per l’istanza di partecipazione, si guarda al prossimo step, ovvero la prova preselettiva: la data e la sede in cui si svolgerà saranno riportate il prossimo 15 marzo sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami».

La prova preselettiva avrà luogo, poiché a livello di ogni singola regione il numero delle domande di partecipazione risulta essere superiore a quattro volte il numero dei posti disponibili.

L’elevato numero delle domande di partecipazione al concorso, seppur presumibilmente ridotto in fase di preselezione, rischia, se tutte le operazioni non si svolgeranno nei tempi stabiliti, di non consentire la nomina dei vincitori per l’inizio dell’anno scolastico 2019/20, com’era nelle intenzioni del legislatore e nelle speranze degli oltre duemila uffici di segreteria da tempo privi di un direttore dei servizi titolare.

Una previsione non assolutamente auspicabile.

La prova preselettiva: come si svolgerà

La prova preselettiva sarà computer-based e unica per tutto il territorio nazionale. Pertanto i candidati ammessi a sostenere la prova preselettiva avranno a disposizione una postazione informatica.

Questa prova si svolgerà nelle sedi individuate dagli USR e consisterà nella somministrazione di cento quesiti, che verteranno sulle discipline previste per le prove scritte.

Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta.

L’ordine dei cento quesiti somministrati è diversificato per ciascun candidato.

La prova avrà una durata massima di 100 minuti, al termine dei quali il sistema interromperà la procedura per acquisire definitivamente le risposte fornite dal candidato fino a quel momento.

Fino all’acquisizione definitiva il candidato può correggere le risposte già date.

La prova si può svolgere in più sessioni.

Alle successive prove di esame previste dal bando di concorso saranno ammessi solo coloro che avranno superato la preselezione, ovvero un numero pari a 3 volte il minimo dei posti messi a concorso da ogni singola regione.

Saranno anche ammessi tutti i candidati che nella suddetta prova avranno conseguito un punteggio pari a quello del candidato nell’ultima posizione utile, oltre a quelli portatori di handicap.

Correzione e valutazione prova preselettiva

La correzione della prova preselettiva verrà effettuata attraverso procedure informatizzate.

I quesiti saranno estratti da una banca dati di 4000 quesiti, resa nota tramite pubblicazione su www.miur.gov.it, almeno 20 gg. prima dell’avvio della prova preselettiva.

La valutazione della prova preselettiva è effettuata assegnando un punto a ciascuna risposta esatta, zero punti alle risposte non date o errate. 

Il punteggio della prova preselettiva è restituito al termine della stessa.

Il mancato superamento della prova preselettiva comporta l’esclusione dal prosieguo della procedura concorsuale.

Il punteggio della prova preselettiva non concorre alla formazione del voto finale nella graduatoria di merito.

I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dal concorso sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova di preselezione secondo le indicazioni contenute nel bando, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità e del codice fiscale.

La mancata presentazione nel giorno, ora e sede stabiliti, a qualsiasi causa dovuta, comporta l’esclusione dal concorso.

Qualora, per cause di forza maggiore sopravvenute, non fosse possibile l’espletamento di una o più sessioni della prova preselettiva nelle giornate programmate, ne viene stabilito il rinvio con comunicazione, anche in forma orale, ai candidati presenti.

Durante lo svolgimento della prova preselettiva i candidati non possono introdurre nella sede di esame carta da scrivere, né avvalersi di codici, raccolte normative, dizionari, testi di legge, pubblicazioni, appunti di qualsiasi natura, strumenti di calcolo, telefoni portatili e strumenti idonei alla memorizzazione di informazioni o alla trasmissione di dati.

È vietato inoltre ai candidati comunicare tra loro, ovvero mettersi in relazione con altri, salvo che con gli incaricati della vigilanza e con i componenti della commissione esaminatrice.

In caso di violazione è disposta l’immediata esclusione dal concorso.