Scuola non a scuola: Linee guida e Portale nazionale Scuola in ospedale

Cos’è la Scuola in ospedale

Il 15 maggio 2019 il Ministro Marco Bussetti ha presentato al Miur il Portale nazionale per la Scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare, strumenti rinnovati e attualizzati per garantire alle famiglie degli alunni ricoverati, in ospedale o in contesto domiciliare, informazioni e riferimenti per coadiuvare il percorso scolastico.

La Scuola in ospedale è un servizio pubblico offerto a tutti quegli alunni malati che, a causa dello stato patologico in cui versano, sono temporaneamente impossibilitati a frequentare le lezioni presso la scuola di appartenenza. Tale servizio, attivo in diversi ospedali o reparti pediatrici per contrastare l’abbandono scolastico dovuto alla malattia e all’ospedalizzazione, concorre all’umanizzazione del ricovero ed è parte integrante del programma terapeutico.

I riferimenti europei

L’attenzione e la sensibilità internazionale hanno permesso che il Parlamento Europeo approvasse (con Risoluzione del 13 maggio 1986) la “Carta europea dei bambini degenti in ospedale”. Nel 1993 l’EACH (European Association for the Children in Hospital) ha stilato la cosiddetta Carta di Each, che in forma semplificata e in dieci punti riassume i principali bisogni dei bambini ricoverati, per ridurre il trauma del ricovero e mantenerli in contatto con il contesto di provenienza. Un altro documento rilevante è la cosiddetta Carta di HOPE (2000), cioè dell’organizzazione europea che raggruppa i pedagogisti ospedalieri.

Il quadro normativo

Di seguito si riepiloga la principale normativa relativa alla Scuola in ospedale prodotta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca:

1) circolare 2 dicembre 1986, n. 345, avente per oggetto “Scuole elementari statali funzionanti presso i presidi sanitari”, con cui vengono istituite le prime sezioni di scuola ospedaliera come sezioni distaccate della scuola del territorio;

2) circolare 7 agosto 1998, n. 353, avente per oggetto “Servizio scolastico nelle strutture ospedaliere”, che dispone che la scuola in ospedale si trasformi in una “struttura scolastica reale ed organizzata” e che introduce, per la prima volta, aspetti importanti quali “la flessibilità organizzativa, la disponibilità dell’organico, le risorse sui diversi livelli scolastici, il rapporto con la scuola di provenienza e con le autorità sanitarie e la formazione dei docenti”;

3) “Protocollo di Intesa per la tutela dei diritti alla salute, al gioco, all’istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei cittadini di minore età malati” del 27 settembre 2000, stipulato dal Ministero della Pubblica Istruzione, dal Ministero della Sanità e dal Ministero per la Solidarietà Sociale e trasmesso nella circolare n. 43 del 26 febbraio 2001, in cui emergono indicazioni operative per gli Uffici scolastici regionali e le scuole direttamente interessate;

4) circolare 5 dicembre 2007, n. 108, prevalentemente incentrata sulla funzione del docente nelle strutture ospedaliere, che puntualizza alcune azioni che ne devono caratterizzare l’intervento;

5) circolare 28 aprile 2015, prot. 2939, con cui viene avviato il percorso per la definizione di Linee guida nazionali.

Gli interventi più recenti

Il Decreto Legislativo del 13 aprile 2017, n. 63, che dà attuazione ad una delle materie delle deleghe previste dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, quella relativa al tema del diritto allo studio, all’articolo 8 prevede che, per garantire il diritto all’istruzione delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti ricoverati in ospedale, dev’essere assicurata l’erogazione dei servizi e degli strumenti didattici necessari, anche digitali e in modalità telematica.

A maggio 2019 si è addivenuti alla redazione delle nuove Linee guida per aumentare la qualità dell’offerta formativa, migliorando, come ha dichiarato il Ministro Bussetti, il “collegamento puntuale degli alunni con le classi di appartenenza e una didattica e una formazione costantemente aggiornate” per “contrastare abbandono e dispersione scolastica”. Al link https://www.youtube.com/watch?time_continue=8&v=o3bfhn1nb70 è possibile visionare la presentazione al Miur del portale.

Una struttura di eccellenza

La Scuola in ospedale è uno dei punti di eccellenza del sistema nazionale di istruzione in ottica di inclusione. Nel 2017/2018 ne hanno usufruito 68.900 studenti, di cui oltre il 70% della scuola dell’infanzia e primaria e quasi 6.000 della scuola secondaria di II grado, con l’ausilio di 740 docenti. Il servizio è attivo su tutto il territorio nazionale. In Italia sono presenti 18 scuole polo (una per ogni Ufficio Scolastico Regionale) e più di 200 sezioni ospedaliere.

Il servizio di istruzione domiciliare può essere destinato a studenti di ogni ordine e grado, che siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo non inferiore a trenta giorni, anche non continuativi. Nel 2017/2018 hanno usufruito di questo servizio 1.306 alunni, per un totale di 64.715 ore di istruzione domiciliare.

Per ogni utile approfondimento è possibile consultare il paper prodotto dal Miur al link dedicato.

Per un focus possibile sui punti di attenzione in tema di istruzione domiciliare e scuola in ospedale, e una sintesi normativa, è possibile consultare il fact sheet dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna al link diretto.

Il nuovo portale sulla Scuola in ospedale

Tra le sue molteplici funzioni, il portale, raggiungibile al link diretto https://scuolainospedale.miur.gov.it/sio/, permetterà al Miur il monitoraggio dei dati e delle risorse, e sarà un punto di riferimento costante per l’informazione di studenti, famiglie, scuole, ospedali e per l’aggiornamento dei docenti. In proiezione il portale costituirà poi un archivio di materiali, di documenti e di esperienze più significative. Nel portale sono reperibili informazioni, in corso di implementazione, su:

– lo stato del servizio;

– le risorse regionali;

– le buone pratiche;

– le “storie in corsia” (educazione fisica in ospedale, opuscoli e progetti per l’intercultura, rapporti con la pediatria…);

– la normativa;

– i percorsi formativi;

– le notizie.

Nel rinnovato impegno dell’amministrazione scolastica in ambito di integrazione degli alunni con patologie ospedaliere, si intravede la sempre più cogente necessità di fornire risposte di qualità per ciascun alunno, con un respiro di innovazione didattica e degli ambienti di apprendimento, imprescindibile per far fronte a bisogni multiformi e fortemente personalizzati in un contesto particolare.