Centri regionali di ricerca, sperimentazione e sviluppo per l’istruzione degli adulti

Da Gallipoli a Ischia, l’Assemblea Nazionale dei CPIA

Le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, adottate con il D.I. 12 marzo 2015, al punto 3 prevedono l’attivazione del terzo livello (unità formativa) della rete territoriale dei CPIA, che, oltre a dedicarsi alla progettazione e realizzazione degli interventi di ampliamento dell’offerta formativa, deve progettare e realizzare attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo.

Il gruppo Nazionale PAIDEIA e i dirigenti scolastici dei CPIA, dopo un lungo processo di elaborazione, hanno sottoscritto a Napoli il 30 maggio 2017, a FIERIDA (1ª Fiera nazionale dell’istruzione degli adulti), il primo Protocollo di Rete Nazionale dei CPIA – Centri Regionali di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo, predisposto a Gallipoli. A Cinisi (PA) il 5 maggio 2018, nella IV Assemblea Nazionale dei CPIA – Centri regionali di ricerca, sperimentazione e sviluppo, sono state definite le attività all’interno delle riunioni del Tavolo tecnico di coordinamento nazionale. A Ischia il 13, 14 e 15 maggio 2019 si sono tenuti l’Assemblea di Rete e il Tavolo Tecnico di Coordinamento, in attuazione di quanto previsto dal Protocollo di Rete Nazionale dei CPIA – Centri Regionali di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo (CRRS&S), già avviato a Napoli.

La rete nazionale dei Centri Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo dei CPIA

I 17 centri di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo si sono formati nelle diverse regioni, individuando un CPIA capofila di rete regionale, a seguito dell’emanazione da parte del Miur del DM 663/2016 (art. 28, comma 2, lettera b) e del DD n. 1538/2017, e poi si sono costituiti in rete nazionale. Ogni centro regionale, dovendo procedere con le attività e gli interventi previsti dal richiamato all’art. 28, comma 2, lettera b), ha definito un Comitato Tecnico-Scientifico (CTS), composto dai rappresentanti delle università e dai soggetti di riferimento territoriale per l’apprendimento permanente. Il CTS svolge una funzione di coordinamento generale e di supporto alla progettazione delle azioni previste, e ne coordina l’attuazione. I rappresentanti di ogni rete regionale, insieme ad alcuni componenti dei CTS in prevalenza universitari, si sono periodicamente riuniti in assemblee nazionali, per definire il piano nazionale della ricerca e presentare lo stato di avanzamento delle attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo in materia di istruzione degli adulti, realizzate dal Miur e dalla Rete nazionale dei CRRS&S, anche in collaborazione con Invalsi, Indire, Anpal e Inapp. Il Gruppo di consulenza scientifica universitaria accompagna le attività messe in campo dai CRRS&S e le prospettive di sviluppo, nonché le modalità di diffusione e fruizione, da parte degli altri CPIA e del sistema di istruzione degli adulti, del prodotto medesimo.

Il Piano triennale della Ricerca della rete nazionale dei CPIA-CRS&S

Il Piano Triennale Nazionale della Ricerca (PNRT) 2018-2021, approvato dall’Assemblea di Rete Nazionale a Cinisi (PA) il 5 maggio 2018, ha recepito le istanze dei CPIA-Centri RRS&S e ha un forte raccordo operativo con il Gruppo di Lavoro Nazionale PAIDEIA. Il suo contenuto è strettamente correlato allo sviluppo del “Piano di garanzia delle competenze” destinato alla popolazione adulta, che è parte del ruolo istituzionale assegnato ai CPIA nella costituzione delle Reti Territoriali per l’apprendimento.

Il PNRT, nel perseguire l’obiettivo di potenziare gli ambiti di ricerca di cui all’art. 6 del DPR 275/1999 (Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo), ha tenuto conto dei piani di attività di RS&S predisposti dalle reti regionali, articolati in fasi, attività, tempi, modalità e strumenti, e delle modalità di validazione e diffusione a livello regionale. Conformemente con quanto previsto dal protocollo di rete nazionale, si pone come obiettivo quello di valorizzare la partecipazione delle università ai lavori dei Centri di Ricerca, per contribuire alle innovazioni per la trasformazione della scuola; inoltre mira a potenziare e consolidare i Centri già attivati in materia di istruzione degli adulti, e favorire e sostenere la piena applicazione degli strumenti di flessibilità, quali la fruizione a distanza nei percorsi di istruzione degli adulti.

Le tematiche in via di sviluppo

Il Piano delle attività dei CRS&S, in conformità con quanto previsto dalle specifiche tecniche di cui all’art. 3 del DM n. 440/2016, si occupa di più temi, che sono affrontati nei diversi CPIA regionali in coerenza con gli sviluppi ordinamentali degli istituti di secondo grado e con il “Piano di garanzia delle competenze” destinato alla popolazione adulta. La progettazione formativa e la ricerca valutativa, il curricolo e la sua strutturazione in UdA, il patto formativo individuale e la verifica e la valutazione degli apprendimenti e delle competenze, sono materie di formazione e di confronto didattico nelle e tra le diverse esperienze regionali.

L’innovazione metodologica e disciplinare sui temi della cittadinanza attiva, l’empowerment e l’“approccio per capacità”, insieme alla ricerca sulle diverse valenze delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi, stanno portando alla definizione di una piattaforma digitale per la gestione dei processi formativi, dell’anagrafe e per la presa in carico dei percorsi formativi, con possibilità di realizzazione di Aula Agorà e F.A.D..

L’integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale, è necessaria a definire percorsi integrati tra istruzione e formazione professionale (IeFP, percorsi integrati tra primo e secondo livello e percorsi autofinanziati), per l’orientamento e l’inclusione socio-lavorativa degli adulti, anche stranieri. Inoltre, per soddisfare l’esigenza di lettura dei fabbisogni formativi del territorio, il piano ha previsto l’elaborazione di nuovi strumenti da sperimentare sul campo, utili alla definizione di un modello permanente di rilevazione, raccolta ed analisi di dati quali-quantitativi, per costruire un repertorio di bisogni formativi cui far corrispondere un’adeguata offerta formativa integrata.

Per concludere vanno citati la sperimentazione Rav-CPIA, il Glossario con il Piano di miglioramento e con il Bilancio Sociale partecipato, definito in collaborazione tra il gruppo di Lavoro Nazionale e l’Invalsi per la redazione di Linee guida e la costituzione di Gruppo di Autovalutazione.

Incentivare la ricerca per qualificare l’istruzione per gli adulti

I centri, grazie alla ricerca e alla sperimentazione realizzata con il PAIDEIA, attraverso la definizione e costituzione del ruolo dei CTS e dei Quaderni della Ricerca, lavorano per rispondere alla necessità di costruire profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro. Attraverso l’individuazione di competenze spendibili in ambito professionale, nella vita quotidiana e negli ambiti più generali del sapere, mirano a sostenere attività di accoglienza e orientamento, utili a documentare e valorizzare le esperienze formative degli adulti e a favorire una riflessione individuale sul bisogno di acquisizione di conoscenze e competenze. Ma soprattutto promuovono il bisogno di sviluppo di un modello organizzativo e metodologico che determini crescita e pieno coinvolgimento del personale della scuola, per realizzare percorsi di approfondimento dei temi (studio e ricerca) e sperimentazione di modelli, per una sempre migliore qualità dell’offerta formativa destinata agli adulti.