Reclutamento e PAS: l’accordo col Governo

Intesa sui Percorsi Abilitanti Speciali dell’11 giugno 2019

Nella tarda serata del giorno 11 giugno u.s. Miur e organizzazioni sindacali, dopo una lunga e complessa trattativa, hanno sottoscritto un’importante intesa sul reclutamento dei precari e sulla stabilizzazione di quelli con almeno 36 mesi di servizio. I sindacati firmatari sono FLC-CGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda. L’intesa assume i contenuti di quanto concordato con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 24 aprile 2019, definendone le modalità attuative. Spetta ora alla politica ed al Parlamento adottare con urgenza i coerenti provvedimenti legislativi, per consentire al personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado di poter essere stabilizzato.

Come avviene e come avverrà il reclutamento

Attualmente il reclutamento degli insegnanti della scuola secondaria è normato dal D.lgs. 59/2017, come modificato dalla legge di bilancio 2019, e prevede che le assunzioni in ruolo avvengano da GAE per il 50% dei posti e da concorso (ordinario 2016 fino ad esaurimento, successivamente FIT 2018 e infine concorso ordinario 2019) per il restante 50%. In particolare, il concorso 2019 – quando sarà bandito – riserverà il 10% dei posti ai docenti con 36 mesi di servizio nella scuola secondaria, maturati negli ultimi otto anni.

Grazie all’intesa sottoscritta sarà possibile:

– ottenere l’abilitazione indipendentemente dal superamento del nuovo concorso 2019. Anche il superamento del concorso consentirà di ottenere l’abilitazione all’insegnamento;

– riservare ai precari un canale straordinario per l’accesso al ruolo, tramite una procedura aggiuntiva e semplificata rispetto al solo concorso ordinario.

I nuovi PAS

I nuovi PAS avranno le seguenti caratteristiche:

– dovranno essere attivati entro il 2019 per tutte le classi di concorso, tranne che per il sostegno;

– saranno finalizzati all’ottenimento dell’abilitazione all’insegnamento e all’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto per il conferimento di incarichi di supplenza;

– non prevederanno selezione in ingresso;

– potranno partecipare:

* i precari della scuola secondaria con tre anni di servizio negli ultimi otto;

* i docenti della scuola paritaria e dei percorsi di formazione professionale del biennio dell’obbligo con tre anni di servizio e privi di abilitazione;

* i docenti di ruolo con tre anni di servizio che intendono conseguire una nuova abilitazione (che potranno abilitarsi anche senza superare il nuovo concorso 2019);

* i dottori di ricerca anche senza servizio.

I nuovi concorsi straordinari

I nuovi concorsi straordinari avranno le seguenti caratteristiche:

– saranno banditi dalle singole regioni solo se potranno esserci posti liberi per il biennio 2020/2022;

– saranno riservati a chi ha già maturato tre anni di insegnamento nella scuola statale, di cui uno specifico nella classe di concorso per cui si concorre;

– i concorrenti svolgeranno una prova scritta computer based per il cui superamento è previsto un punteggio minimo;

– è prevista una prova orale non selettiva, il cui punteggio servirà solo per migliorare la posizione in graduatoria ai soli fini della scelta della sede;

– la graduatoria di merito darà un peso importante al servizio svolto;

– i vincitori potranno accedere ai ruoli dopo l’esaurimento delle GM 2016 e FIT 2018, nell’ambito del 50% destinato alle graduatorie di merito.

Saranno anche banditi i concorsi ordinari destinati ai laureati in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina vigente, fra cui 24 crediti formativi in ambito antropo-psico-pedagogico e metodologie e tecnologie didattiche.