Al via il nuovo CSPI

I compiti e le responsabilità in tempo di pandemia

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) si è riunito nei giorni 11 e 12 gennaio 2022 per eleggere il Presidente, approvare il Regolamento, eleggere l’Ufficio di Presidenza, organizzarsi in Commissioni di lavoro con l’individuazione, per ognuna di esse, di un/una Presidente.

In ritardo di un anno

A causa dell’emergenza sanitaria e considerata la necessità di adempiere in presenza allo svolgimento delle votazioni a scrutinio segreto, le operazioni previste dall’art. 3, commi 1, 2 e 3, del D.lgs. 30 giugno 1999, n. 233 si sono concretizzate dopo esattamente un anno dall’insediamento del Consiglio rinnovato solo per la componente designata dal Ministro[1], mentre la componente elettiva è stata prorogata dapprima fino al 31 agosto 2021, successivamente fino al 31 agosto 2022[2].

Rappresentanza e compiti

Il CSPI rappresenta il mondo della scuola[3] e “formula proposte ed esprime pareri obbligatori[4]:

  • sugli indirizzi in materia di definizione delle politiche del personale della scuola;
  • sulle direttive del Ministro della pubblica istruzione in materia di valutazione del sistema dell’istruzione;
  • sugli obiettivi, indirizzi e standard del sistema di istruzione definiti a livello nazionale nonché sulla quota nazionale dei curricoli dei diversi tipi e indirizzi di studio;
  • sull’organizzazione generale dell’istruzione.

Il Consiglio si pronuncia inoltre sulle materie che il Ministro ritenga di sottoporgli.

Il Consiglio esprime, anche di propria iniziativa, pareri facoltativi su proposte di legge e in genere in materia legislativa e normativa attinente all’istruzione e promuove indagini conoscitive sullo stato di settori specifici dell’istruzione, i cui risultati formano oggetto di relazione al Ministro” (comma 2, art. 2 del decreto legislativo 233/1999).

L’articolazione interna

Francesco Scrima è stato confermato nel ruolo di Presidente, nell’Ufficio di Presidenza sono stati eletti per la componente elettiva Annamaria Santoro (che è stata nominata Vice-Presidente), Raffaele Miglietta, Francesca Bellia, Antonio Albano; per la componente designata Marco Bronzini, Loredana Leoni, Monica Logozzo e Maria Maddalena Novelli.

Le Commissioni e i relativi Presidenti sono:

  1. Commissione “Sistemi di Valutazione” – Roberta Fanfarillo 
  2. Commissione “Politiche del personale della scuola” – Graziamaria Pistorino 
  3. Commissione “Sistema Istruzione e Formazione – primo ciclo” – Milena Piscozzo
  4. Commissione “Sistema Istruzione e Formazione – secondo ciclo” – Laura Bigelli
  5. Commissione “Inclusione e Diritto allo studio” – Virginia Kaladich.

Lavorare in emergenza

Nonostante finora non vi fosse stata la formalizzazione degli organismi interni, il CSPI ha lavorato incessantemente per dare il proprio supporto e mantenere il proprio impegno nel fornire i numerosissimi pareri obbligatori che nel 2021 sono stati ventinove[5]. Anzi, considerato che, proprio a causa dell’emergenza sanitaria, è stato ridotto a sette giorni il termine per l’espressione dei pareri[6], il lavoro è stato continuo, con incontri a distanza in gruppi di lavoro che si sono via via assunti l’incarico di curare l’attività istruttoria propedeutica alla discussione nelle riunioni plenarie.

Il confronto che fa la differenza

Con l’elezione degli organi di governo, nuovo impulso viene quindi dato alle attività del CSPI, che affronta ogni richiesta di parere con profonda attenzione alla normativa, alla ricaduta delle varie disposizioni sul mondo della scuola e sui suoi attori, ma soprattutto in considerazione del valore che le scelte hanno nel percorso delle studentesse e degli studenti. L’espressione del parere è frutto di vivaci confronti e curati approfondimenti, che anche se è possibile e plausibile che partano da posizioni diverse, arrivano comunque a sintesi ampie in cui si riconosce tutto il Consiglio.

La produzione di documenti

La riorganizzazione interna del CSPI, oltre a facilitare l’assegnazione dell’attività istruttoria garantendo l’effettivo coinvolgimento delle differenti componenti nei lavori delle Commissioni e nelle competenze dell’Ufficio di Presidenza, potrà favorire anche lo svolgimento di quelle attività riguardanti l’approfondimento e lo studio sulle materie attinenti al sistema nazionale d’istruzione per produrre documenti e pareri facoltativi e promuovere indagini conoscitive che possano supportare la riflessione anche su quelle tematiche che non sono oggetto delle disposizioni ministeriali che vengono sottoposte alla richiesta di parere, ma che possono stimolare l’Amministrazione e magari attivare iniziative legislative.

A settembre un nuovo appuntamento

Una riorganizzazione che dovrà essere rivista a settembre se, come è attualmente previsto, sarà rinnovata la componente elettiva.


[1] Cfr. decreto del Ministro dell’istruzione 31 dicembre 2020, n. 184.

[2] Cfr. decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito con modifiche dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, art. 3, comma 2 bis.

[3] Art. 2 decreto legislativo 30 giugno 1999, n. 233 – Comma 5. Il Consiglio superiore della pubblica istruzione è formato da 36 componenti. Di tali componenti: a. quindici sono eletti dalla componente elettiva che rappresenta Il personale delle scuole statali ni consigli scolastici locali; è garantita la rappresentanza di almeno una unità di personale per ciascun grado di istruzione. b. quindici sono nominati dal Ministro tra esponenti significativi dei mondo della cultura, dell’arte, della scuola, dell’Università, del lavoro, delle professioni e dell’industria, dell’associazionismo professionale, che assicurino il più ampio pluralismo culturale; di questi, tre sono esperti designati dalla Conferenza unificata Stato-Regioni città e autonomie locali e tre sono esperti designati dal CNEL; c. tre sono eletti rispettivamente uno dalle scuole di lingua tedesca, uno dalle scuole di lingua slovena ed uno dalle scuole della Valle d’Aosta; d. tre sono nominati dal Ministro in rappresentanza delle scuole pareggiate, parificate e legalmente riconosciute e delle scuole dipendenti dagli enti locali, tra quelli designati dalle rispettive associazioni.

[4] Non vincolanti per l’Amministrazione.

[5] https://www.miur.gov.it/archivio-pareri.

[6] Cfr. decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito con modifiche dalla legge 6 giugno 2020, n. 41, art. 3, comma 1.