Un lavoro comune e un’amicizia inossidabile

Il 13 febbraio 2023 ha lasciato questo mondo il prof. Umberto Crusco fondatore della Tecnodid.

Il mio sodalizio professionale con lui ebbe inizio 40 anni fa. Io ero un giovane dirigente ministeriale, lui un imprenditore già affermato, di vasta cultura e forte personalità. Al tempo ci separavano 20 anni di età anagrafica. In un breve lasso di anni le differenze tra noi due cominciarono ad attenuarsi e poi fecero posto ad un’amicizia umana profonda e inossidabile.  I primi miei scritti per la Rivista quindicinale Notizie della scuola videro la luce attraverso dialoghi redazionali tenuti a Napoli o a Roma.  

Come in tutte le Redazioni giornalistiche si formò rapidamente una feconda fucina di idee, quasi una Comunità.

Nel 1987 fu stampato il primo volumetto con il nome, ben studiato e non casuale, di “Repertorio”. Era un riepilogo di adempimenti annuali amministrativi e gestionali, ma in embrione serbava un nostro  progetto a lungo termine molto più  ambizioso per quegli anni quasi agli albori delle nuove tecnologie digitali: creare una  Banca Dati stabile ed informatizzata, capace di coadiuvare il lavoro delle singole scuole e di tutto il personale scolastico disseminato sul territorio nazionale, che da  allora in poi ha puntualmente accompagnato, con tanti scritti  e molte ideazioni innovative, le numerose tappe storiche della legislazione scolastica e del pubblico impiego, talvolta susseguitesi l’una all’altra con rapidità impressionante.

Il Professore, così chiamato da tutti amabilmente, ha condiviso e praticato una strategia aziendale e culturale diretta a promuovere Convegni nazionali di studio in molte località d’Italia, presenziando agli stessi con immancabile dedizione e manifestando gesti di gentilezza e affabilità nei confronti di tutti i partecipanti ed ospiti che aveva occasione di avvicinare.

Umberto mai nel lavoro si è arreso all’abitudine o alla mediocrità delle produzioni editoriali, trasmettendo questo suo stile professionale di imprenditore a tutti i collaboratori della Casa Editrice.

Ciao amico carissimo. Mi mancherai per il resto della mia vita e potrò parlare con te solo nella mente e nel cuore.