Aggiornamento dei documenti strategici

Cosa c’è di nuovo?

Con l’anno scolastico 2023/2024 ci troviamo nel secondo anno del ciclo del procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche e nel secondo anno di vigenza del Piano triennale dell’offerta formativa, che copre il triennio 2022-2025.

La diffusione della Nota DGOSVI prot. 31023 del 25 settembre 2023 dà il via al consueto appuntamento con la messa a punto in itinere dei documenti strategici delle scuole (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa) da parte delle istituzioni scolastiche statali e paritarie.

Un momento significativo per la scuola

Si tratta di un momento di significativa portata nell’ambito della progettualità strategica delle scuole, cui va riservata la giusta attenzione.

Lo scorso anno le scuole sono state impegnate, ad inizio del nuovo triennio, con la rendicontazione dei risultati raggiunti nel difficile triennio precedente. La rendicontazione era propedeutica ad un nuovo processo di autovalutazione che ha portato all’individuazione delle priorità e dei connessi traguardi da raggiungere al termine del triennio 2022-2025, tramite lo svolgimento di azioni di miglioramento indicate – appunto – nel Piano di miglioramento (PdM) all’interno del PTOF.

Le scuole hanno inoltre proceduto ad una definizione più puntuale delle scelte progettuali all’interno del PTOF rispetto a quanto predisposto in modo semplificato con un anno di anticipo nel corso dell’anno scolastico 2021/2022. Lo hanno fatto potendo contare sui dati, sulle analisi del nuovo RAV e sulla rendicontazione dei risultati raggiunti al termine del precedente triennio.

La progettazione delle scuole e gli investimenti del PNRR

L’aggiornamento dei documenti strategici avviene sulla scorta delle scelte autonome delle scuole, e in base alle nuove analisi, e per rispondere a richieste provenienti dalla normativa, che spesso esige di esplicitare contenuti specifici all’interno dei documenti.

L’attuazione delle misure collegate alle riforme e alle linee di investimento del PNRR, che nel triennio 2022-2025 vede le scuole impegnate nella realizzazione di una ricca progettualità, richiede un’attenzione particolare.

Come è già stato evidenziato lo scorso anno con la nota DGOSVI n. 23940 del 19 settembre 2023 in riferimento alle linee di investimento 1.4 Piano di riduzione dei divari territoriali e3.2 Piano “Scuola 4.0”, si suggeriva alle istituzioni scolastiche coinvolte di:

  • individuare nell’ultima sezione del RAV priorità di miglioramento e connessi traguardi collegati alle finalità degli interventi sostenuti dall’investimento 1.4 del PNRR;
  • definire nel PdM i percorsi e le azioni da attuare per il raggiungimento delle priorità individuate, ponendo particolare attenzione al collegamento fra gli obiettivi previsti nel PNRR, le azioni finanziate con il D.M. n. 170/2022, nonché le azioni previste nell’ambito del Piano Scuola 4.0;
  • riportare nel PTOF le iniziative curriculari ed extracurriculari e le strategie didattiche e organizzative funzionali al raggiungimento degli obiettivi dei progetti presentati nell’ambito del PNRR.

Punti di attenzione: dispersione e orientamento

Da un’analisi condotta sui RAV delle istituzioni scolastiche beneficiarie, ai sensi del D.M. n. 170/2022, delle risorse per le azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica, in attuazione di quanto previsto dall’investimento 1.4 del PNRR, è emerso che:

  • il 72% ha individuato priorità collegate con le aree “Risultati scolastici” e “Risultati nelle prove standardizzate”;
  • il 9% ha indicato priorità solo nell’area “Risultati scolastici”;
  • il 18% solo nell’area “Risultati nelle prove standardizzate”;
  • mentre l’1% non ha riportato priorità in queste due aree, ovvero non ha compreso il collegamento fra PNRR e SNV.

Dunque, in fase di aggiornamento del RAV potrebbe essere necessaria per alcune di queste scuole una migliore e più pertinente definizione delle priorità di miglioramento e dei connessi traguardi, in collegamento con le finalità degli interventi sostenuti dal PNRR, per condurre la realizzazione degli interventi in modo integrato e coerente. Parimenti, potrebbe essere necessaria una regolazione della progettualità esplicitata all’interno del PTOF.

Altro punto di attenzione riguarda, in riferimento alla Riforma del sistema di orientamento del PNRR, l’indicazione, in fase di aggiornamento del PTOF, dei percorsi di orientamento da attivare nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado[1] e a tal fine la piattaforma è stata implementata con una sezione specifica.

Prima dell’aggiornamento, il monitoraggio e la verifica dei risultati intermedi

Affinché l’aggiornamento dei documenti avvenga in maniera più consapevole e pertinente, è opportuno che la revisione delle scelte strategiche sia preceduta da un monitoraggio attento dei processi attivati nell’anno precedente e dalla verifica dello stato di avanzamento degli obiettivi di lungo periodo fissati nei primi mesi dell’anno scolastico 2022/2023. Le istituzioni scolastiche che si sono servite della piattaforma predisposta in ambiente SIDI per la redazione del PTOF trovano un valido strumento a tale scopo nella sezione “Monitoraggio, verifica e rendicontazione”, la cui funzione è proprio quella di guidare le scuole alla verifica della solidità delle scelte effettuate in termini di priorità/traguardi del RAV e obiettivi formativi del PTOF.

Per ogni coppia “Priorità-Traguardo” individuata nel RAV e per ogni obiettivo formativo indicato nel PTOF come prioritario per la definizione dell’offerta formativa, è possibile effettuare una verifica delle attività svolte (con riferimento a quanto si sia riuscito a svolgere relativamente ai percorsi di miglioramento indicati nel PdM e alla progettualità del PTOF) e dei risultati intermedi raggiunti, con l’individuazione dei dati da portare ad evidenza. Questa operazione permette di compiere scelte pertinenti in fase di aggiornamento dei documenti, ed anche di raccogliere gradualmente tutti gli elementi utili alla rendicontazione sociale da realizzare alla fine del triennio di riferimento.

Perché e come aggiornare il RAV

L’autovalutazione è la fase iniziale del ciclo di valutazione e il RAV restituisce la situazione della scuola all’inizio di ogni ciclo. Il RAV evidenzia i processi attivati e soprattutto gli esiti di apprendimento degli studenti, sulla base delle priorità di miglioramento e dei traguardi da raggiungere a fine triennio. D’altronde, come i documenti ministeriali hanno sempre ribadito, l’aggiornamento annuale del RAV è opportuno solo nel caso di particolari cambiamenti della realtà scolastica, che comportino una significativa revisione dell’autoanalisi già svolta e che rendano necessaria la regolazione delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo.

I Nuclei di valutazione interni, sulla scorta della verifica dei risultati raggiunti e sulla base dei nuovi dati collegati agli esiti degli studenti (aggiornati in piattaforma con riferimento all’anno scolastico 2022/2023), devono riflettere attentamente sull’opportunità di aggiornare le sezioni di valutazione (in particolare Punti di forza e punti di debolezza e Autovalutazione) delle varie dimensioni del RAV ed in particolare di rivedere l’individuazione delle priorità e dei traguardi.

Bisogna tenere presente che l’aggiornamento non può riguardare anche i dati raccolti con il Questionario scuola, che viene compilato dalle scuole una sola volta all’inizio del triennio di progettualità, in modo da elaborare i benchmark di riferimento per renderli disponibili in piattaforma. Per il triennio in corso, quindi, le scuole lo hanno compilato al termine dell’anno scolastico 2021/2022. In fase di pubblicazione della versione aggiornata del RAV è sempre possibile non rendere visibili le tabelle collegate a specifici descrittori se contenenti dati non più pertinenti e coerenti con l’analisi svolta.

Le scuole beneficiarie, ai sensi del D.M. n. 170/2022, delle risorse per le azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica in attuazione di quanto previsto dall’investimento 1.4 del PNRR, potrebbero avere, come già detto, la necessità di definire meglio le priorità di miglioramento e i connessi traguardi collegati alle finalità degli interventi sostenuti del PNRR.

Ogni eventuale modifica apportata nella sezione Individuazione delle priorità del RAV comporta sempre un coerente aggiornamento del PdM inserito nel PTOF. Dal momento che le piattaforme RAV e PTOF (per le scuole che utilizzano l’applicazione PTOF nel SIDI) sono tra loro connesse, perché siano recepite nel PTOF le eventuali modifiche apportate in termini di priorità, traguardi e obiettivi di processo, è necessario procedere prima con la pubblicazione del nuovo RAV aggiornato.

L’aggiornamento del Piano di miglioramento

Oltre che a seguito dell’eventuale modifica di priorità, traguardi e obiettivi di processo in fase di aggiornamento del RAV, il PdM deve annualmente essere oggetto di attenta riflessione ai fini dell’aggiornamento delle azioni previste nei percorsi di miglioramento, per mettere in atto tutte le regolazioni necessarie per il raggiungimento dei traguardi. Le azioni di miglioramento, ricordiamo, sono le attività da svolgere per il raggiungimento degli obiettivi di processo, che per definizione sono obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e riguardano una o più aree di processo. Per rendere ancora più completa la pianificazione delle azioni di miglioramento, la struttura del PdM all’interno della piattaforma PTOF prevede ora un campo specifico per descrivere più puntualmente le attività individuate all’interno dei percorsi di miglioramento e per indicare il loro collegamento con le iniziative finanziate (fondi PNRR, fondi PON ecc.).

L’aggiornamento del PTOF

Per quanto riguarda il PTOF, l’aggiornamento può riguardare le Scelte strategiche, a partire dal recepimento di eventuali modifiche alle priorità desunte dal RAV e alla regolazione del PdM. Come avviene per le priorità del RAV, solo nel caso in cui siano intervenute modifiche rispetto al profilo identitario della scuola potrebbe essere opportuna una revisione degli obiettivi formativi individuati come prioritari per orientare la progettualità del triennio.

Per fornire un utile supporto alle scuole nell’indicazione delle scelte strategiche, grazie ad un’integrazione tra la Piattaforma “Futura – PNRR – Gestione progetti” e la Piattaforma del PTOF è stata implementata la voce “Iniziative previste in relazione alla «Missione 1.4-Istruzione» del PNRR” all’interno della sezione Scelte strategiche. Sono riportate direttamente dalla piattaforma relativa alla gestione dei progetti PNRR le principali informazioni[2] sulle singole progettualità della scuola, suddivise per tipologia di investimento. Tutte le informazioni presenti non sono modificabili; ogni scuola, in caso lo ritenga necessario, può integrarle utilizzando il campo Eventuale approfondimento o inserendo un allegato. Va precisato che, come avviene d’altronde per le varie sezioni e sotto-sezioni del PTOF, è lasciata all’autonomia delle scuole la scelta delle informazioni da rendere visibili nel PTOF.

Per quanto riguarda l’Offerta formativa, come accennato, è richiesto l’inserimento della progettazione dei moduli di orientamento formativo nella sezione specifica, attiva in concomitanza con l’apertura della Piattaforma Unica, con una sezione specifica sull’orientamento.

Per quanto ancora non ci siano indicazioni ufficiali in merito, è bene tenere presente che potrebbero essere in via di emanazione e diffusione le Linee guida relative all’insegnamento delle discipline STEM[3], l’aggiornamento del Piano Nazionale Scuola Digitale[4] (per entrambi questi aspetti sono già state predisposte le specifiche sezioni all’interno della piattaforma PTOF, pronte per essere attivate) e l’integrazione delle Linee guida per l’insegnamento trasversale dell’educazione civica.

La tempistica

Come indicato nella nota del 25 settembre (prot. 31023) le scuole possono operare all’interno delle piattaforme RAV e PTOF dal 26 settembre 2023, per arrivare alla pubblicazione dei documenti entro la data di inizio della fase delle iscrizioni (orientativamente nella prima settimana di gennaio). Il termine ordinatorio “entro il mese di ottobre” indicato dalla legge 13 luglio 2015, n. 107 (art. 1, comma 12) per la pubblicazione dell’eventuale revisione annuale del PTOF negli ultimi anni scolastici è stato prolungato fino all’inizio della fase delle iscrizioni, vista la funzione del documento quale principale strumento di comunicazione tra la scuola e la famiglia e di presentazione dell’offerta formativa.

Al fine di poter avviare quanto prima possibile la realizzazione delle attività di miglioramento e della progettualità inserita nell’offerta formativa è ad ogni modo quanto mai opportuno non arrivare ai primi di gennaio per completare l’aggiornamento dei documenti strategici.


[1] Cfr. Linee guida per l’orientamento, adottate con decreto ministeriale 22 dicembre 2022, n. 328 e decreto legislativo 14 gennaio 2008 n. 21, art. 3 (in particolare il comma 3-bis).

[2] Le informazioni desunte dalla Piattaforma “Futura – PNRR – Gestione progetti” riguardano: Linea di investimento; Titolo avviso/decreto; Titolo del progetto; Descrizione del progetto; Importo del finanziamento autorizzato; Data inizio e fine prevista; Risultati attesi (con l’indicazione del target fissato dall’Amministrazione) Risultati raggiunti.

[3] Già in data 11 luglio 2023 il Consiglio Superiore della Pubblica istruzione ha espresso parere sul decreto ministeriale di adozione delle Linee Guida delle discipline STEM, predisposte ai sensi della legge n. 197/2022, art. 1, comma 552, lett. a), che prevede “entro il 30 giugno 2023, definizione di linee guida per l’introduzione nel piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e nella programmazione educativa dei servizi  educativi per l’infanzia di azioni dedicate a rafforzare nei curricoli lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM, anche attraverso metodologie didattiche innovative”.

[4] La Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale (DGEFID) del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha lanciato una consultazione pubblica con l’obiettivo di raccogliere pareri e contributi sui documenti che costituiscono i passi verso l’aggiornamento del PNSD, che si è conclusa lo scorso 15 giugno.