1. Lo stress pedagogico da emergenza virus La scuola, nell’attuale situazione di emergenza, continua ad assicurare un rapporto quotidiano con tanti bambini e ragazzi, anche in forme insolite. C’è il problema di “insegnare a distanza”, ma ancor più quello di garantire una normalità di relazioni, di aiutare ad organizzare il ritmo di una giornata di “clausura” forzata, di prefigurare un

Funziona la didattica digitale? In piena emergenza le scuole stanno reagendo come meglio possono, sicuramente con estrema creatività, impegno e dedizione, ma anche con tanti dubbi e perplessità. Si tratta effettivamente di imparare facendo e sperimentando, con tutti i limiti annessi e connessi, ma anche con le grandi soddisfazioni che ne scaturiscono, quando improvvisamente si superano ostacoli “tecnologico-didattici” considerati in

Un tuffo dove l’acqua è più blu[1]… Da cinque settimane studenti, docenti e dirigenti stanno sperimentando un nuovo modo di fare scuola. Sono stati “catapultati” in questa nuova forma di insegnamento dall’emergenza che tutto il Paese ben conosce. Senza preavviso, senza preparazione, senza rete. Ci sono scuole che vantano importanti tradizioni in termini di tecnologie e di metodologie didattiche innovative.

Riflettere sulle pratiche valutative La valutazione rappresenta uno degli aspetti di maggiore criticità nella pratica del nostro sistema scolastico, nella formazione iniziale e in servizio degli insegnanti e nell’immaginario collettivo di alunni e genitori. La situazione di emergenza che sta vivendo il paese e, con esso il sistema scolastico, riporta al centro del dibattito il tema della valutazione soprattutto se