Prime riflessioni “in limine litis”

Anche quest’anno, nel pieno rispetto della tradizione, l’inizio dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo ha coinciso con l’arrivo di un’estenuante calura estiva. A differenza del passato, però, a fine giugno i lavori della quasi totalità delle Commissioni erano arrivati a termine: proviamo pertanto ad abbozzare a caldo (è proprio il caso di dirlo…) una prima assai provvisoria riflessione. I

Facciamo l’esame all’esame

La prima cosa a cui rivolge la propria attenzione chi riceve – dall’Ufficio scolastico regionale – la nomina a presidente di Commissione per gli esami di Stato, è leggere il Documento del 15 maggio (art. 17, comma 1 del D.lgs. 62/2017) relativo a ciascuna classe. Non occorre recarsi nella sede di destinazione, basta usare il p.c. consultando il sito. Al

È un biglietto da visita per il futuro?

L’esame al termine della scuola superiore è sicuramente il dispositivo più manipolato dalla politica in questo Paese. Tutti i governi che si sono succeduti hanno cercato di lasciare un segno in quella che forse è la riforma di maggiore impatto sulla società. Già dalla denominazione traspare la concezione che si ha della scuola stessa, se essa cioè deve preoccuparsi del

Un processo a ritroso

Il colloquio orale, prova unica dell’esame di Stato appena concluso per 540.000 studenti, ha previsto, per la prima volta, che le Commissioni esaminatrici tenessero conto delle informazioni contenute nel curriculum dello studente (DM n. 53/2021, art. 17 comma 2). È stato introdotto, dunque, un documento di riferimento fondamentale per l’esame di Stato e per l’orientamento dello studente (nota DSGOV n.