La migrazione dei siti: “Ottobre”, andiamo. È tempo di migrare

Di dominio in dominio: da gov.it a edu.it

Non siamo né in terra d’Abruzzi, né tantomeno è un approfondimento bucolico che tratta di pecore e pastori, come descritti nella famosa poesia di D’Annunzio, ma di cyberspazio e di migrazioni che dovranno compiere i domini dei siti web delle scuole.  Così come prevede la determinazione AgID 12.02.2018, n. 36, si pone mano alla riorganizzazione dei domini di secondo livello (Sld – Second level domain) che sono iscritti al dominio di primo livello (Tld – Top level domain) “gov.it”. Tale migrazione riguarda tutte le istituzioni scolastiche che si erano registrate a tale dominio, e che ora dovranno migrare agganciandosi al dominio di primo livello “edu.it”. La precedente aggregazione a “gov.it”, resa obbligatoria per la Pubblica Amministrazione (P.A.) dalla Direttiva n. 8/2009 relativa alla riduzione dei siti web delle P.A. e per il miglioramento della qualità dei servizi e delle informazioni on line al cittadino, emanata dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione, era stata in qualche modo recepita anche da molte istituzioni scolastiche.

Una diversa visibilità

L’iscrizione a “gov.it” garantiva all’utente, da una parte, l’immediata riconoscibilità di un sito come emanazione, strumento e servizio di una pubblica amministrazione e, dall’altra, la corrispondenza di questo ad alcuni canoni obbligatori di sicurezza, qualità e aggiornamento, usabilità e accessibilità dei servizi web. Al termine di tale processo di riorganizzazione i domini di secondo livello che rimarranno aggregati al dominio “gov.it” saranno esclusivamente le amministrazioni centrali dello Stato. Il dominio “edu.it” classifica l’appartenenza del sito web al sistema di istruzione e formazione, non solo per Italia e per tutti paesi dell’Unione Europea (escluso il Regno Unito), ma anche nel mondo, come ad esempio già avviene da tempo negli Stati Uniti.

Come (e quando) migrare

Sicuramente molti Dirigenti Scolastici (DS) la interpreteranno come un’ulteriore incombenza tra le tante che già si trovano ad affrontare, il più delle volte in emergenza, e proprio all’inizio dell’anno scolastico. La migrazione interessa tutti i siti di scuole, anche di quelle che in precedenza non avevano aderito all’iscrizione “gov.it”. Tale migrazione è iniziata il 20 settembre 2018. Come indicato sul sito del Miur di supporto alla migrazione, “se la scuola farà la registrazione nel primo anno (dal 20 settembre 2018 al 19 ottobre 2019) potrà mantenere lo stesso terzo livello del nome (es. il liceomanzoni.gov.it potrà diventare liceomanzoni.edu.it)In questo arco di tempo i nomi a dominio delle scuole già registrate, con estensione gov.it, verranno riservati nell’SLD (Second Level Domain) edu.it; non avrà costi. Il Registro.it non addebiterà al Register oneri per la registrazione dei nomi a dominio edu.it”.

Un anno di tempo per mantenere il proprio nome

Superato il 20 ottobre 2019, “i nomi non ancora registrati torneranno a essere disponibili, e saranno assegnati secondo l’ordine cronologico di arrivo delle richieste”. Ciò significa che da quella data in poi, in caso di concorrenza tra istituti con denominazioni uguali, chi presenterà prima la domanda di migrazione del dominio potrà registrare il nome del proprio istituto preciso, così come è, mentre gli altri “omonimi” dovranno aggiungere qualcosa nel nome per renderlo diverso da quello già registratoSi aggiunge nel documento che “le istituzioni scolastiche con dominio gov.it potranno mantenerlo fino alla naturale scadenza del contratto di canone con il proprio gestore, ed eccezionalmente anche nel caso in cui questo superi la scadenza prevista dalla citata determina AgID”. Per informazioni complete è importare leggere attentamente il regolamento e le linee guida tecniche, che possono essere scaricati rispettivamente ai seguenti link:

Domini di primo, secondo, terzo livello

Dal punto di vista tecnico un dominio di primo livello (Top Level Domain) dovrebbe definire il sito e far comprendere sin da subito al navigatore la tipologia di servizi. Estensioni di primo livello come .com per entità commerciale (in alcuni paesi come il Regno Unito si trova .co), .org.net.biz.info.eu dovrebbero essere quindi dei biglietti da visita dei siti web. In realtà essi, pur essendo nati per tale scopo, sono World Wide Generic Domains ovvero domini generici, e quindi chiunque può acquisirli, anche in mancanza dei requisiti di appartenenza ad un particolare servizio. Altri domini al contrario, come gov, edu e mil (per i militari), sono “patrocinati”. In tal caso è necessario confermare/controllare la corrispondenza effettiva di appartenenza a tali domini di primo livello con l’istituzione di riferimento.

Il biglietto da visita .edu

L’estensione .edu è il biglietto da visita che fa comprendere al visitatore che si è connessi ad un sito (anche estero) che si occupa di istruzione e formazione. Le estensioni sono definite da autorità globali internazionali, e non è possibile modificarle o aggiungerne di nuove. Il ccTLD (country code Top Level Domain) è composto dalle due lettere in fondo all’indirizzo web, che definiscono il paese di appartenenza del sito: .it per l’Italia, .de per la Germania, .uk per il Regno Unito, .cn per la Cina.

La bussola della trasparenza: Big Brother is watching you! (Il Grande Fratello ti guarda!)

Fino al 2009 c’era stata una grande libertà nella pubblicazione dei siti web della P.A., e in particolare delle scuole. La Legge Stanca sull’accessibilità e usabilità dei siti web nel 2004 aveva inserito alcuni paletti non sempre rispettati. Le pubblicazioni web istituzionali vivevano in una sorta di Far West molto creativo, ma del tutto autoreferenziale, relegato alla maggiore o minore sensibilità di coloro che pubblicavano i siti web delle P.A. nei confronti di un’utenza esterna. Poi dal 2009 tutto è stato normato. Nel 2010 nascono le prime linee guida per la pubblicazione dei siti web delle P.A. (comprese le scuole), che saranno poi aggiornate e ampliate di anno in anno e gestite in seguito nell’AGID (Agenzia dell’Italia Digitale).

In un ginepraio di leggi succedutesi nel tempo, come controllare che il sito web scolastico risponda a tali caratteristiche obbligatorie? È necessario disporre di una bussola digitale che permetta ai webmaster delle scuole di comprendere se il sito web rispetti o meno tali vincoli normativi. Al seguente link è possibile verificare tali condizioni: http://bussola.magellanopa.it/consulta-in-tempo-reale.html. La Bussola Magellano (o della trasparenza) è rivolta alle pubbliche amministrazioni, comprese le istituzioni scolastiche, ed è uno strumento di autovalutazione e di supporto per comprendere se il sito istituzionale sia conforme alle norme vigenti. È bene puntualizzare che, come specificato nel sito della Bussola di Magellano, “i risultati forniti […] non hanno alcun intento né valore certificatorio”.

Check-up al sito della propria scuola

Inserendo il link della scuola si possono ottenere i risultati relativi ai problemi di non conformità per tutte le sezioni che devono essere obbligatoriamente presenti in un sito web istituzionale. Nei risultati ottenuti le emoticon rosse e tristi segnalano i problemi trovati (c’è di fianco una guida per ogni sezione del sito, in cui il webmaster può leggere che cosa non va nella sezione incriminata), mentre quelle verdi e sorridenti mostrano i casi di successo.

Nell’immagine sopra (la schermata è parziale in quanto il report dei risultati è lunghissimo) i problemi di un sito di una scuola che sicuramente dev’essere rivisto.

Ok, il sito è a posto

Nell’immagine sotto un sito di una scuola che rispetta i requisiti richiesti dalle normative.

Presto un nuovo design per i siti delle scuole

Nell’immediato futuro un ulteriore cambiamento che riguarderà potenzialmente le istituzioni scolastiche è la possibilità di ottenere dall’Agenzia per l’Italia Digitale un design nuovo e omologato per il proprio sito web. L’AgID, insieme al Team Digitale, sta predisponendo un modello e template per i siti web delle scuole interessati ad ottenere un nuovo look; a breve potrà essere a disposizione gratuitamente. Maggiori notizie al link: https://designers.italia.it/progetti/siti-scuole/. Per seguire in tempo reale le novità riguardanti i domini delle scuole e il prossimo template dei siti scolastici c’è un apposito forum al link: https://forum.italia.it/t/design-dei-servizi-digitali-delle-scuole/4100/11.