Buone pratiche per l’inclusione: dalla distanza alla presenza

La rivoluzione metodologica ai tempi del Covid-19: l’affermarsi di un nuovo paradigma

L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha imposto cambiamenti necessari alla quotidianità, lavorativa e non, della popolazione italiana. Una delle comunità maggiormente coinvolte in un questo processo trasformativo è, senza dubbio, quella scolastica.

Rimodulare la progettazione didattica (tempi, luoghi, strumenti, valutazione), ridefinire le modalità di interazione della comunità educante (docenti, studenti, famiglie) ed acquisire sul campo il know-how indispensabile (le competenze digitali) riassumono alcuni degli aspetti principali di questo nuovo paradigma. Didattica a distanzadidattica della vicinanza[1] o didattica della connessione[2] sono equamente espressioni in cui è stato sintetizzato il valore trasformativo occorso nel processo educativo durante il lockdown.

L’inclusione passa ora attraverso vie e connettori digitali. In che modo?

Un interrogativo imprescindibile e doveroso, considerata la storia peculiare dell’istituzione scolastica italiana, non può che essere: l’inclusione scolastica nella sua nuova veste digitale sarà stata efficace come quella in presenza?

Già dalle prime indicazioni ministeriali l’intento atteso è stato chiaro: “La sospensione dell’attività didattica non deve interrompere, per quanto possibile, il processo di inclusione.” (Nota ministeriale n. 388 del 17.03.2020)[3]. Da dove si è partiti?

Dal ridefinire il nuovo esser-ci dei principali soggetti agenti della comunità educante, responsabili della cura educativa dell’alunna/o con bisogni educativi speciali[4].

È proprio l’espressione “cura educativa” il file rouge che ha accompagnato docenti e famiglie in questa nuova sfida educativa il cui agire ha avuto come punti cardinali:

– il Piano Educativo Individualizzato (PEI) o il Piano Didattico Personalizzato (PDP).

Ed in particolare per gli alunni con disabilità:

– la verifica delle strumentalità necessarie per accedere alle attività a distanza (in particolare per alunni con disabilità sensoriali),

– la co-definizione delle modalità di interazione a distanza,

– l’impiego di materiale personalizzato, anche digitale,

– la condivisione di feedback periodici tra partner educativi (docenti e famiglie),

– la concertazione con le Amministrazioni locali di un progetto a distanza o a domicilio espletato dall’Assistente specialistico all’Autonomia e alla Comunicazione (quando prevista tale risorsa nel PEI).

La cassetta degli attrezzi 2.0 del docente inclusivo

Di pari passo con l’introduzione della didattica a distanza, i “ferri del mestiere” del docente specializzato per il sostegno (e non) sono stati ripensati sulla base delle esigenze specifiche delle alunne e degli alunni con disabilità.

Rispetto al fare scuola digitale, la cassetta degli attrezzi, decisamente 2.0, si è arricchita (o perfezionata) con nuovi scomparti relativi a:

* Tecnologie per la didattica

– Google Apps for Education e Google Lens

– Piattaforme e-learning (es: WeSchool, Classroom di Google, Moodle, Edmodo, Edpuzzle, BlendSpace, …)

– Applicazioni web-based a supporto della lezione virtuale (es: PadLet, Popplet, Mindmeister, ThingLink, Coogle, …)

– Applicazione web-based per la creazione di quiz interattivi (es: Kahoot, Quizziz, Learning Apps, Wordwall.net, …).

* Accessibilità ai contenuti digitali (come attivare la sintesi vocale, la digitazione vocale, strumenti di lettura immersiva, …).

* Media Education con i social network (es: canale YouTube come repository di videolezioni, facilmente fruibili attraverso i device degli alunni-famiglie).

L’impiego dello strumento informatico e tecnologico, in sé per sé, non è condizione necessaria e sufficiente per la pratica didattica: fondamentale a monte è la riflessione metodologica rispetto a come utilizzarlo nella nuova quotidianità o “giornata didattica “virtuale”[5]. A sostegno di una implementazione consapevole della tecnologia, numerose sono state le opportunità di formazione supplementare rivolte agli insegnanti ed erogate a partire dal lockdown; queste hanno accompagnato l’autoformazione sul campo dei docenti[6].

Possibilità e limiti nella didattica digitale a distanza con gli alunni certificati L. 104/92

La rimodulazione delle attività didattico-educative rispetto agli obiettivi definiti nei PEI ha fin da subito coinvolto docenti, famiglie e gli stessi alunni con disabilità. Tenendo conto dell’eterogeneità dei profili di funzionamento delle alunne e degli alunni, il contesto nel quale è avvenuto l’intervento educativo-didattico, appunto a distanza, si è rilevato in alcuni casi un facilitatore in altri una barriera.

Inizialmente il docente specializzato e la famiglia (oppure direttamente con l’alunna\o) hanno co-valutato:

– il livello di competenza digitale, acquisito o emergente, posseduto dalla ragazza o dal ragazzo rispetto al device utilizzato;

– quali misure di accompagnamento preferire per introdurre la modalità di lavoro “a distanza” in termini di durata, affiancamento da un familiare e numero di incontri.

La modalità a distanza può essere facilitatore quando è di supporto per:

– rivedere spezzoni o intere video-lezioni registrate auto-determinando il tempo necessario al proprio apprendimento,

– disporre sempre del proprio materiale (quaderni e libri),

– avvertire in modo sfumato la “pressione sociale” del gruppo classe,

– attivare risorse e potenzialità nascoste per sopperire alla distanza interpersonale.

La modalità a distanza può essere barriera quando viene/vengono meno:

– il luogo scuola come principale aggregatore sociale, vera e propria “palestra” per alunni con disabilità che nel tempo extrascolastico hanno saltuarie possibilità di contatto con i coetanei,

– le routine conosciute dagli alunni, in particolare per coloro con disturbo dello spettro autistico,

– esperienze laboratoriali contraddistinte dal learning by doing.

L’Estate addosso: prospettive durante i mesi estivi

Con le disposizioni previste dal DPCM 11 giugno 2020, termini come “riapertura” e “ripartenza” ben rappresentano una quotidianità orientata verso la ripresa di normalità. Concluse le attività scolastiche a distanza si concretizzano ora le opportunità aspettate e sperate dalle famiglie per i propri figli con disabilità , ovvero la riapertura dei:

– servizi educativi per le bambine e i bambini della fascia 0-6

– centri diurni per persone con disabilità con attività e proposte estive.

A queste si affianca, in continuità rispetto al percorso scolastico e con aggiornamento del PEI, il prolungamento estivo del progetto a distanza o a domicilio dell’Assistente specialistico per l’Autonomia e la Comunicazione fino o al 30 giugno o al 31 agosto (ove possibile).

Ogni attività è riorganizzata nel rispetto delle misure di prevenzione e protezione definite dal Governo.

Co-progettare la riapertura della scuola a Settembre

È già tempo di riflettere e progettare la riapertura della scuola, in sicurezza, sulla base delle Linee guida delle Regioni e degli Enti Locali e del Piano Scuola 2020-2021[7]. La comunità educante è chiamata ad ipotizzare e a confrontarsi rispetto alle misure organizzative ordinarie e straordinarie, studiando accomodamenti ragionevoli al fine di garantire la presenza quotidiana a scuola degli alunni con disabilità[8].

Alcune indicazioni operative a favore dell’accoglienza degli alunni con disabilità possono essere:

– momenti di visita dei locali scolastici a piccoli gruppi per simulare ingresso/uscita da scuola nel rispetto del distanziamento fisico richiesto (prima dell’inizio delle lezioni),

– video-tutorial sui comportamenti corretti da tenere all’interno della struttura scolastica sulla base delle misure adottate (realizzato con alcuni compagni di classe dell’alunna/o con disabilità),

– strumenti di comunicazione aumentativa alternativa (CAA) come tabella a tema e storie sociali per alunni con bisogni comunicativi complessi[9].

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[1] Intervista al Dirigente Tecnico MIUR, Dott. Raffaele Iosa, http://www.gessetticolorati.it/dibattito/2020/03/21/non-chiamiamola-didattica-a-distanza-ma-didattica-della-vicinanza/

[2] “La didattica della connessione” di Marco Macciantelli, https://www.scuola7.it/2020/178/

[3] Emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus. Prime indicazioni operative per le attività didattiche a distanza, p. 6-7, https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Nota+prot.+388+del+17+marzo+2020.pdf/d6acc6a2-1505-9439-a9b4-735942369994?version=1.0&t=1584474278499

[4] L’espressione “bisogni educativi speciali” è qui utilizzata nella sua più ampia accezione includendo gli alunni certificati ai sensi della Legge 104/1992 e della L. 107/2010 oltre a coloro con bisogni educativi speciali non certificati.

[5] “Didattica a distanza, come si fa: le indicazioni Miur commentate da Giancarlo Cerini” di Giancarlo Cerini, https://www.leggioggi.it/2020/03/24/didattica-a-distanza-come-si-fa-indicazioni-miur-commentate/

[6] Rispetto al tema dell’inclusione è d’uopo segnalare: – l’operato svolto dai Centri Territoriali di Supporto (CTS) e gli Sportelli Autismo ad essi connessi, rispetto ai servizi di consulenza, formazione erogati; – “Oltre le distanze. Idee e azioni per una scuola più inclusiva” Progetto di Fondazione Agnelli, GEDI visual e GOOGLE, in collaborazione con Università di Bolzano, Università di Trento, LUMSA, https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2020/oltre-le-distanze/ (8 dei 9 Webinar disponibili gratuitamente) – la sezione “L’Inclusione via web” dell’ambiente di lavoro in progress per supportare le scuole “Didattica a distanza” predisposto dal MIUR, https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza_inclusione-via-web.html

[7] Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione https://miur.gov.it/documents/20182/2467413/Le+linee+guida.pdf/4e4bb411-1f90-9502-f01e-d8841a949429?version=1.0&t=1593201965918

[8] Op. cit. Piano Scuola 2020-2021 “Disabilità e inclusione scolastica” p. 7-8

[9] Si vedano quale esempio i materiali e le risorse gratuite e pubblicate on line da: – Associazione Fare Leggere Tutti di Faenza, http://www.fareleggeretutti.it/materiali-gratuiti-da-scaricare – Auxilia SRL Centro di Assistive Technology, http://symwriter.auxilia.it/index.php/download – Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello, http://sovrazonalecaa.org/risorse-per-affrontare-insieme-questi-giorni-sospesi/