Partire dal RAV per scegliere le priorità

L’importanza dell’autovalutazione nella progettualità strategica

Con la nota 21627 del 14 settembre 2021[1] la Direzione per gli ordinamenti, la valutazione e l’internalizzazione del sistema ha diffuso le annuali disposizioni in merito alla compilazione di due strumenti/documenti fondamentali dell’organizzazione e dell’identità di ogni istituzione scolastica, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e il Rapporto di Autovalutazione (RAV).

Il ruolo del RAV in un anno “cerniera”

I processi che caratterizzano il Sistema Nazionale di Valutazione e che, dal D.P.R. 80 del 28 marzo 2013, scandiscono i momenti della progettualità strategica, sono definiti in riferimento al Rapporto di Autovalutazione (RAV), che consente alle scuole di individuare i punti di debolezza su cui lavorare nel successivo triennio. È immediatamente comprensibile, quindi, che poiché quello che è appena iniziato si caratterizza per essere un anno cerniera nel ciclo della valutazione, è fondamentale riflettere sui dati a disposizione e sull’efficacia delle azioni di miglioramento che si concluderanno in quest’anno scolastico.

In particolare, l’aggiornamento del Piano di Miglioramento si contraddistingue per un’attenzione diremmo di fine ciclo, che punta al monitoraggio di quanto realizzato finora, alla regolazione dell’ultima annualità per raggiungere i Traguardi attesi e alla successiva rendicontazione dei risultati ottenuti.  

Aggiornare in coerenza RAV e PTOF

Per l’eventuale aggiornamento del RAV le funzioni della piattaforma in ambiente SNV saranno disponibili dal 22 settembre, ma è evidente che le scuole potranno eventualmente iniziare a riflettere sulla necessità o meno degli aggiornamenti solo quando i dati sugli esiti dello scorso anno saranno resi disponibili. La nota chiarisce che i dati provenienti dal sistema informativo del Ministero verranno aggiornati entro metà ottobre, pertanto le scuole hanno ancora circa un mese per riflettere su quanto effettivamente raggiunto nel corso del passato anno scolastico e compiere scelte regolative efficaci e consapevoli. È indubbio, a riguardo, che i dati metteranno ciascuna scuola in grado di verificare il reale impatto della pandemia sugli apprendimenti e orienteranno gli eventuali aggiornamenti delle priorità fissate a inizio triennio.

La piattaforma RAV, però, per una chiara scelta dell’Amministrazione di rispetto verso l’autonomia delle scuole e la loro modalità di procedere con le diverse progettualità, non sovrascrive la piattaforma del PTOF, pertanto eventuali aggiornamenti condotti nel RAV dovranno essere poi trascritti dalle scuole nel PTOF 2019-2022.

La quinta sezione del PTOF per aggiornare la progettualità

Per le scuole che utilizzano la piattaforma PTOF in ambiente SIDI, l’aggiornamento è facilitato dall’analisi suggerita nella quinta sezione “Il monitoraggio, la verifica e la rendicontazione”, attraverso la quale le scuole sono guidate a riflettere sugli eventuali aggiornamenti che intendano apportare alla progettualità, tenendo, ad esempio, in considerazione le ripercussioni dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sull’offerta formativa degli ultimi due anni e le indicazioni contenute nel Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2021/2022, adottato con il D.M. 6 agosto 2021, n. 257” (nota 21627, p.2). Questa quinta sezione, opportunamente definita “spazio intenzionale e volontario”, lega ancor di più gli esiti dell’autovalutazione all’aggiornamento del PTOF e, successivamente, alla predisposizione del triennio successivo.

Autovalutazione e pandemia

I due ultimi anni scolastici che si caratterizzano per l’esplosione dell’emergenza covid-19, hanno imposto alle scuole nuove priorità e quindi una modifica sia dei traguardi che degli obiettivi di processo; di conseguenza, l’aggiornamento del RAV non potrà non tenere conto di quanto avvenuto nella scuola della pandemia[2].

Piano di miglioramento (per la realizzazione dei traguardi attraverso gli obiettivi di processo) e Piano della Formazione (per sostenere lo sviluppo professionale dei docenti, nella direzione della realizzazione delle priorità strategiche), andranno probabilmente rivisti e coerentemente calibrati, specie nell’ottica proattiva della definizione del PTOF 2022/2025. Va inoltre tenuto presente come il processo di autovalutazione che, come sappiamo, nel modello RAV-INVALSI è centrato sugli esiti dei processi di apprendimento, è stato privato in tutto o in parte in questi ultimi due anni dei dati provenienti dalle prove standardizzate nazionali, ma i numeri di svolgimento delle prove INVALSI nello scorso anno scolastico sono stati più incoraggianti rispetto al 2019/2020 e quindi le scuole avranno nuovamente a disposizione i dati INVALSI per procedere nell’autovalutazione.

La novità: il RAV CPIA

Intanto con questo anno scolastico si allarga la platea della tipologia di istituzioni scolastiche che adotteranno il RAV. Dopo due anni di sperimentazione tocca infatti ai Centri Provinciali di Istruzione per gli adulti, i CPIA, misurarsi con la redazione dello strumento di autovalutazione delle scuole. Per la redazione del RAV-CPIA è prevista l’apertura di una piattaforma dedicata fra qualche settimana. Il nuovo strumento sarà quindi accompagnato da una nota apposita dell’Ufficio VI della DGOSV.

Nel frattempo, nella direzione della strutturazione del RAV, è opportuno che i CPIA costituiscano, se non lo avessero già fatto, al loro interno, un nucleo di valutazione che segua la genesi e lo sviluppo del RAV così come avvenuto dal 2014/2015 nelle altre scuole[3].


[1] Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) – Indicazioni operative in merito ai documenti strategici delle istituzioni scolastiche (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa).

[2] Lo scorso anno la nota analoga 17377 del 28/09/2020 indicava fra i punti di attenzione da focalizzare nella revisione del RAV “le ricadute dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, specialmente sulle pratiche educative e didattiche e sulle pratiche gestionali-organizzative”.

[3] INVALSI ha pubblicato le “Linee guida per la costituzione del Nucleo di autovalutazione dei CPIA” https://www.invalsi.it/snv/index.php?action=home. Si può consultare anche l’area dedicata del PON Valu.E https://www.invalsi.it/value/valueforcpia.php