Verso la “normalità” dell’esame di Stato

Il ritorno delle prove scritte

Il ritorno delle prove scritte all’Esame di Stato rappresenta certamente la novità più significativa introdotta dall’O.M. 65/2022, a conclusione di un anno scolastico che può considerarsi di transizione verso la tanta auspicata normalità.

Un ripristino graduale solo in parte è stato condiviso dal CSPI nel consueto parere espresso in data 7 febbraio 2022 sulla bozza di schema di ordinanza del Ministro dell’Istruzione concernente l’“Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2021/2022”. Da un lato si apprezza la scelta della prima prova di italiano a carattere nazionale[1], dall’altro si rilevano perplessità sulla seconda prova che, non avendo carattere nazionale, rischia di non garantire uniformità nella verifica dei livelli di apprendimento raggiunti[2] anche in considerazione della diversità dei percorsi scolastici realizzati nelle diverse aree geografiche del paese.

Struttura della prima prova scritta nazionale

Come previsto dall’articolo 17 dell’O.M. n. 65/2022, la prima prova scritta, in accordo con quanto già stabilito dall’articolo n. 17 del D.lgs. n. 62/2017, è finalizzata all’accertamento della “padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato. Essa consiste nella redazione di un elaborato con differenti tipologie testuali in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La prova può essere strutturata in più parti, anche per consentire la verifica di competenze diverse, in particolare della comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico- argomentativi, oltre che della riflessione critica da parte del candidato. Le tracce sono elaborate nel rispetto del quadro di riferimento allegato al D.M. 21 novembre 2019, 1095”.

Le responsabilità delle scuole

Si rimanda, pertanto, all’autonomia delle scuole il compito di mettere in campo, nell’insegnamento dell’italiano, tutte le iniziative possibili che consentano a studentesse e studenti di affrontare la prova padroneggiando competenze culturali coerenti con quanto previsto dal profilo educativo, culturale e professionale specifico di ogni indirizzo di studi, con riferimento alle Linee guida per l’istruzione tecnica e professionale e alle Indicazioni nazionali per i licei.

Come previsto dal D.M. n. 1095 del 21 novembre 2019, che ha ridefinito l’impianto della prima prova scritta a seguito della riforma dell’Esame di Stato,la prova mira ad accertare da un punto di vista linguistico la capacità di “padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti” e da un punto di vista letterario di “raggiungere un’adeguata competenza sulla evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità ad oggi”.

Le tipologie di prove

Il quadro di riferimento allegato propone per tutti i percorsi e gli indirizzi dell’istruzione liceale, tecnica e professionale 3 tipologie di prove così strutturate.

LetteraTipologiaContenuti
AAnalisi e interpretazione di un testo letterario italianoÈ compreso nel periodo che va dall’Unità d’Italia ad oggi. Saranno fornite due tracce che possano coprire due ambiti cronologici o due generi o forme testuali.
BAnalisi e produzione di un testo argomentativoLa traccia proporrà un singolo testo compiuto o un estratto sufficientemente rappresentativo ricavato da una trattazione più ampia, chiedendone in primo luogo un’interpretazione/comprensione sia di singoli passaggi sia dell’insieme. La prima parte sarà seguita da un commento, nel quale lo studente esporrà le sue riflessioni intorno alla (o alle) tesi di fondo avanzate nel testo d’appoggio, anche sulla base delle conoscenze acquisite nel suo specifico percorso di studio.
CRiflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualitàLa traccia proporrà problematiche vicine all’orizzonte esperienziale delle studentesse e degli studenti e potrà essere accompagnata da un breve testo di appoggio che fornisca ulteriori spunti di riflessione. Si potrà richiedere al candidato di inserire un titolo coerente allo svolgimento e di organizzare il commento attraverso una scansione interna, con paragrafi muniti di un titolo.

Tuttavia, trattandosi di una prova a carattere nazionale, in considerazione del fatto che il percorso scolastico presenta inevitabilmente difformità dovute al lungo periodo di pandemia, si auspica che nella predisposizione delle tracce relative alle diverse tipologie testuali possa essere accolta la raccomandazione del CSPI affinché “siano individuate le tematiche che meglio possano interpretare le attività svolte in questi ultimi tre anni.

Come strutturare la seconda prova scritta

La seconda prova scritta rappresenta quest’anno la novità più rilevante perché affida alle singole istituzioni scolastiche l’onere del lavoro preparatorio e della predisposizione delle tracce.

In continuità con quanto previsto dall’art. 17 comma 4 del D.lgs. 62/2017 la seconda prova “si svolge in forma scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, ha per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio ed è intesa ad accertare le conoscenze, le abilità e le competenze attese dal profilo educativo culturale e professionale dello studente dello specifico indirizzo”[3].

Per ciascun percorso di studi spetterà ai docenti delle discipline oggetto della prova – individuate dagli Allegati B/1, B/2, B/3 di cui all’O.M. n. 65/2022 – predisporre tre tracce da sorteggiare avendo come riferimento il Documento del 15 maggio[4], in cui sono inseriti gli argomenti effettivamente svolti nelle classi in continuità con il curricolo di scuola.

In conformità con i Quadri di riferimento

A questo proposito il Ministero dell’Istruzione con la nota n. 7775 del 28 marzo 2022 ha fornito chiarimenti e indicazioni operative sulla predisposizione della seconda prova al fine di supportare le scuole nella fase applicativa e garantire l’aderenza “alle attività didattiche effettivamente svolte nel corso dell’anno scolastico sulle discipline di indirizzo”.

In particolare la nota riprende i commi 2 e 3 dell’O.M. e ribadisce che la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta deve avvenire in conformità con i Quadri di riferimento di cui al D.M. n. 769 del 2018, nei quali sono indicate per ciascun percorso di studi le discipline caratterizzanti che possono essere oggetto del secondo scritto e i nuclei fondamentali, la struttura e le caratteristiche della prova, , gli obiettivi di riferimento e gli indicatori per la definizione della griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi.

Attraverso le Griglie a cura delle commissioni d’esame, gli indicatori devono essere declinati in descrittori con le modalità descritte nell’articolo 20 dell’O.M. n. 65/2022[5].

In particolare appare significativo il chiarimento per la prova di matematica del liceo scientifico, in riferimento all’elaborazione delle proposte di tracce: si precisa che sarà unica per tutte le classi presenti nell’istituzione scolastica sia per l’indirizzo tradizionale che per l’opzione Scienze applicate e per la sezione sportiva.

Suggerimenti operativi

Nell’immediato spetterà alle Istituzioni scolastiche attivare il lavoro preparatorio predisponendo una serie di azioni sia a livello formativo che informativo per garantire a studentesse e studenti le condizioni ottimali per affrontare l’Esame di Stato.

Gli interventi serviranno a diradare dubbi e perplessità in riferimento al ripristino delle prove scritte a conclusione di un corso di studi che negli ultimi due anni e mezzo è stato pesantemente inficiato dallo stato emergenziale.

A tal proposito la suddetta nota ministeriale raccomanda di “promuovere occasioni di studio e di approfondimento volte ad ampliare la conoscenza dei quadri di riferimento, coinvolgendo anche gli studenti delle classi finali”.

Operativamente si tratterà di pianificare incontri dei Consigli delle classi quinte e dei dipartimenti disciplinari delle discipline oggetto di prova scritta finalizzati a:

  • effettuare una lettura ragionata dell’O.M. n. 65/2022 e della nota n. 7775 del 28 marzo 2022;
  • verificare la congruenza del curricolo di scuola con quanto previsto dal D.M. n. 1095 del 21 novembre 2019 e dei Quadri di riferimento di cui al D.M. n. 769 del 2018, per definire modalità di stesura del Documento del 15 maggio;
  • individuare “i nuclei tematici fondamentali” intesi come nodi concettuali essenziali ed irrinunciabili della disciplina e definire gli “obiettivi della prova” intesi come indicazione delle operazioni cognitive e delle procedure operative necessarie per svolgere la prova stessa;
  • concordare, tra i docenti titolari della disciplina, modalità operative condivise per la redazione delle tre proposte di tracce della seconda prova scritta e qualora i quadri di riferimento prevedano un range orario per la durata della prova, concordare tale durata.

Infine non andrà trascurata la fase informativa rivolta alle studentesse e agli studenti di diffusione dei documenti di riferimento dell’intero impianto dell’Esame di Stato e dei quadri di riferimento utilizzando appositi spazi dedicati del sito web della scuola.

E in accompagnamento si suggerisce l’organizzazione di incontri/dibattito con docenti e dirigente finalizzati a meglio esplicitare contenuti normativi e scelte operative in una dimensione dialogica in grado di coinvolgere attivamente nel processo i soggetti in apprendimento.  


[1] “Il CSPI in riferimento alla prima prova scritta d’Italiano sottolinea come lo sviluppo e l’apprendimento della lingua siano processi che investono la persona fin dalla prima infanzia e ne segnano lo sviluppo lungo tutto il corso della vita. Pensieri, emozioni, passioni, valori vivono nelle forme che assumono attraverso la lingua scritta e parlata. Scrivere, ancor più, sottende riflessione, rielaborazione, adattamento e cura dei pensieri in ragione dei diversi contesti comunicativi. Non si tratta soltanto di una verifica finale, ma di coltivare e mantenere nei ragazzi la capacità di argomentare e di scrivere intorno a un pensiero”.

[2] “Rispetto al ripristino della prova scritta di indirizzo, il CSPI, condividendo «la necessità di stabilire modalità di espletamento dell’esame di Stato che tengano conto dell’evoluzione dell’emergenza epidemiologica durante gli anni scolastici 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022, nonché delle modalità di svolgimento dell’attività scolastica nei territori, anche avendo riguardo alla diversità di equilibrio tra attività didattica svolta in presenza e in forma di didattica digitale integrata», richiamata nella premessa del provvedimento in esame, rileva che la prova non avendo carattere nazionale non garantisce uniformità nella verifica dei livelli di apprendimento raggiunti. L’uniformità della prova ha una valenza importante per garantire l’omogeneità nell’esame di Stato”.

[3] Art. 20 comma 1 dell’O.M. n. 65/2017

[4] Ai sensi dell’art. 17 comma 1del D.lgs. 62/2017 “Il consiglio di classe elabora, entro il quindici maggio di ciascun anno, un documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, nonché’ i criteri, 17 gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti. La commissione tiene conto di detto documento nell’espletamento dei lavori.”

[5] L’articolo 20, comma 2, della citata ordinanza dispone: “Per tutte le classi quinte dello stesso indirizzo, articolazione, opzione presenti nell’istituzione scolastica i docenti titolari della disciplina oggetto della seconda prova di tutte le sottocommissioni operanti nella scuola elaborano collegialmente, entro il 22 giugno, tre proposte di tracce, sulla base delle informazioni contenute nei documenti del consiglio di classe di tutte le classi coinvolte; tra tali proposte viene sorteggiata, il giorno dello svolgimento della seconda prova scritta, la traccia che verrà svolta in tutte le classi coinvolte”.