Facciamo il punto sugli esami di Stato

Criticità e azioni di miglioramento

Siamo nel periodo di raccolta di dati e riflessioni sugli esiti dei recenti esami di Stato 2023 per il primo e secondo ciclo d’istruzione.

Supportare tutte le fasi degli esami, compresa la fase conclusiva, con azioni di accompagnamento, fa parte della funzione tecnico-ispettiva. Chi ha ricevuto l’incarico di vigilanza su un territorio, spesso una o più province, ha il compito di redigere puntuali relazioni tecniche.

L’area di vigilanza sugli esami di Stato è definita da una proposta di piano regionale, sulla base della distribuzione delle scuole nei territori e in relazione al numero di Dirigenti tecnici in servizio.

La continua diminuzione del contingente tecnico con funzioni ispettive non facilita tali operazioni. Molto spesso si è costretti a concentrarsi solo sulle situazioni più problematiche che, però, non consentono azioni di verifica generale e di pieno supporto durante tutte le fasi di svolgimento delle prove.

Attività propedeutiche

Molteplici sono le attività per affrontare gli esami di Stato, sia per il primo sia per il secondo ciclo d’istruzione: dalle attività di formazione per i Dirigenti scolastici e per gli aspiranti Presidenti, alle consulenze, sempre numerose e complesse, su tutte le casistiche che possono riguardare candidati interni ed esterni. A fronte di una formazione sulle eventuali novità normative e sul funzionamento degli esami, in ogni annualità si dedica sempre un congruo tempo a capire e approfondire le criticità rilevate in quelle precedenti.

Anche quest’anno sono state individuate alcune criticità. Per il primo ciclo è emerso il tema delle incompatibilità dei commissari, dell’incarico di Presidenti oltre alla questione della gestione dei calendari e del ripristino della prova scritta di lingua straniera. Per il secondo ciclo la novità più rilevante è stata quella della seconda prova scritta per gli Istituti professionali di nuovo ordinamento; una parte della quale non verteva su discipline ma andava tarata per la valutazione di competenze specifiche del profilo di uscita dei nuclei fondamentali di indirizzo correlati.

Su questo scenario la struttura tecnica nazionale per gli esami di Stato, coordinata da un Dirigente tecnico in servizio a livello centrale[1], fornisce materiali di supporto alle disposizioni normative e consulenza; su questa base ogni ufficio scolastico regionale[2], organizza gli incontri formativi e definisce i focus di approfondimento.

L’obiettivo è quello di garantire un regolare e corretto svolgimento delle procedure e allestire situazioni di ‘buona accoglienza’ dei candidati, affinché siano posti nella condizione di dare il meglio di sé in questi due momenti rilevanti per il percorso scolastico di ciascuno.

Attività formative

Ogni anno ci si interroga su cosa sia meglio fare per utilizzare il tempo della formazione in forma efficace e per intercettare le esigenze e i dubbi delle scuole, per contenere errori, per garantire esami seri ed affidabili, per fare in modo che le competenze dei candidati abbiano lo spazio necessario affinché siano valutate bene.

L’attività formativa da sola non è esaustiva, serve anche una disponibilità ad accogliere le richieste singole sulle casistiche che le scuole incontrano, sui dubbi che sorgono, sugli imprevisti. È necessario un atteggiamento costruttivo per capire le necessità, prevenire errori, aiutare a sciogliere i problemi sempre nuovi e complessi.

Questa consapevolezza, consolidata nel tempo, invita a rivedere le stesse modalità utilizzate dagli uffici nel predisporre le azioni formative propedeutiche. Sarebbe utile, per esempio, privilegiare formule del tipo question-time che permettono, meglio delle tradizionali riunioni tecniche, di collegare i problemi con la normativa di riferimento.

Monitoraggi di sintesi

Da alcuni anni sono stati realizzati monitoraggi specifici per capire l’andamento degli Esami, le scelte delle diverse commissioni e le criticità più rilevanti.

Per il primo ciclo, considerato che gli esami spesso hanno una sovrapposizione del calendario, nel mese di giugno, con gli esami del secondo ciclo, sarebbe utile, per esempio, raccogliere dati da un campione di scuole, 100 unità circa, come fotografia dell’andamento generale. La funzione di vigilanza si realizza, di fatto, su un numero contenuto di scuole. A questo proposito sono interessanti i report prodotti dall’USR Veneto[3], presentati nell’autunno di ogni anno alle scuole, come riflessione collettiva ma anche di singola realtà. Si rinvia alla consultazione del sito web per l’analisi di dettaglio.

Per il secondo ciclo, dall’a.s. 2020/2021, viene richiesta una relazione conclusiva ai Presidenti da compilare prima della chiusura dei lavori della Commissione e da inserire su “commissione web”. Le domande sono state ideate dalla struttura tecnica nazionale degli esami di Stato, tramite un gruppo di lavoro composto da Dirigenti tecnici. La Relazione contiene diversi dati utili a monitorare l’andamento degli esami anche nelle commissioni non direttamente interessate alla vigilanza.

Sezioni del questionario rivolto ai Presidenti

Si vuole in questo contributo mettere a disposizione qualche dato di sintesi del questionario rivolto ai Presidenti del secondo ciclo. Sono dati raccolti da 995 commissioni operanti in un territorio regionale[4], con l’idea di fornire indicazioni di miglioramento per i prossimi anni.

Il monitoraggio si compone di varie parti:

  • parte A dati commissioni e dati candidati con i relativi esiti;
  • parte B svolgimento delle programmazioni e livelli di apprendimento;
  • parte C dati relativi ai candidati con disabilità, DSA o BES;
  • parte D operato delle Commissioni e svolgimento delle prove-aspetti organizzativi;
  • parte E proposte migliorative per l’Esame.

Proposte di miglioramento

La parte finale, compilata in forma aperta, riguarda le proposte di miglioramento. Tali proposte costituiscono l’esito condiviso su varie tematiche di presidenti e commissari. Per dare un’idea si riportano, in ordine decrescente di frequenza, alcune indicazioni:

  • evitare sedi troppo distanti tra loro;
  • mantenere la commissione mista;
  • ridurre e se possibile evitare sovrapposizioni di commissari;
  • adeguare i compensi tra commissari, presidenti e segretari;
  • equilibrare le componenti delle aree disciplinari (presidenti e commissari dovrebbero provenire dallo stesso tipo di scuola…)

Seguono poi altre tematiche: commissione web; formazione; credito scolastico; griglie di valutazione; osservazioni sulla didattica dell’Istituto; prove d’esame; punteggio integrativo e lode; verbalizzazioni e adempimenti.

In sintesi

Si ritiene utile mantenere la commissione mista, perfezionare commissione web rendendola più funzionale, attuale, snella e veloce. Bisognerebbe estendere la formazione anche ai commissari e al personale ATA. Si richiedono griglie ministeriali definite anche per le seconde prove. Le scuole dovrebbero operare con una maggiore attenzione alla interdisciplinarità, conseguentemente anche il colloquio dovrebbe essere organizzato in maniera diversa. Bisognerebbe, inoltre, far riferimento a criteri nazionali per il ‘bonus’ e la lode.

Non ultimo si raccomanda anche di valutare la possibilità di snellire le operazioni di verbalizzazione.


[1] Per approfondimenti: Esami di Stato 2022/2023 (istruzione.it)

[2] Cfr. siti dei diversi USR in cui è presente una specifica sezione sugli esami di Stato da cui evincere le attività di formazione poste in essere.

[3] Vedi: Pubblicazione materiali relativi agli Esami di Stato conclusivi del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione a.s. 2021/2022.

[4] Il monitoraggio a cui si fa riferimento al momento è un documento interno curato da Mariapaola Ceccato, Raffaella Gasparotto e Daniela Sartor che sarà oggetto di riflessione e restituzione nell’autunno 2023 alle scuole.