Il legame fresco-caldo La ristorazione scolastica in gran parte delle scuole italiane propone tradizionalmente pasti in “legame fresco-caldo”, cioè composti da cibi che vengono preparati e cotti contestualmente allo sporzionamento e al loro consumo prevedendo, per il tempo intercorrente tra la preparazione e la distribuzione, il mantenimento a temperatura non inferiore a 65° per i piatti caldi e a 10°

Il tempo mensa è parte integrante del progetto educativo Non esiste un “diritto soggettivo” a consumare il cibo portato da casa nei locali e nell’orario della mensa scolastica e i genitori non possono pertanto pretendere che l’istituto si organizzi per far posto ad un pasto diverso da quello offerto dal servizio di ristorazione comunale. Questo è, in sostanza, ciò che

Sta peggiorando la qualità della ristorazione scolastica? Anno dopo anno, immancabilmente, i controlli dei Nas ci confermano l’esistenza di mense scolastiche che incorrono in violazioni di tipo amministrativo, carenze igieniche e strutturali, irregolarità sull’etichettatura e sulla tracciabilità degli alimenti, che subiscono frodi da parte di aziende di catering e rischiano di utilizzare alimenti in cattivo stato di conservazione. E anno

Negli anni ‘80 le prime mense scolastiche biologiche La prima mensa scolastica biologica italiana nasce nel 1986 a Cesena, comune di oltre 90mila abitanti, grazie ad una proficua collaborazione del Settore Pubblica Istruzione del Comune col Servizio Materno-Infantile dell’ASL. Nel giro di pochi anni tutte le mense del comune romagnolo, dai nidi alla scuola dell’obbligo, fornirono pasti con un largo