Dirigenti scolastici… mano al portfolio!

La nota esplicativa del MIUR

Nei giorni scorsi, con la nota 8 febbraio 2017, n. 1340, il MIUR ha pubblicato sul Portale del Sistema Nazionale di Valutazione il Portfolio del dirigente scolastico, in funzione per ora solo consultiva, insieme alla Nota esplicativa n. 2; una modalità di comunicazione istituzionale che ormai sembra essere entrata prepotentemente nel sistema delle fonti del nostro ministero. Nel tempo, forse, ne capiremo la collocazione in termini di gerarchia e, consequenzialmente, di forza dispositiva. Nel frattempo prevale l’ovvia necessità di comprendere nel concreto il processo di valutazione della dirigenza scolastica, che attraverso lo strumento del Portfolio inizia a mostrare più chiaramente contenuti e finalità.

Perché un portfolio

Nel linguaggio comune il portfolio indica la raccolta di materiale espositivo, illustrativo e promozionale scelto per presentare una determinata attività o, anche, specifiche competenze legate ad un settore definito.

Nel sistema educativo si parla di Portfolio delle competenze per indicare una raccolta ragionata di documentazioni ritenute significative per descrivere il percorso scolastico di un alunno con lo scopo di supportare il processo formativo, facilitando e favorendo un costante monitoraggio e bilancio dei progressi raggiunti, e suggerendo le azioni funzionali allo sperato successo formativo.

Questo è anche l’obiettivo dichiarato del Portfolio nella valutazione del dirigente scolastico, poiché è proposto come uno strumento di orientamento, analisi e riflessione sui compiti e sulle competenze richieste al dirigente scolastico, parte integrante di un processo di “miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche”.

Valutazione dei dirigenti e SNV

Per comprendere da dove nasce lo strumento del Portfolio occorre, infatti, sottolineare che il sistema di valutazione regolamentato dal DPR 80/2013 porta in sé una sfida nuova per il nostro sistema di istruzione, e cioè realizzare un disegno organico che leghi l’autonomia delle scuole alla valutazione, per realizzare il miglioramento del servizio di istruzione e formazione, rifuggendo da azioni estemporanee e settoriali. È per questo che nell’ambito delle attività attribuite all’INVALSI per la realizzazione del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) è stato avviato il progetto ProDis[1], con l’obiettivo di costruire strumenti e metodi di valutazione e sviluppo della professionalità tipica della dirigenza delle scuole. Il Portfolio per la valutazione dei dirigenti scolastici nasce nell’ambito di questa attività progettuale, ed è forse per questo che è evidente lo stretto legame con il processo autovalutativo delle scuole condotto con il RAV e con i successivi Piani di Miglioramento e, come quelli, vuole essere un’opportunità di crescita e non un elemento di perturbazione del sistema.

Struttura e funzioni del Portfolio

Per favorire la lettura del Portfolio e degli aspetti fondanti della fase operativa del processo valutativo della dirigenza scolastica, di seguito si schematizzano per ogni sezione le azioni richieste al dirigente e le finalità del processo in atto.

SEZIONI DEL PORTFOLIO COMPETENZA NELLA COMPILAZIONE AZIONI E FINALITA’
SEZ. 1

Anagrafe professionale

Obbligatoria e pubblica

Parte di competenza del Dirigente scolastico L’anagrafe è compilabile direttamente on line e contiene informazioni professionali generali riferibili al curriculum vitae, aggiornabile annualmente. Ogni Dirigente scolastico può integrare l’anagrafe allegando per intero il proprio curriculum vitae ed anche alcuni documenti qualificanti non presenti nell’anagrafe che ritiene particolarmente significativi.
SEZ. 2 Autovalutazione e bilancio delle competenze

Facoltativa e riservata

Parte di competenza del Dirigente scolastico Riguarda le dimensioni professionali previste dal comma 93 dell’art. 1 della Legge n. 107/15, per ognuna delle quali è stata prevista una rubrica di autovalutazione, nell’ottica dello sviluppo e del miglioramento della professionalità (cfr. modello RAV). L’autovalutazione assegnata dal DS genererà automaticamente un grafico a cinque variabili (diagramma di Kiviat), una per ciascuna delle dimensioni indagate, per identificare visivamente punti di forza e punti di debolezza relativi alle dimensioni indagate.

Nello specifico questa sezione raccoglie le azioni che il Dirigente scolastico ha realizzato e/o favorito nell’istituzione scolastica per:

1. la definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica

DOCUMENTI DA CARICARE NELLA SUCCESSIVA SEZ. 3 SUGGERITI: Atto di indirizzo al Collegio docenti per l’elaborazione del PTOF – Piano annuale delle attività – Documenti relativi alla progettazione dell’alternanza scuola-lavoro e ad altre forme di collaborazione con il mondo del lavoro

2. la gestione, la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane

DOCUMENTI DA CARICARE NELLA SUCCESSIVA SEZ. 3 SUGGERITI: Contratto di Istituto – Organigramma e funzionigramma – Direttiva annuale al DSGA per l’organizzazione dei servizi – Piano della formazione

3. la promozione della partecipazione, la cura delle relazioni e dei legami con il contesto

DOCUMENTI DA CARICARE NELLA SUCCESSIVA SEZ. 3 SUGGERITI: CFR. PUNTO 1

4. la gestione delle risorse strumentali e finanziarie, la gestione amministrativa e gli adempimenti normativi

DOCUMENTI DA CARICARE NELLA SUCCESSIVA SEZ.3 SUGGERITI: Direttiva annuale al DSGA – Relazioni di accompagnamento al Programma annuale e al Conto consuntivo

5. il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione

DOCUMENTI DA CARICARE NELLA SUCCESSIVA SEZ. 3 SUGGERITI: Monitoraggio PdM (pre-caricato nel Portfolio) – Relazione dei nuclei esterni di valutazione (ove presente)

SEZ. 3

Obiettivi e azioni professionali

Obbligatoria e pubblica

Parte di competenza del Dirigente scolastico Il Dirigente scolastico dovrà selezionare online, a propria scelta, sulla base delle risultanze del RAV e degli obiettivi inseriti nella lettera di incarico, alcune azioni professionali significative (indicativamente due o tre), e rispetto a quelle dovrà descrivere brevemente le azioni realizzate, documentando anche i relativi processi più significativi avviati per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento della scuola (è possibile allegare file con dati ed evidenze).

Per supportare il Dirigente scolastico nella compilazione di questa parte del Portfolio, viene messo a disposizione il Repertorio del Dirigente scolastico (Allegato n. 3), da intendersi come strumento di orientamento professionale relativo a come il Dirigente scolastico possa presidiare i processi individuati a conclusione del Rapporto di autovalutazione per il perseguimento delle priorità. Le Aree di processo (che corrispondono ai processi relativi alle Pratiche educative e didattiche e a quelle gestionali e organizzative analizzati nel RAV) sono:

– Curricolo, progettazione e valutazione

– Ambiente di apprendimento

– Inclusione e differenziazione

– Continuità e orientamento

– Orientamento strategico e organizzazione della scuola

– Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

– Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Nell’ultima sezione di questa parte del Portfolio il Dirigente scolastico avrà cura di provvedere al caricamento dei documenti indicati nell’Allegato n. 1 (cfr. riquadro sopra).

SEZ. 4

Scheda di sintesi per la valutazione del DS

Obbligatoria e riservata

Parte di competenza del Nucleo e del Direttore dell’USR L’ultima parte del portfolio in realtà è la sezione di competenza del Nucleo e del DG dell’USR di riferimento, dove si sintetizza il processo di valutazione con l’indicazione dei documenti consultati, della eventuale visita, della valutazione di prima istanza da parte del nucleo, sia riferita alle tre aree di indagine sia espressa complessivamente, e della definitiva valutazione da parte del DG dell’USR di competenza.

I possibili effetti collaterali

L’impianto della valutazione della professionalità dei dirigenti scolastici è innegabilmente un tassello di un processo più ampio e finalmente sistemico di valutazione dell’intero sistema, ma i rischi di una deriva adempitiva e opportunistica delle azioni realizzate dalle scuole sono evidenti. Non è improbabile, infatti, immaginare che le scuole possano essere orientate a lavorare rispetto ai format delle azioni suggerite dal repertorio o rispondenti alle visite dei coordinatori e/o dei nuclei che, ovviamente, non sempre intercettano le esigenze e le necessità formative dei diversi territori. Ancora più rischioso, però, è che si perda la continuità di alcune innovazioni avviate con la riforma in corso, come la chiamata per competenze, e che, con quelle, la stessa azione dirigenziale perda impulso e legame con le dimensioni professionali da indagare ai fini valutativi, svilendo l’intero sistema e facendo naufragare l’idea di una valutazione per il concreto miglioramento del servizio di istruzione. Come dire… dirigenti senza portfolio.

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[1] Per approfondimenti consultare: http://www.invalsi.it/invalsi/ri/prodis/index.phphttp://www.invalsi.it/invalsi/ri/prodis/doc.php