I CPIA, questi sconosciuti

Ormai istituzioni scolastiche autonome

Con il DPR 263/2012, attraverso il quale veniva emanato il “Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali”, i CPIA vengono riconosciuti istituzioni scolastiche autonome, con un propria dirigenza e segreteria, con propri organi collegiali e un proprio bilancio.

Come noto, a partire dal 1° settembre 2015 tutti i Centri territoriali per l’educazione degli adulti e i corsi serali per il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria di secondo grado sono stati riorganizzati secondo i nuovi assetti delineati dal DPR 263/2012, specificati dal DI 12 marzo 2015 (Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti) e dalle circolari Miur n. 1 dell’11 febbraio 2016 e n. 4 del 21 marzo 2017 relative alle iscrizioni ai percorsi d’istruzione per adulti per gli anni scolastici, rispettivamente, 2016/2017 e 2017/2018.

Per adulti si intendono coloro che hanno raggiungo la maggiore età, anche se, come vedremo di seguito, i CPIA interessano anche coloro che hanno conseguito il sedicesimo anno d’età o addirittura i quindicenni.

Come sono strutturati i CPIA: i tre percorsi

I CPIA sono stati riordinati in tre percorsi: percorsi di istruzione di primo livello, percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, percorsi di secondo livello.

I primi due percorsi sono realizzati dalle sedi dell’unità amministrativa dei CPIA, vale a dire dalla sede centrale e dai punti di erogazione di primo livello (sedi associate).

I percorsi di secondo livello, invece, sono realizzati dalle sedi dell’unità didattica dei CPIA, vale a dire dalle istituzioni scolastiche di 2° grado presso le quali funzionano i percorsi di istruzione tecnica, professionale e artistica rimanendo in esse incardinati, individuate nei piani di dimensionamento definiti dalle regioni.

Pertanto gli adulti che intendono iscriversi ai percorsi di istruzione di primo livello e ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana presentano domanda di iscrizione direttamente alle sedi dell’unità amministrativa dei CPIA. Gli adulti, invece, che intendono iscriversi ai percorsi di istruzione di secondo livello presentano domanda direttamente alle sedi dell’unità didattica dei CPIA (punti di erogazione di secondo livello), vale a dire alle istituzioni scolastiche presso le quali sono incardinati i percorsi di secondo livello.

Il termine di scadenza per le iscrizioni ai percorsi di istruzione degli adulti è fissato al 31 maggio 2017 e comunque non oltre il 15 ottobre 2017.

I percorsi di primo livello

Ai percorsi di istruzione di primo livello, articolati in due periodi didattici, possono iscriversi non solo gli adulti (anche con cittadinanza non italiana) sprovvisti delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione, ma anche coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione o, in presenza di particolari e motivate esigenze, coloro che abbiano compiuto il quindicesimo anno di età.

L’iscrizione è altresì “assicurata” ai quindicenni sottoposti a provvedimenti penali da parte dell’Autorità Giudiziaria e ai minori stranieri non accompagnati.

I percorsi di secondo livello

Ai percorsi di secondo livello (finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica), invece, articolati in tre periodi didattici (1° biennio, 2° biennio e ultimo anno), possono iscriversi gli adulti, anche con cittadinanza non italiana, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, o coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che, già in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dimostrano di non poter frequentare il corso diurno.

I percorsi di lingua

Ai percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, infine, articolati in due livelli (A1 e A2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue elaborato dal Consiglio d’Europa), possono iscriversi gli adulti con cittadinanza non italiana in età lavorativa, anche in possesso di titoli di studio conseguiti nei Paesi di origine.

Il Patto formativo individuale e il percorso di studio personalizzato

I percorsi d’istruzione dei CPIA, così come previsto dall’art. 5 del DPR 263/2012, sono “organizzati in modo da consentire la personalizzazione del percorso, sulla base di un Patto formativo individuale definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall’adulto”.

Viene, pertanto, formalizzato un patto formativo individuale, entro e non oltre il 15 novembre, e la personalizzazione del percorso di studio relativo al livello e al periodo didattico richiesto dall’adulto.

Strumenti utili alla definizione del Patto formativo individuale e alla procedura di riconoscimento dei crediti sono stati elaborati dal Gruppo di lavoro nazionale del Piano PAIDEIA di cui alla nota n. 3376 del 18 marzo 2015.

Così, all’atto dell’iscrizione sia ai percorsi di primo che di secondo livello, l’adulto indica il periodo didattico al quale chiede di essere ammesso; il periodo didattico a cui viene effettivamente ammesso è formalizzato nel Patto formativo individuale, ad esito della procedura di riconoscimento dei crediti.

Novità: le aule AGORA’

Un forte carattere di innovazione e di flessibilità dei CPIA, introdotto dalle Linee guida emanate con DI 12 marzo 2015, è la fruizione a distanza con attività sincrone, a fronte di documentate necessità, fra docente presente nelle sedi dei CPIA e gruppi di livello presenti nelle aule a distanza denominate AGORA’ (Ambiente interattivo per la Gestione dell’Offerta formativa Rivolta agli Adulti).

Così la quota oraria relativa alla fruizione a distanza di una parte del corso previsto, di regola, per non più del 20 per cento del corrispondente monte ore complessivo (di cui all’art. 4, c. 9, lett. c del Regolamento), può essere incrementata, fermo restando che l’identificazione e la presenza dell’adulto nell’AGORA’ siano debitamente registrate.

In ogni caso, questa tipologia deve prevedere anche attività in presenza: all’inizio del percorso, per lo svolgimento delle attività di accoglienza e orientamento e la definizione del patto formativo individuale; durante il percorso, per lo svolgimento di attività di consolidamento e delle verifiche ai fini delle valutazioni periodiche; al termine del percorso, per lo svolgimento delle verifiche ai fini delle valutazioni conclusive.

Pertanto, nei territori nei quali sono state attivate e autorizzate dagli UU.SS.RR. le aule AGORA’, l’adulto, all’atto dell’iscrizione, può indicare se intende frequentare il periodo didattico del percorso di istruzione al quale chiede di iscriversi presso le suddette aule AGORA’.

Crono-normativa di riferimento

– Ordinanza Miur 29 luglio 1997, n. 455: Educazione in età adulta – Istruzione e formazione – Istituzione dei centri territoriali permanenti per l’Istruzione e la formazione in età adulta [istituisce i CTP: Centri Provinciali Permanenti].

– Accordo Stato-Regioni 2 marzo 2000: “Accordo tra Governo, regioni, province, comuni e comunità montane per riorganizzare e potenziare l’educazione permanente degli adulti”.

– Legge n. 296/2006 (finanziaria 2007): I commi 632 e 634 riorganizzano i Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti (CTP).

– DM 25 ottobre 2007: Riorganizzazione dei centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti (CPIA) e dei corsi serali [in attuazione della finanziaria 2007].

– DPR n. 263/2012: Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del DL 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla L. 133/2008.

– Decreto interministeriale 12 marzo 2015: Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti.

– Legge n. 107/2015, c. 23: novità il monitoraggio dei CPIA. Il MIUR effettua in collaborazione con INDIRE un monitoraggio annuale dei percorsi e delle attività di ampliamento dell’offerta formativa dei Centri di istruzione per gli adulti, e più in generale sull’applicazione del regolamento di cui al DPR 263/2012.

– Circolare Miur 11 febbraio 2016, n. 1: Iscrizioni ai percorsi di istruzione per gli adulti a.s. 2016/2017.

– Circolare Miur 21 marzo 2017, n. 4: Iscrizioni ai percorsi di istruzione per gli adulti a.s. 2017/2018.