La formazione per i neoassunti tra conferme e novità

Norme, contenuti, modalità, funzioni, adempimenti

L’anno di formazione per il 2017-18

L’impianto complessivo del periodo di formazione e di prova per i docenti neoassunti (e per chi ha chiesto e ottenuto il passaggio di ruolo) è stato ridisegnato in maniera significativa dalla legge 107/2015, a partire dal suo decreto attuativo, DM 850/2015, fino alla più recente circolare ministeriale n. 33989 del 2 agosto 2017, che regolamenta l’anno di formazione per l’a.s. 2017-18.

Alcuni aspetti hanno subìto una totale ridefinizione sul piano sostanziale e formale. Sono stati altresì ridefiniti i ruoli dei soggetti a vario titolo coinvolti. Giova pertanto ripercorrere le principali norme di riferimento, i contenuti delle attività da svolgere, le funzioni e le responsabilità degli attori principali.

Il dirigente scolastico e le nuove responsabilità

Come ribadisce la citata nota 33989, in riferimento ai docenti neoassunti è affidato ai dirigenti scolastici un compito culturale, oltre che di garanzia giuridica; compito che si esplicita in una serie di azioni, atti e provvedimenti, dalla nomina del tutor alla formulazione del patto per lo sviluppo professionale, dalla visita nella classe del docente al decreto di conferma in ruolo. Non si tratta di atti solo formali o adempimenti burocratici, ma si delinea un ruolo strategico, di leadership e di valorizzazione delle professionalità, che inevitabilmente si riverbera nella vita di tutta la comunità professionale.

Il tutor: un ruolo importante, da valorizzare

Una figura fondamentale nel percorso degli insegnanti neoassunti è senza dubbio quella del tutor, al quale sono affidati compiti di accompagnamento, supporto, facilitazione, collaborazione, sostegno, condivisione, e al quale lo stesso DM 850/2015 stabilisce che sia riconosciuto un compenso economico, suggerendo, in caso di positivo svolgimento della funzione, che possa essere valorizzato nell’ambito dei criteri di cui all’art. 1, comma 127 della legge 107/2015. Per rafforzarne e valorizzarne la funzione strategica, il ruolo da connettore con il lavoro sul campo e di mentor, la citata circolare ministeriale n. 33989 dispone che gli UU.SS.RR. organizzino apposite attività di formazione, anche in collaborazione con università o enti accreditati, che mettano al centro la conoscenza di strumenti operativi e di metodologie di supervisione professionale. Ricordiamo inoltre che ai sensi del DM 797/2016, Piano di formazione dei docenti, il tutoraggio per i neoassunti è considerato un percorso di particolare rilevanza, da riconoscere adeguatamente con unità formative.

Il docente neoassunto, co-costruttore del proprio sviluppo professionale

La rinnovata formula del percorso destinato ai docenti neoassunti cerca di dare alla formazione in ingresso una curvatura maggiormente professionalizzante, operativa, aderente al contesto e alla comunità professionale della quale i docenti entrano a far parte (a tempo indeterminato). Non si tratta più di svolgere compiti e attività “neutre”, bensì di riflettere sulla propria professionalità e sul proprio operato tramite:

  • le attività di peer to peer con il tutor, un collega più esperto, non necessariamente più anziano;
  • la partecipazione ad attività in presenza, dal taglio prevalentemente laboratoriale. Una delle principali novità della circolare 33989 consiste nell’opportunità di dedicare almeno uno dei 4 laboratori previsti dal percorso formativo all’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale, alla luce dell’Agenda 2030;
  • la costruzione di un portfolio professionale in formato digitale su piattaforma INDIRE, la cui apertura è prevista intorno al 20 novembre 2017, con una tempistica congrua e adeguata alle necessità e agli adempimenti richiesti ai docenti. Il portfolio raccoglie e documenta diversi aspetti del proprio passato e presente e funge da meta-riflessione e da volano per la futura carriera professionale. La piattaforma si compone di diversi strumenti, documenti e opportunità, che accompagnano i docenti nella costruzione del loro percorso: curriculum formativo, bilancio delle competenze in ingresso e in uscita, documentazione di attività didattiche…

Indovina chi viene a scuola?

Una significativa novità introdotta nel percorso formativo delineato per il 2017-18 dalla circolare 33989 è rappresentata dalla possibilità per i docenti, su base volontaria e senza oneri per l’Amministrazione, di sostituire il monte ore dedicato ai laboratori formativi con due giornate di visite-full immersion presso scuole caratterizzate da una consolidata propensione all’innovazione organizzativa e didattica.

Il nuovo percorso dell’anno di formazione è relativamente giovane, ma con basi ormai consolidate, sulle quali si innestano alcune significative novità. Il sistema di governance distribuita che si va delineando deve, grazie al contributo e alla valorizzazione di tutti i soggetti coinvolti, fare da supporto, da tutela e da volano per la professionalità docente con scrupolo e rigore, ma al tempo stesso con una irrinunciabile dose di calviniana leggerezza e di sana creatività.

Riferimenti bibliografici: