eTwinning, una community di opportunità

Il “mondo” eTwinning

Letteralmente “eTwinning” indica la possibilità di creare un gemellaggio elettronico, e rappresenta la più grande e vivace community delle scuole in Europa.

Il programma è stato avviato nel 2005 all’interno del Programma eLearning (2004-2006), grazie a specifici finanziamenti della Commissione europea: dal 2007 al 2013 ha fatto parte del Programma per l’Apprendimento Permanente (LLP: Lifelong Learning Programme), come azione speciale di Comenius; ora è una delle piattaforme elettroniche per la cooperazione previste dall’Azione Chiave 2 del Programma Erasmus+ (2014-2020).

Ad uso esclusivo di dirigenti scolastici, bibliotecari e docenti di ogni disciplina ed ordine di scuola (sia statale, sia paritaria), eTwinning consente a migliaia di utenti del mondo della scuola dei paesi partecipanti di accedere ad una piattaforma online, avendo a disposizione una serie di strumenti innovativi per incontrarsi virtualmente e scambiare idee, esperienze e, soprattutto, buone pratiche; per attivare progetti a distanza con partner di altri paesi o di altre città e regioni del proprio paese; per usufruire di attività gratuite di sviluppo professionale, tali da consentire un rinnovamento costante della propria professionalità in un’ottica di continua ricerca pedagogico-didattica.

Le potenzialità di una piattaforma sicura

Nello specifico, eTwinning include una piattaforma digitale notevolmente sofisticata, dotata di aree pubbliche e private, e disponibile in ben 28 lingue.

L’area pubblica www.etwinning.net mette a disposizione dei visitatori una serie di informazioni su come partecipare a eTwinning, illustra i vantaggi dell’azione e offre spunti per progetti di collaborazione.

L’area riservata agli utenti, eTwinning Live, invece, è l’interfaccia del singolo utente con la comunità, che consente di cercare e stringere contatti; di proporre e/o collaborare a progetti; di partecipare ad attività di sviluppo professionale organizzate a livello nazionale ed europeo, in presenza e/o online. Un’ulteriore, particolare, area riservata è caratterizzata da TwinSpace, quale spazio specifico riservato ai progetti: quando un gruppo di docenti lavora insieme ad un progetto, tutti coloro che ne sono parte, compresi gli studenti, hanno accesso allo “spazio” dedicato al progetto stesso, quale luogo di scambio e di lavoro a distanza, nonché di documentazione in itinere dell’intero percorso progettuale realizzato.

La piattaforma eTwinning, in effetti, rappresenta un “ambiente di apprendimento” molto peculiare per docenti e discenti di ogni ordine scolastico: essa è stata costruita sui presupposti di un apprendimento collaborativo [1] e garantisce altissimi livelli di riservatezza e protezione.

Non a caso, privacy, sicurezza e trasparenza sono fondamentali in eTwinning, ed elevato è il livello di controllo quotidiano delle registrazioni degli utenti, al fine di assicurare la presenza soltanto di persone ed istituti ammissibili.

Perché iscriversi a eTwinning

Oltre ad avere la certezza di agire in piattaforma in assoluta sicurezza, in sintesi, sono sei i buoni motivi per lavorare con eTwinning [2]:

  1. Scambio, collaborazione e confronto. Perché chi partecipa alla community può contare su una piattaforma online di ultima generazione pensata per favorire attività a distanza in una logica di comunità di pratiche e apprendimento tra pari.
  2. Innovazione didattica. Perché eTwinning permette di realizzare attività intercurricolari, favorendo in particolare l’utilizzo di lingue straniere in contesti reali, di competenze tecnologiche, di creatività e capacità di lavorare in gruppo per raggiungere obiettivi comuni.
  3. Contesto multiculturale. Perché i gemellaggi elettronici possono diventare partenariati pedagogici di mobilità reale tra almeno due scuole, rappresentando un primo passo per un’internazionalizzazione dell’attività scolastica.
  4. Formazione e aggiornamento. Perché eTwinning consente un aggiornamento basato sullo scambio di approcci, metodologie ed esperienze didattiche, beneficiando al contempo di numerose occasioni di formazione, online e in presenza, anche con esperti di livello nazionale ed internazionale.
  5. Motivazione e riconoscimento. Perché insegnare con eTwinning consente di ottenere riconoscimenti e certificazioni per i risultati conseguiti attraverso i gemellaggi elettronici realizzati, ottenendo visibilità del proprio lavoro e premi da condividere con colleghi e alunni.
  6. Facilità e supporto. Perché la piattaforma è stata studiata per essere utilizzata in modo agevole, flessibile ed autonomo, senza particolari vincoli e procedure burocratiche, e potendo contare su un supporto continuo, in ogni fase di realizzazione di un progetto.

Una rete europea di coordinamento

Invero eTwinning offre ai suoi utenti, che attualmente hanno superato il mezzo milione [3], un livello di supporto molto elevato.

A livello europeo eTwinning è coordinato dall’Unità europea eTwinning (CSS), gestita centralmente a Bruxelles, su mandato della Commissione Europea, dall’European Schoolnet (EUN), un consorzio di 31 Ministeri dell’Istruzione specializzato in innovazione didattica e tecnologie per l’istruzione.

Tale consorzio mantiene i contatti con le Unità nazionali eTwinning (NSS) presenti in ciascuna delle nazioni partecipanti (ad oggi 38 [4]), ed è responsabile dello sviluppo della piattaforma, oltre che di una serie di opportunità di sviluppo professionale ed altre attività, come la Conferenza europea annuale e i già citati “Premi” [5] per la partecipazione di insegnanti e studenti a progetti di particolare rilievo.

Ogni Unità Nazionale eTwinning (NSS) promuove l’azione, fornisce consulenza agli utenti finali e organizza una serie di attività e opportunità di sviluppo professionale a livello nazionale.

La rete italiana

In Italia l’Unità nazionale eTwinning, con sede a Firenze, opera all’interno dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, l’Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa [6].

Nel corso degli oltre dieci anni di attività si è assistito alla registrazione in piattaforma di un numero sempre più crescente di utenti, passando dai circa 1.500 del 2005 agli oltre 15.000 nel 2016.

I dati relativi al 2017, presentati recentemente a Firenze nell’ambito della prima edizione “Fiera Didacta Italia 2017” [7] dalla Responsabile dell’Unità Nazionale eTwinning italiana Donatella Nucci, mostrano come la linea di tendenza continui ad essere in crescita sia come numero di utenti, sia come numero di progetti, sia come candidature al Quality Label 2017.

L’Unità eTwinning italiana collabora a stretto contatto sia con le altre Unità Nazionali dei paesi aderenti, sia con l’Unità Europea ed è supportata, su tutto il territorio nazionale, da una rete di Referenti eTwinning individuati nell’ambito di ciascun Ufficio Scolastico Regionale (USR) e da circa 150 Ambasciatori eTwinning, selezionati per tale incarico a titolo gratuito con un’apposita procedura, a cadenza quadriennale, da parte dell’Unità Nazionale stessa.

Il ruolo strategico degli Ambasciatori eTwinning

Gli Ambasciatori eTwinning sono degli eTwinner molto attivi, i cui progetti vengono monitorati e utilizzati come studi di caso in eventi di disseminazione da parte dell’Unità Nazionale, che ne cura anche una formazione mirata.

Essi costituiscono una task force strategica sia a livello nazionale, sia per ogni USR, in relazione alle attività di informazione, promozione e formazione di eTwinning, e a loro è richiesto di contribuire attivamente nella Community di Ambasciatori Italiani e, laddove possibile, in quella Europea, diffondendo il senso di community e inclusione negli eTwinner, e mettendo a disposizione di colleghi ed altri eTwinner la propria esperienza e capacità.

Gli Ambasciatori eTwinning operano, pertanto, attivamente soprattutto a livello locale. Sotto la guida dei Referenti eTwinning dell’USR di riferimento, essi sono coinvolti per la realizzazione dei Piani Annuali degli eventi regionali, organizzati sulla base di un budget assegnato dall’Unità Nazionale a ciascun USR [8], e tenendo conto anche delle tematiche da approfondire, individuate e suggerite dalla stessa Unità Nazionale.

L’anno 2017 dedicato al tema dell’inclusione

La scelta si è fondata su una delle quattro priorità definite dalla Commissione Europea all’indomani della Dichiarazione di Parigi [9], partendo dal presupposto che eTwinning sia, per sua natura, un contesto operativo adatto a favorire pratiche inclusive.

Uno dei Gruppi eTwinning, che rappresentano uno dei modi migliori per favorire lo scambio e la condivisione di idee tra insegnanti, si è costituito proprio intorno a questo tema. È il Gruppo eTwinning “Inclusive Education” [10], fondato da una docente di inglese in Croazia, Marijana Smolcec, con l’intento di garantire un supporto reciproco tra gli insegnanti, specie per le scuole che in diversi paesi europei stanno muovendo i primi passi in tale direzione.

Una selezione di progetti e attività eTwinning che promuovono l’istruzione inclusiva, e mostrano in che modo insegnanti e studenti partecipanti a eTwinning contribuiscano ad affrontare le odierne sfide educative, è contenuta nel libro eTwinning book “Costruire una cultura dell’inclusione con eTwnning”, inserito pochi giorni fa nel sito eTwinning.net [11].

Si tratta di prezioso strumento di riflessione e di approfondimento professionale sui temi concernenti l’ambito dell’inclusione, incentrato su come superare gli ostacoli geograficistimolare la comprensione interculturale e gestire le sfide didattiche.

Si tratta di una delle numerose pubblicazioni presenti in piattaforma, quale ulteriore forma di offerta formativa online che si affianca anche ad iniziative in presenza, gestite o direttamente dall’Unità eTwinning Italia (INDIRE) o in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali o altre Unità eTwinning nazionali o centrali.

Riconoscimento della formazione eTwinning

La formazione, di alta qualità, garantita dall’Unità eTwinning Italia, è pienamente coerente con le priorità indicate nel Piano della Formazione Nazionale dei docenti 2016-2019, in particolare nei capitoli 4.2 Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base 4.3 Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento.

Al momento essa non è descritta sulla piattaforma SOFIA, e l’Unità Nazionale sta lavorando su una proposta di descrizione dell’esperienza formativa eTwinning in termini di Unità Formative Certificate, per promuovere la valorizzazione del lavoro svolto dai docenti non solo nella formazione online e in presenza, ma anche nei progetti di gemellaggio eTwinning.

Per ora i singoli docenti possono descrivere le esperienze formative eTwinning nel loro spazio individuale su SOFIA riservato alla rendicontazione della formazione svolta, sulla base delle indicazioni fornite con la C.M. n. 25134 del 1 giugno 2017.

Come auspicato dalla stessa Unità eTwinning Italia [12], “data la stretta relazione tra la validazione della formazione e i Piani di formazione di istituto, è importante contribuire alla crescita della cultura di valorizzazione dei progetti eTwinning, ma anche delle possibili attività formative eTwinning, online e in presenza, nei Collegi docenti, all’avvio dell’anno scolastico”.

Diventare “Scuole eTwinning”

L’esperienza degli eTwinner e le potenzialità della piattaforma, in effetti, dovrebbero costituire un patrimonio per l’intera comunità scolastica.

Questo presuppone che la partecipazione ad eTwinning debba necessariamente coinvolgere tutta la scuola in un progetto intercurricolare a vari livelli, per uno scambio di idee e metodologie in modo continuo, sperimentando nuove forme di insegnamento in un contesto internazionale e multiculturale, tale da divenire patrimonio condiviso e rendere qualsiasi progetto attivato in eTwinning parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) dell’istituto, anche per evidenziarne la partecipazione alle politiche europee di cooperazione.

È in questa prospettiva che, ad aprile 2017, è nata l’idea a livello centrale [13] di istituire la possibilità di essere riconosciute come Scuola eTwinning, col fine di valorizzare il lavoro svolto a livello dell’intera comunità educante.

In occasione di Fiera Didacta Italia 2017, sono state presentate dall’Unità Nazionale eTwinning le ragioni sottese alla candidatura di una Scuola eTwinning e le relative procedure.

Tre i buoni motivi per candidarsi:

  1. certificare l’attività europea della scuola e ottenere una migliore visibilità sul piano locale, regionale e nazionale;
  2. ottenere un riconoscimento ulteriore del lavoro svolto da tutto il personale docente coinvolto nelle attività eTwinning;
  3. trasformare la scuola in un modello non solo per le altre scuole, ma anche per le autorità regionali e nazionali.

La candidatura dovrà seguire due fasi: attraverso un check automatico del sistema, che individua le scuole con i requisiti minimi (entro novembre 2017 a mezzo e-mail diretta ai docenti eTwinner e al dirigente scolastico indicato nella scheda-scuola) e la successiva possibile candidatura online della scuola attraverso apposita procedura (entro febbraio 2018).

Costituiscono requisiti minimi per la candidatura: la registrazione della scuola in eTwinning almeno da due anni; la presenza di almeno due docenti attivi in eTwinning e di un progetto collegato alla scuola che abbia ottenuto un Quality Label Nazionale negli ultimi due anni.

Gli esiti saranno resi noti tra febbraio e marzo 2018.

Le Linee di Indirizzo eTwinning Italia 2018

Le piste di lavoro contenute nel Piano presentato dall’Unità Nazionale (anch’esso illustrato a Firenze, alla Fiera Didacta Italia 2017) e già approvato dalla Commissione europea, vanno proprio nella direzione di sostenere non solo l’attività dei docenti eTwinner, ma soprattutto la comunità scolastica nel suo complesso, a partire dal prestare maggiore attenzione ai dirigenti scolastici, per una partecipazione a eTwinning che sia legata fortemente al Piano di Miglioramento delle scuole e per sollecitare una loro adesione attiva all’European School Development Plan.

Le ulteriori linee di indirizzo, oltre che continuare a sollecitare l’ampliamento della partecipazione per valorizzare le possibilità di innovazione didattica in tutte le aree disciplinari, convergono sull’esigenza di una distribuzione bilanciata di partecipazione a eTwinning dei diversi livelli scolastici, promuovendo particolarmente la partecipazione delle scuole dell’infanzia, anche in un’ottica di inclusione degli allievi stranieri.

Alle task force di Referenti Istituzionali e Ambasciatori eTwinning, disseminate su tutto il territorio nazionale presso gli UU.SS.RR., il compito di contribuire sempre più all’implementazione di quanto indicato dalle Unità eTwinning nazionale ed europea, per un miglioramento generalizzato delle pratiche didattiche.

A coloro che sono già attivi in eTwinnig viene rivolto l’appello a  farsi promotori di una capillare disseminazione delle loro esperienze.

Alle scuole e a tutti coloro i quali, invece, non sono ancora entrati in contatto con la community di eTwinning, viene esteso l’invito a conoscerne più da vicino tutte le potenziali opportunità, per garantire ai discenti di ogni età un fare scuola che li veda sempre più protagonisti attivi del proprio processo di crescita culturale, e attori consapevoli di una cittadinanza di respiro europeo ed internazionale.

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[1] V. Tibor Navracsics, Commissario europeo per l’Istruzione, la Cultura, la Gioventù e lo Sport, Prefazione in Cittadini digitali si diventa – Il ruolo di eTwinning nello sviluppo della Cittadinanza Attiva – Zentrale eTwinning-Koordinierungsstelle European Schoolnet (EUN Partnership AISBL), www.etwinning.net, 2016

[2] http://etwinning.indire.it/perche-iscriversi/

[3] https://www.etwinning.net/it/pub/highlights/etwinning-reaches-500k-users-o.htm

[4] Aderiscono ad eTwinning tutti gli stati membri dell’Unione Europea, insieme a Albania, Bosnia-Erzegovina, Ex Rep. Jug. di Macedonia, Liechtenstein, Islanda, Norvegia, Serbia e Turchia. Oltre a questi, grazie al progetto eTwinning Plus, l’azione è estesa anche a sei nazioni confinanti con l’UE : Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldavia, Ucraina e Tunisia.

[5] Per i progetti eTwinning esistono due tipi di riconoscimento: il Certificato di Qualità (o Quality Label) e il Premio eTwinning, entrambi sia a livello nazionale che europeo. Tali riconoscimenti vengono attribuiti ai singoli insegnanti e agli alunni che hanno lavorato nel progetto, ma ovviamente danno visibilità all’intero istituto scolastico di appartenenza. Inoltre, è possibile per gli eTwinner ottenere attestati di partecipazione per le attività di formazione offerte da eTwinning sia online (es. webinar, learning event), sia in presenza (es. seminari e conferenze a livello regionale, nazionale ed europeo).

[6] http://etwinning.indire.it

[7] http://fieradidacta.indire.it/

[8] Per la gestione amministrativo-contabile di tale budget ogni USR individua una Scuola Polo, che funge da scuola cassiera.

[9] Il 17 marzo 2015 è stata adottata dai ministri dell’educazione dei vari Paesi europei la “Dichiarazione di Parigi”, allo scopo di promuovere la cittadinanza e i comuni valori di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l’istruzione. La Dichiarazione definisce gli obiettivi comuni ed esorta l’Unione europea a promuovere lo scambio di idee e di buone pratiche, con particolare attenzione ai seguenti quattro temi:

  1. Assicurare l’acquisizione delle competenze civiche e interculturali e la promozione dei valori democratici, dei diritti fondamentali, dell’inclusione sociale, della non discriminazione e della cittadinanza attiva;
  2. Incrementare lo sviluppo del pensiero critico e dell’alfabetizzazione digitale per favorire la resistenza a ogni forma di indottrinamento e discriminazione;
  3. Incoraggiare l’istruzione dei bambini e dei giovani svantaggiati e garantire che i sistemi educativi rispondano veramente alle loro necessità;
  4. Promuovere il dialogo interculturale attraverso tutte le forme possibili di apprendimento.

[10] https://www.etwinning.net/it/pub/highlights/inclusive-education-an-interv.htm

[11] https://www.etwinning.net/it/pub/highlights/the-etwinning-book.htm

[12] http://etwinning.indire.it/supporto-e-formazione/

[13] https://www.etwinning.net/it/pub/highlights/let-us-introduce-you-to-etwin.htm