Cyberbullismo nelle scuole: arrivano le Linee guida

La legge per contrastare il cyberbullismo

La  Legge 71/2017 (G.U. 127 del 3.6.2017), relativa a “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” e approvata il 29 maggio 2017, prevede due assi portanti di riferimento: maggiore controllo sul web e lavoro di prevenzione attraverso la scuola.

Viene, per la prima volta a livello normativo, recepita la definizione legislativa sul cyberbullismo, identificato come qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione e furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica.

Si prevede inoltre la richiesta, da parte del minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (anche senza che il genitore lo sappia), dell’oscuramento, rimozione o blocco dei contenuti diffusi in rete, al gestore del sito internet o social media. Entro 48 ore, se non si è provveduto, il minore (con il genitore) può rivolgersi al Garante della privacy, che provvede direttamente nelle successive 48 ore.

È prevista la “procedura di ammonimento” da parte del Questore, che inviterà il minore con un genitore a non ripetere gli atti fino a quando non vi è querela o denuncia, così come accade per stalking, ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali in rete; l’ammonimento funge certamente anche come azione “educativa e di responsabilizzazione”.

Presso la Presidenza del Consiglio è istituito un tavolo tecnico per la redazione del Piano di azione integrato per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo, con carattere interistituzionale.

I compiti della scuola

Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca deve predisporre Linee di orientamento e prevenzione centrate sulla formazione del personale e la formazione nei territori, con collaborazione interistituzionale  delle associazioni territoriali e della Polizia Postale.

Per quanto riguarda la scuola nello specifico, si chiede di individuare in ogni istituto un referente per le iniziative contro il cyberbullismo. Il Dirigente Scolastico è tenuto ad informare le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico, e ad attivarsi con azioni educative.

Il Miur, da tempo impegnato sul tema (Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, 2015), ha chiesto con  nota DG per lo studente, l’integrazione e la partecipazione prot.n. 964 del 24.2.2017 agli Uffici Scolastici Regionali sia  il referente regionale sia i referenti per ciascuna scuola.

Si evidenzia come ancora una volta il legislatore individui nella scuola il punto fisico di collezione delle complessità (referente handicap, referente adozioni, referente DSA, … etc etc..).

L’educazione al rispetto

Con nota prot. 5515 del 27.10.2017 il Miur ha diffuso sul sito www.noisiamopari.it  il Piano  nazionale per l’educazione al rispetto, finalizzato a promuovere nelle scuole una serie di  azioni educative e formative tese alla promozione dei valori sanciti dall’art. 3 della Costituzione, con presentazione pubblica al Teatro Eliseo di Roma lo scorso 27 ottobre.

Attraverso l’approfondimento delle tematiche riportate nel Piano, le istituzioni scolastiche sono chiamate ad avviare azioni tese a coinvolgere studenti, docenti, genitori, al rispetto delle differenze e al superamento dei pregiudizi.

Fanno parte del Piano le Linee Guida Nazionali (art. 1 comma 16 L. 107/2015) e le Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole (art. 4 L. 71/2017).

Come noto, infatti, il comma 16 dell’art. 1 della L. 107/2015 prevede che il Piano triennale dell’offerta formativa elaborato dalle istituzioni scolastiche autonome “…assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 11”.

Le Linee guida contro il cyberbullismo

Le Linee Guida sono state elaborate dal gruppo di lavoro istituito con Decreto Dipartimentale n. 1140 del 30 ottobre 2015, allo scopo di fornire indicazioni destinate alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado in merito a quanto sancito dal comma 16 della legge 107 cit. Si risponde così alla necessità di fornire alle scuole indicazioni per coniugare formazione e informazione per l’educazione contro ogni forma di discriminazione e per la promozione del rispetto alle differenze, in connessione con le Indicazioni Nazionali per il 1° ciclo di istruzione (2012) e con il Documento di indirizzo su Cittadinanza e Costituzione (2009).

Come sopra ricordato, la Legge 71/2017 prevede la redazione di apposite Linee guida da parte del Miur. Le “Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo” danno continuità alle Linee guida emanate nell’aprile del 2015, apportando le integrazioni e le modifiche necessarie in linea con i recenti interventi normativi, e da intendersi come documento in fieri, flessibile e oggetto di periodici aggiornamenti, al fine di avere a disposizione uno strumento di lavoro in grado di rispondere alle sfide educative e pedagogiche introdotte dall’evolversi costante e veloce delle nuove tecnologie.

Tutti i materiali sono scaricabili dai siti www.noisiamopari.it e www.generazioniconnesse.it.

Le risorse finanziarie a disposizione

Per rendere attuativo il Piano saranno messe a disposizione delle scuole ingenti risorse, pari a 5,9 milioni di euro. Di questi, 5 milioni saranno risorse a valere sul PON “Per la Scuola” 2014-2020 per la promozione e la realizzazione di iniziative sull’educazione al rispetto, con il coinvolgimento di almeno 200 scuole che potranno rappresentare una rete permanente di riferimento su questi temi. Altri 900.000 euro saranno inseriti nel decreto per l’ampliamento dell’offerta formativa (ex legge 440) per azioni finalizzate al superamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi. Le scuole saranno chiamate a programmare interventi innovativi per l’attuazione delle indicazioni fornite dal Piano nazionale per l’educazione al rispetto.

Il Piano prevede, inoltre, un’azione specifica per la formazione del personale docente sulle tematiche relative al superamento delle diseguaglianze e dei pregiudizi: vengono stanziati 3 milioni di euro per la formazione di almeno una docente o un docente per ciascuna scuola. Le risorse sono a valere sul PON “Per la Scuola” 2014-2020.

È auspicabile l’armonizzazione fra lo stanziamento delle risorse, l’avvio delle formazioni e delle azioni progettuali e lo svilupparsi dell’anno scolastico, al fine di rendere efficaci le azioni intraprese.

Per saperne di più

A chiusura contributo si segnalano link utili di approfondimento: