La scuola nella legge di bilancio 2021

Le risorse e le scelte prioritarie

Il lungo iter della legge di bilancio

L’iter di una legge di bilancio è estremamente articolato e prende avvio con la presentazione dell’aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def). Prosegue con l’invio alla Commissione Europea del Documento programmatico di bilancio per l’anno successivo. La commissione Europea ha tempo sino al 30 novembre per esprimere pareri e per verificare la presenza delle coperture finanziarie e il rispetto dei vincoli di bilancio.

Quest’anno, il Governo ha approvato la Manovra e inviato il testo all’Unione Europea il 18 ottobre.

Contestualmente, entro il 20 ottobre di ciascun anno il Governo deve presentare alle Camere il Disegno di Legge di Bilancio ed entro il 31 ottobre (che è la data ultima per l’approvazione) il testo viene trasmesso al Parlamento. Ha così inizio il dibattito parlamentare che può portare alla discussione ed alla eventuale approvazione di emendamenti alla legge stessa.

La legge è poi pubblicata in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore il primo gennaio dell’anno successivo.

Una manovra di 40 miliardi

La Legge di bilancio per il 2021 è stata predisposta dal Governo nei tempi stabiliti, è stata poi presentata il 19 ottobre 2020 in conferenza stampa a Palazzo Chigi, con Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.

Si tratta di una manovra di 40 miliardi di euro: circa 24 miliardi riferiti alla Legge di bilancio e circa 16 miliardi afferiscono al programma Next generation Eu.

Le misure specifiche per la scuola

L’emergenza epidemiologica rischia di incrementare disuguaglianze e dispersione scolastica e per questo la legge riporta in primo piano la necessità di investire, attraverso il piano Next Generation UE, nel miglioramento dell’intero processo di insegnamento/apprendimento.

Per la scuola sono state, dunque, introdotte misure importanti; per evitare, però, che rappresentino solo una risposta all’emergenza sanitaria in atto, è indispensabile che diventino strutturali.

Comunque, per il settore scuola, lo stanziamento è pari a 3,7 miliardi di euro, dei quali 2,2 di spesa corrente (stipendi e beni di consumo e intermedi delle scuole) e 1,5 miliardi di investimenti impegnati come di seguito esplicitato.

Innovazione didattica e digitale nelle scuole

L’obiettivo è quello di potenziarla attraverso azioni di coinvolgimento degli animatori digitali in ciascuna istituzione scolastica. Il fondo è stato incrementato di 8,184 milioni a decorrere dall’anno 2021. Viene, inoltre, autorizzata una ulteriore somma di 12 milioni per tutto il 2021 da spendere in:

– didattica a distanza;

– sistema informativo integrato;

– raccolta e analisi multidimensionale di dati;

– spese relative al personale scolastico nel lungo periodo;

– supporto alla gestione giuridica ed economica del personale stesso anche attraverso l’introduzione di tecnologie che sfruttano l’intelligenza artificiale.

Inoltre, dall’anno scolastico 2021/2022, le scuole del primo ciclo potranno avvalersi, a regime, del contingente di 1.000 assistenti tecnici.

Insegnanti di sostegno: assunzione e formazione

La legge di bilancio prevede un piano pluriennale per l’assunzione di 25.000 docenti di sostegno in organico di diritto:

– 5.000 assunzioni nell’a.s. 2021/2022;

– 11.000 posti a decorrere dall’anno scolastico 2022/2023;

– 9.000 posti a decorrere dall’anno scolastico 2023/2024.

Vengono individuate risorse per finanziare il Fondo per la formazione degli insegnanti di sostegno e vengono stanziati 10 milioni di euro per i prossimi tre anni scolastici per l’acquisto e la manutenzione di sussidi didattici per le scuole che accolgono studenti con disabilità.

Lavoratori Socialmente Utili (LSU)

La legge di bilancio tenta di garantire il mantenimento degli impegni assunti dal Governo: gli ex LSU già internalizzati, ma a part time, passano a tempo pieno, a decorrere dal 1° gennaio 2021. Vengono inoltre previste assunzioni dal primo settembre 2021 per gli esuberi registrati nel marzo 2020.

Sistema integrato 0-6

Il fondo 0-6 viene incrementato di 60 milioni annui a regime e vengono stanziate le risorse per l’assunzione di 1.000 insegnanti in più nella scuola dell’infanzia.

Edilizia scolastica

Le risorse stanziate per l’edilizia scolastica ammontano ad un miliardo e mezzo di euro. Al fine di semplificare le procedure, la legge di bilancio proroga i poteri commissariali a Sindaci, Presidenti di Province e Città Metropolitane con l’obiettivo di accelerare la realizzazione di nuove strutture e il miglioramento di quelle esistenti.

Trasporto pubblico locale scolastico

Vengono stanziati 350 milioni di euro per potenziare i servizi di trasporto scolastico di Comuni e Regioni. Nella bozza si specifica che 200 milioni sono finalizzati ad aumentare i bus per gli studenti e 150 milioni per consentire agli scuolabus di effettuare il servizio nel rispetto delle norme anti-Covid. Si tratta di investire per acquisire servizi aggiuntivi e indispensabili per l’avvio dell’anno scolastico.

Per dare un segnale forte

Molti, anche all’interno della stessa maggioranza di governo, hanno messo in evidenza che le risorse per la scuola, previste nella proposta di legge, siano insufficienti. Secondo i sindacati bisogna aumentarle per dare un segnale forte e coerente con la logica europea.

La Cisl Scuola, in particolare, ha presentato alcune richieste.

Incrementare le risorse disponibili per il salario accessorio del personale della scuola con l’obiettivo di riconoscere i maggiori impegni previsti dai piani dell’offerta formativa e dai piani organizzativi per far fronte nell’anno scolastico 2020/2021 alle misure di prevenzione del rischio contagio connessi all’emergenza epidemiologica da COVID 19.

Incrementare il Fun dei dirigenti scolastici per evitare riduzioni della retribuzione: il fondo destinato alla retribuzione di posizione di parte variabile e di risultato non solo risulta diminuito a causa della mutata soglia di calcolo del FUN ma deve anche essere ripartito tra un numero maggiore di dirigenti in servizio, per numero di personale pari ad oltre un quarto dell’organico.

Estendere la carta docente anche ai docenti precari modificando la disposizione contenuta nell’art.1, comma 121 della L.107/2015 che riconosce 500 euro annui per la formazione continua al solo personale docente a tempo indeterminato.

Definire una dotazione aggiuntiva di organico per la prevista trasformazione full time dei posti di collaboratore scolastico ex LSU con l’obiettivo di consentire la piena occupazione degli ex LSU salvaguardando sia i posti che l’occupabilità degli attuali supplenti.

Rafforzare le segreterie scolastiche. I numerosi tagli sul personale di questi ultimi anni e il grave ritardo nello svolgimento dei concorsi rendono molto complessa la gestione amministrativa. Occorre eliminare i vincoli che limitano le assunzioni al solo turn over e ricostruire le dotazioni di personale delle segreterie scolastiche. Inoltre, è urgente provvedere a sanare la mancanza di DSGA.

Rimuovere il vincolo quinquennale di permanenza nella scuola di prima titolarità a seguito di contratto a tempo indeterminato. Tale vincolo espone l’Amministrazione a possibili soccombenze in contenziosi sollevati a tutela della esigenza degli interessati di ricongiungersi alla famiglia.

Il confronto Parlamentare è in atto e, secondo le ultime notizie, il testo definitivo della Legge di Bilancio 2021 dovrebbe essere approvato prima di Natale.