Sicurezza sul lavoro: un nuovo documento programmatico

La scelta migliore è ripartire dalla scuola!

Il Ministero dell’Istruzione è da sempre impegnato nella promozione della “Cultura della sicurezza”, un modello formativo attento ai contenuti, alle regole ed alle pratiche che garantiscono benessere e incolumità agli studenti ed al personale, creando un habitus che i giovani cittadini potranno e dovranno assumere nel loro presente a scuola e nel loro futuro lavorativo.

In questo ultimo anno, tuttavia, una sfortunata serie di eventi accaduti in alcuni contesti scuola-lavoro e, non ultimi, infortuni e incidenti avvenuti durante le ore scolastiche, hanno destato l’attenzione dell’opinione pubblica sulla sicurezza a scuola, diventata più volte l’occhio inconsapevole di cicloni mediatici ricorrenti.

Le morti bianche, una calamità tutta italiana

Anche le “morti bianche”, che rubano la vita a persone in abiti da lavoro, sono una sciagura che caratterizza l’Italia. Il nostro Paese di colloca indegnamente al primo posto tra le democrazie avanzate, a causa dello smisurato numero di decessi durante le mansioni lavorative che continuano ad affliggere l’Italia.

Agire, prima di tutto, sulla scuola costituisce un metodo intelligente, perché generativo e capace di cambiare nel tempo il concetto di “Salute e sicurezza sul lavoro”, vero filo conduttore sociale per salvare vite umane e per migliorare il benessere di chi opera in qualsiasi campo lavorativo.

Lo strumento del “Protocollo di intesa” appare il migliore per programmare azioni di medio e lungo periodo, per perseguire obiettivi e tentare strategie utili a migliorare, nel tempo, i disastrosi numeri della sicurezza sul lavoro italiana.

Un documento programmatico congiunto

Lo scorso 26 maggio si sono incontrati Il Ministero dell’Istruzione, rappresentato dal Ministro Patrizio Bianchi, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rappresentato dal Ministro, Andrea Orlando, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), l’Istituto Nazionale per L’assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL). Hanno sottoscritto un documento programmatico che prevede la realizzazione di azioni congiunte volte ad aumentare la consapevolezza del rischio nelle istituzioni scolastiche, a partire dai giovani impegnati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

L’accordo di durata triennale è teso a rafforzare i rispettivi interventi per la diffusione della cultura della salute, della prevenzione e della sicurezza che nella scuola rappresenta ormai un modello formativo di riferimento.

Nell’ambito delle differenti finalità istituzionali le parti hanno inteso accordarsi per la realizzazione di azioni di supporto a dirigenti scolastici, docenti e studenti sulla consapevolezza del rischio, attraverso interventi formativi e informativi, iniziative di sensibilizzazione, responsabilizzazione attraverso la promozione della prevenzione, tutte finalizzate alla riduzione sistematica degli eventi infortunistici.

Proposte progettuali per essere efficaci

La chiara intenzione dei sottoscrittori è quella, dunque, di intervenire prioritariamente sulla scuola con proposte educative e didattiche di forte sensibilizzazione sulle tematiche e sui valori della salute e sicurezza in ogni ambiente di vita, studio e lavoro.  Coloro che operano nelle realtà scolastiche devono essere i primi a trarne vantaggio e a diffondere tale cultura anche attraverso le esperienze di continuità con il mondo del lavoro, a livello locale e nazionale.

Il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni fa sì che vengano garantiti interventi di qualità a tutti i soggetti coinvolti nell’erogazione di percorsi di “alternanza”, quali, a titolo esemplificativo, quelli che riguardano l’istruzione e la formazione professionale, ivi compresi tirocini curriculari e stage.

Tra le azioni previste sembra particolarmente importante quella di garantire quanto previsto dal decreto Interministeriale (MLPS-MS) 6 marzo 2013 per la figura del formatore per la salute e la sicurezza sul lavoro. I docenti in possesso dei requisiti richiesti dal decreto potranno aggiornare i contenuti della formazione e mantenere il requisito di formatore. Anche per gli studenti sono previste attività formative che coinvolgeranno, in primo luogo, coloro che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro o che sono impegnati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO). Saranno resi disponibili strumenti volti ad affiancare le istituzioni scolastiche nell’assolvimento dei propri obblighi formativi nei confronti degli allievi equiparati a lavoratori in ambito scolastico e coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro.

“Studiare il lavoro”, un corso da adeguare

L’INAIL si impegnerà ad adeguare, anche sotto il profilo normativo, il corso di formazione generale per le azioni di supporto previsto dall’articolo 37 del citato decreto legislativo n. 81 del 2008[1], in relazione all’applicazione dei criteri indicati per l’individuazione dei docenti in possesso dei requisiti per l’erogazione della formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole di appartenenza. Inoltre l’INAIL effettuerà gli interventi di aggiornamento rivolti ai docenti-formatori ed erogherà corsi di formazione in modalità di apprendimento a distanza.

Comitato di coordinamento

La pianificazione, programmazione e organizzazione generale dei piani di attività da realizzare sarà svolta attraverso un apposito Comitato di coordinamento, composto da cinque rappresentanti, di cui due per il Ministero dell’Istruzione, uno per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, uno per l’INL e uno per l’INAIL.

Le funzioni del Comitato sono:

  • predisporre piani annuali delle attività e dei progetti da realizzare e promuovere;
  • curare periodicamente il monitoraggio dello stato di attuazione delle singole iniziative realizzate e del livello di raggiungimento degli obiettivi, oltre che dell’efficacia delle azioni intraprese.

Gli impegni del Ministro dell’Istruzione

In breve possiamo riassumere gli impegni del Ministero dell’istruzione:

  • mettere a disposizione risorse professionali, materiali e il necessario supporto tecnico, nonché rendere disponibile la piattaforma tecnologica ai fini dell’erogazione del corso di formazione in modalità e-learning “Studiare il lavoro” (…), favorire la promozione e la divulgazione dell’iniziativa, il cui progetto formativo, nel rispetto della sfera di autonomia delle istituzioni scolastiche, può essere riconosciuto come credito formativo;
  • supportare le istituzioni scolastiche nell’applicazione degli strumenti successivamente previsti, anche in collaborazione con le organizzazioni rappresentative delle strutture ospitanti;
  • promuovere le iniziative progettuali individuate dal Protocollo di Intesa presso le istituzioni scolastiche;
  • predisporre strumenti operativi (schede a supporto delle scuole e delle strutture ospitanti) finalizzati a rendere efficace il processo formativo, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nell’ambito dei PCTO.

Tali strumenti contemplano:

a. la definizione congiunta da parte del tutor interno e del tutor esterno delle attività da attribuire allo studente nella struttura ospitante, coerenti con il percorso formativo personalizzato;

b. l’indicazione da parte del tutor esterno allo studente e al tutor interno, prima dell’avvio dell’attività, relativa a:

  • rischi generali e specifici;
  • informazione/formazione da erogare sugli aspetti legati alla salute e sicurezza;
  • Dispositivi di Protezione Individuali nelle attività previste;

c. la verifica periodica a cura del tutor interno della corrispondenza tra il progetto formativo e le attività effettivamente assegnate allo studente.

Gli impegni del Ministro del lavoro e delle politiche sociali

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali si impegna a:

  • garantire il costante supporto a favore di una corretta sensibilizzazione e formazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • promuovere, in particolare, il Protocollo e le sue finalità anche presso i propri enti vigilati;
  • diffondere, attraverso il dialogo, il Protocollo e le sue finalità;
  • organizzare incontri con tutti i soggetti coinvolti nei “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” (studenti, dirigenti scolastici e docenti) volti alla promozione e alla diffusione della cultura in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Gli impegni dell’Ispettorato del lavoro

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro si impegna a:

  • sviluppare, presso gli istituti scolastici e i luoghi di lavoro, iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi della legalità e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • emanare circolari e indicazioni operative relative alle attività in questione;
  • prevedere nell’ambito del documento di programmazione dell’attività di vigilanza un apposito paragrafo dedicato ai tirocini extracurricolari e ai percorsi formativi scuola-lavoro;
  • predisporre eventuali verifiche finalizzate al rispetto delle condizioni di salute e sicurezza e alla corrispondenza tra le attività attribuite agli studenti e quelle effettivamente espletate (…) previe istruttorie delle commissioni territoriali istituite presso gli UU.SS.RR.

Gli impegni dell’INAIL

L’INAIL (Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro) si impegna a:

  • realizzare azioni di supporto in relazione all’applicazione dei criteri previsti nel Decreto Interministeriale del 6 marzo 2013 nel contesto scolastico, finalizzate all’individuazione dei docenti in possesso dei relativi requisiti per l’erogazione della formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole di appartenenza;
  • effettuare interventi formativi di aggiornamento rivolti ai docenti-formatori secondo modalità di erogazione da concordare tra le Parti;
  • realizzare l’adeguamento, anche sotto il profilo normativo, del corso di formazione generale previsto, denominato “Studiare il lavoro”;
  • realizzare il corso di formazione parte specifica per i settori della classe di rischio basso da erogarsi in modalità e-learning, sulla base di quanto previsto dagli Accordi Stato Regioni.

La disponibilità di materiali

C’è un articolo dell’accordo, che lascia presagire una grande disponibilità di materiali utili al miglioramento delle situazioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sia le opere già pubblicate, della cui proprietà intellettuale non si discute, sia quelle che saranno frutto degli accordi potranno essere rese disponibili e diffuse in modalità facilitata per il raggiungimento delle finalità indicate.

Era proprio quello che ci voleva?

È utile sottolineare che un protocollo di intesa è sempre una buona notizia anche se il rischio usuale è quello che finisca col costituire un’ennesima tessera del lastricato che conduce alla porta dove si fermano le buone intenzioni.

I molteplici fatti di cronaca che si sono verificati negli ultimi tempi e che hanno registrato più volte la perdita di vite giovanissime impegnate in stage di Alternanza oppure in tirocini, hanno mostrato due aspetti preoccupanti delle relazioni scuola-azienda, soprattutto se riferite all’opinione pubblica.

Ci si riferisce in particolare alla enorme confusione che regna sulle molteplici modalità di relazione tra scuola e impresa nella loro accezione educativa e formativa che si svolge in molti e svariati contesti. Più volte si protesta contro i PCTO, che rappresentano solo una modalità molto blanda di formazione in azienda, per inveire contro tirocini e stage che, essendo legati alla formazione professionale, caratterizzano i percorsi di competenza regionale e nazionale (MLPS).

Spesso il Ministro dell’istruzione è chiamato dai giornali per rispondere di fatti e incidenti che rientrano invece nella sfera di competenze del Ministero del Lavoro. Insomma, occorre ripartire delimitando i rispettivi campi e chiarendo le caratteristiche e le finalità dei percorsi e delle attività con le loro relative appartenenze in termini di competenze e responsabilità.

Fare un po’ di chiarezza

Solo in questo modo si eviteranno strumentalizzazioni, demonizzazioni e chiusure inspiegabili, molte volte architettate a svantaggio di una modalità di apprendimento, quella che richiede l’impegno congiunto di scuola e azienda, che andrebbe ben più valorizzata.

Analogamente per il personale della scuola, fino ad oggi, sono stati proposti ulteriori corsi di formazione sui temi della sicurezza e della salute sul lavoro. Tranne casi particolari, hanno solo rappresentato ulteriori adempimenti dei quali non si comprendono esattamente la portata ed il significato. I risultati che sono sotto gli occhi di tutti non saranno migliorati con una volenterosa e pur significativa sottoscrizione di nobili e reciproci impegni.


[1] Testo Unico Salute Sicurezza Lavoro D.lgs. 81/ 2008.