Una rete contro i rischi della rete, ma non solo

Intesa per il coordinamento nazionale tra gli ITS Academy

Uno dei settori tecnologici e commerciali più bisognosi di professionalità emergenti e fortemente specializzate è quello che si occupa di Cloud Computing e di Cyber Security. In questi ambiti contano moltissimo le tecnologie, le esperienze, le modalità e i tempi della loro diffusione. Infatti in un mondo nel quale domina il concetto di “tempo reale”, che annulla le distanze e tempi di circolazione delle informazioni, le tecnologie negative o quelle pensate per fare danni nel web, viaggiano contemporaneamente e sugli stessi canali delle buone pratiche.

Questa situazione implica la necessità di sostenere la formazione di tecnologi altamente specializzati e inclini a supportare la Pubblica Amministrazione e/o operatori privati nel buon uso dei sistemi per il Cloud Computing e per la sicurezza online (Cyber Security).

Alcune precisazioni per i non addetti ai lavori

Il Cloud Computing è l’accesso on-demand, via internet, a risorse informatiche – applicazioni, server (fisici e virtuali), storage dei dati, strumenti di sviluppo, funzionalità di rete e altro – ospitate su un data center remoto gestito da un provider di servizi cloud (cloud services provider, CSP). Il CSP mette a disposizione queste risorse per un costo di abbonamento mensile o le fattura in base all’utilizzo[1].

La cyber security è la prassi di proteggere i sistemi, le reti e i programmi dagli attacchi digitali. Questi attacchi informatici sono solitamente finalizzati all’accesso, alla trasformazione o alla distruzione di informazioni sensibili, nonché all’estorsione di denaro agli utenti o all’interruzione dei normali processi aziendali. L’implementazione di misure di cyber security efficaci è particolarmente impegnativa oggi perché ci sono più dispositivi che persone e gli hacker stanno diventando sempre più innovativi[2].

Dal versante scuola una lettura interessata

Le cinque aree della competenza digitale nelle quali ogni studente dovrebbe approfondire la propria struttura di cittadino digitale, sono notoriamente state individuate nelle seguenti:

  • Dati, informazioni e documenti informatici.
  • Comunicazione e condivisione.
  • Sicurezza.
  • Servizi on-line.
  • Trasformazione digitale.

Come si vede la competenza digitale, peraltro indicata alla quarta posizione, nella matrice cognitiva delle otto competenze chiave europee, è nozione complessa ed articolata.

Lo sviluppo delle conoscenze ed abilità ad essa sottese implica, per la scuola, una attenzione sempre alta per i temi del digital data con tutte le relative problematiche legate alla Cyber sicurezza. In questa ottica si prefigurano scenari importanti di approfondimento e di riflessione per ciascuno dei docenti che si occupano di curricolo per la cittadinanza digitale, indispensabile dimensione della scuola che guarda al futuro.

Le soluzioni prospettate partono da accordi specifici

In questi settori altamente tecnologici e iper specializzati, come si accennava, la formazione degli operatori è essenziale per fronteggiare le novità in continua evoluzione e, purtroppo, anche per tener testa agli attacchi informatici che diventano sempre più specializzati e capaci di violare sistemi di sicurezza altamente costosi e teoricamente inattaccabili. Ci sono molti enti pubblici e aziende private che subiscono attacchi Hacker[3]. La tipologia di attacco prevalente è il ransomware: è in grado di penetrare nelle infrastrutture di rete, decifrare i file e prenderli in ostaggio, con l’obiettivo di chiedere un riscatto per riavere indietro i propri dati.

In risposta al bisogno di analisi e di prospettive per questo pericolo sempre più attuale ed incombente, lo scorso 5 ottobre è stato siglato un accordo tra il Ministero dell’istruzione e una serie di partner importanti:

  • Regione Emilia-Romagna
  • Regione Lombardia
  • Regione Liguria
  • Regione Puglia
  • Regione Umbria
  • Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale
  • Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN)
  • Confindustria
  • Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa
  • Associazione Nazionale degli ITS
  • Fondazione Leonardo-Civiltà delle macchine.

L’intesa sollecita la formazione di una rete di coordinamento nazionale tra gli ITS Academy per la transizione digitale. L’obiettivo della rete è quello di promuovere lo sviluppo di percorsi formativi dedicati alla digitalizzazione e alla sicurezza informatica dei processi delle imprese private e della Pubblica Amministrazione.

Le Cyber insidie vogliono buone pratiche

L’accordo vuole favorire la creazione di una comunità di buone pratiche da mettere a disposizione della Rete di coordinamento degli ITS Academy per la transizione digitale che, in questo modo, potrà avvalersi di competenze qualificate – esperti e docenti provenienti dal mondo accademico, delle imprese e delle professioni – e di modelli formativi e didattici adeguati alla mission dell’intesa.

Forte dei 48 milioni di euro destinati al sistema ITS Academy per quest’anno scolastico, il Ministero punta alla formazione di nuove professionalità nell’ambito della transizione digitale e della Cyber Security, testimoniando concretamente che gli ITS sono una realtà in grado di cogliere le trasformazioni e i cambiamenti del sistema economico e produttivo del Paese offrendo nuove opportunità a ragazze e ragazzi.

Anche i partner sembrano soddisfatti

A margine dell’accordo, il Ministero dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale, tramite il titolare del dicastero, ha sottolineato che “Le Competenze Digitali sono un fattore chiave abilitante trasversale per la crescita del Paese, per l’occupazione e per l’inclusione digitale”.

A sua volta, il presidente dell’Agenzia per la Cyber sicurezza Nazionale (ACN) ha dichiarato che la trasformazione digitale solida dell’Italia deve essere necessariamente sostenuta dalla creazione di una forza lavoro nazionale composta da esperti e giovani talenti, con decise competenze tecnico informatiche e di cyber sicurezza.

Lo strumento degli Istituti tecnologici superiori ITS Academy rappresenta la migliore risposta a livello territoriale per consentire la formazione di un numero di tecnici necessari alle imprese e alle amministrazioni italiane che dovranno lavorare in collaborazione con ingegneri e informatici formati dal sistema universitario nazionale.

Come si vede le figure di grande importanza strategica pongono finalmente in risalto il modello e la funzione degli ITS Academy nel panorama del sistema di istruzione terziario nazionale.

Stiamo a vedere se stavolta davvero funziona…

Rafforzare il ruolo degli ITS Academy, in maniera tale da costituire un sistema complementare al classico sbocco accademico dell’istruzione terziaria, è un target di lunga durata che, qualora bene inteso e realizzato, fornirà risorse lavorative altamente specializzate e in grado di supportare, direttamente e immediatamente, i processi produttivi delle aziende, atteso che negli ITS Academy i due terzi dei docenti devono essere provenienti dalle imprese.

L’Accordo, che avrà durata di un anno dalla data della firma, prevede, inoltre, la costituzione di un comitato di coordinamento scientifico e tecnico; si ipotizza che per la costituzione di questo organismo dovremo attendere l’insediamento del nuovo Ministro dell’istruzione.


[1] www.ibm.com

[2] www.cisco.com

[3] Attacchi hacker, la mappa delle aziende italiane più colpite (reevo.it)