A un passo dall’esame

Disposizioni affinché tutto funzioni bene

Sugli esami di Stato, ogni anno, non mancano vivaci discussioni, tra estimatori e detrattori. Tuttavia, se gli esami si continuano a fare, un motivo ci sarà e, sino a quando si faranno, ogni scuola coinvolta dovrà cercare di organizzarli al meglio.

D’altro canto, è uno dei rari momenti, non indotti da situazioni anomale, in cui la scuola italiana esce dal cono d’ombra, smette di rivendicare un ruolo e, fattivamente, lo esercita. I media ne parlano, più o meno a proposito, interpreti dell’interesse nutrito dall’opinione pubblica. L’articolessa sulla maturità è, a suo modo, un genere giornalistico: richiede un certo numero di battute e una varietà di accenti; contiene sempre accigliate riflessioni o onirici amarcord; non mancano le analisi tecniche sul mismatch tra formazione e occupabilità, come pure i confronti con altri sistemi europei. Ci sono sonde gettate nel pozzo degli umori di una generazione di invisibili che d’improvviso prendono la parola, davanti alle telecamere o a un taccuino, per il servizio dedicato al momento di uscita dei candidati dalle scuole.

Cercare di far bene       

Anche quest’anno ogni scuola cercherà di fare la sua parte. Per questo è bene creare tutte le condizioni a favore di un lavoro utile e ordinato. Il modo in cui si presenta la scuola viene osservato e giudicato. L’esame di Stato non riguarda solo i candidati, ma anche le scuole e, in fondo, la qualità del sistema scolastico.

Come ha spiegato l’OM n. 45 del 9 marzo 2023: “I presidenti di commissione trasmettono al competente USR un’apposita relazione, sulla base di un form telematico disponibile su Commissione web”. Se, per caso, un Presidente intende esprimere valutazioni sull’organizzazione della scuola ospitante, come avrebbe detto il compianto Massimo Catalano[1], “Meglio un giudizio positivo che un giudizio negativo”.

Indipendentemente da questo, è giusto adempiere ai compiti che spettano a ciascuna scuola che ospita gli esami di Stato. Ovviamente, possono esserci imprevisti: programmare non significa riuscire ad escluderli, significa poterli affrontare meglio.

Si torna all’antico-recente

Quest’anno si torna all’antico-recente, al D.lgs. n. 62 del 13 aprile 2017. La composizione della commissione: un Presidente esterno (è stato così anche durante la pandemia); tre commissari interni (durante la pandemia sono stati sei); tre commissari esterni (durante la pandemia è stata sospesa la presenza della componente esterna).

Gli “esterni” si incontrano con gli “interni”, in una miscela che può comportare, come in tutte le dinamiche di gruppo, confronto di opinioni, convergenze o divergenze, talvolta discussioni o contrasti, che è ragionevole cercare di contenere e mitigare.

Le responsabilità del Presidente

Il Presidente della Commissione organizza, indirizza, coordina e dirige tutte le operazioni. Vigila sui lavori delle due sottocommissioni assicurando una partecipazione costante. È il garante della legittimità, ma anche del “clima” e, ovviamente, della valutazione. Non ha una funzione notarile, ma assume orientamenti, prende decisioni, formula interpretazioni, propone mediazioni, effettua controlli. Inoltre, come spiega l’art. 16 dell’OM n. 45/2023: “Per garantire la funzionalità della commissione/classe in tutto l’arco dei lavori, il presidente può delegare un proprio sostituto scelto tra i commissari. Il sostituto è unico per le due commissioni/classi, tranne casi di necessità che il presidente dovrà motivare. Il presidente sceglie un commissario quale segretario di ciascuna commissione/classe, con compiti di verbalizzazione dei lavori collegiali. Il verbale della riunione plenaria congiunta delle due commissioni/classi sarà riportato nella verbalizzazione di entrambe le commissioni/classi abbinate”. 


Se accadono fattidi profilo disciplinare, e purtroppo non possono pregiudizialmente escludersi, a carico di studenti o di docenti, spetta a lui assumere dei provvedimenti. Di fronte a dubbi di qualsivoglia natura, è bene consultare il nucleo operativo di supporto e consulenza al personale scolastico impegnato nello svolgimento degli esami di Stato.

La documentazione da presentare ai Presidenti

Alle ore 8:30 di lunedì 19 giugno, tutto deve essere pronto. Non si tratta dell’impegno solitario di qualcuno, ma di un disporsi dell’intera organizzazione scolastica nel condividere l’importanza dell’appuntamento. Con l’insediamento della Commissione deve essere consegnata ai Presidenti la necessaria documentazione:

  • elenco dei candidati agli esami (compresi eventuali “esterni” o “abbreviazioni per merito”);
  • studenti interni della classe ammessi in sede di scrutinio finale;
  • Documento del 15 maggio;
  • atti relativi alle prove effettuate e alle iniziative realizzate durante l’anno in preparazione dell’esame di Stato;
  • copia del verbale dello scrutinio finale della classe di provenienza dei candidati interni con il tabellone che riporta, per ogni singolo studente, il credito scolastico assegnatogli;
  • modelli di certificati relativi al giorno di partecipazione agli esami del candidato, da compilare a cura della Commissione e da rilasciare a coloro i quali ne facciano eventualmente richiesta;
  • schede personali dei candidati;
  • il documento del Consiglio di classe, relativo ai candidati con disabilità ai fini degli adempimenti di cui all’art. 24 dell’OM n.  45 del 9 marzo 2023, in particolare in riferimento agli studenti con disabilità che sostengono l’esame con le prove differenziate non equipollenti ai sensi dell’art. 20, comma 5, del D.lgs. 62/2017 (deve essere consegnato a parte e nel rispetto della privacy);
  • eventuale documentazione, sempre nel rispetto della privacy, relativa ai candidati con disturbi specifici di apprendimento (DSA) che sostengono l’esame con le prove differenziate non equipollenti ai sensi dell’art. 20, comma 13, del D.lgs. 62/2017;
  • eventuale dettagliata relazione per le classi o per gli studenti che hanno partecipato ai percorsi
di apprendistato di primo livello per il conseguimento del titolo conclusivo dell’Istruzione secondaria di secondo grado; 

  • quanto altro predisposto dal Consiglio di classe, ad esempio, nei territori alluvionati, l’elenco degli studenti che devono sostenere il Colloquio senza le prove scritte.

Gli esami nelle zone alluvionate

Alla documentazione si aggiunge, quest’anno, l’elenco degli studenti residenti nei Comuni alluvionati i quali partecipano all’esame di Stato solo relativamente al Colloquio (ai sensi dell’OM n. 106 dell’8 giugno 2023 e alla luce degli ulteriori chiarimenti forniti dal MIM) finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente (PECUP).

La Nota n. 2801 del 13 giugno 2023 ha ulteriormente chiarito che dal 14 giugno 2023 l’ammissione degli studenti al Colloqui è avvenuto sul portale SIDI utilizzando la nuova voce “Ammesso O.M. 106”. Ciascuna scuola ha dovuto, dunque, assolvere al compito (non semplice) di verificare, sulla base dei dati ufficiali in proprio possesso, quali studenti risiedevano nei Comuni alluvionati, o nei Comuni con frazioni alluvionate, dando tempestivamente tutte le informazioni agli studenti interessati e alle rispettive famiglie.

Tali Colloqui non devono essere considerati un succedaneo dell’esame di Stato, devonode comunque garantire un’analoga valorizzazione del lavoro svolto dagli studenti e dai docenti, in particolare durante l’ultimo anno scolastico. Come osserva l’OM. n. 106 dell’8 giugno 2023, art. 4, comma 4: “La commissione/classe cura l’equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando una rigida distinzione tra le stesse”. 


Kit e disposizioni operative

Le disposizioni attuali non si discostano da quelle usuali: individuazione gli spazi fisici idonei ad ospitare le prove scritte, i banchi accuratamente distanziati; le aule dedicate alle Commissioni con le chiavi; gli armadietti con le chiavi e il lucchetto; il materiale di cancelleria ben riposto in una scatola: carta, matite, penne nere e/o blu e rosse, gomma per cancellare, temperino, colla, scotch, punti e levapunti, graffatrice e forbici, ecc. In vista dell’esoterica procedura di chiusura del “pacco”: carta da pacchi, spago, cera lacca, timbro, fiammiferi e/o accendino. Poi c’è il timbro che potrà essere condiviso in modo cooperativo tra le Commissioni. Il tutto da restituire correttamente alla scuola a esami di Stato conclusi.

Operazioni propedeutiche

È importante che le scuole predispongano misure di accoglienza. È gradito, per esempio, che Presidenti e Commissari esterni possano essere accolti, in primo luogo, dai Commissari interni della scuola, salutati e orientati dalla portineria con indicazioni chiare alle aule, per evitare che debbano girovagare alla ricerca della destinazione.

Come ancora spiega l’OM 45 del 9 marzo 2023, art. 15(Riunione plenaria e operazioni propedeutiche): “1. Il presidente e i commissari delle due classi abbinate si riuniscono in seduta plenaria presso l’istituto di assegnazione il 19 giugno 2023 alle ore 8:30. Nel caso in cui la commissione operi su due sedi, la riunione plenaria si svolge presso la prima sede della commissione. (…)3. Il presidente, durante la riunione plenaria, sentiti i componenti ciascuna commissione/classe, individua e definisce gli aspetti organizzativi delle attività delle stesse determinando, in particolare, la data di inizio dei colloqui per ciascuna commissione/classe e, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le due commissioni/classi e, all’interno di ciascuna di esse, quello di precedenza tra candidati esterni e interni, nonché quello di convocazione dei candidati medesimi secondo la lettera alfabetica. Il numero dei candidati che sostengono il colloquio non può essere superiore a cinque per giornata, salvo motivate esigenze organizzative. (…)5. Al termine della riunione plenaria, il presidente della commissione dà notizia del calendario dei colloqui e delle distinte date di pubblicazione dei risultati relativi a ciascuna commissione/classe. Il calendario dei colloqui viene reso disponibile a ciascun candidato interno nell’area riservata del registro elettronico cui accedono tutti gli studenti della classe di riferimento; ai candidati esterni il calendario viene trasmesso via e-mail”. 


Inutile sottolineare il rilievo, specie per gli studenti, del calendario dei colloqui e le date di pubblicazione dei risultati. Fondamentale la gestione dell’ansia, a maggior ragione se si presentano problemi che comportano calma e ponderazione. Tra scuola e Commissioni è utile una collegiale gestione dell’ansia. In particolare, un rapporto reciprocamente sereno e non invasivo: la Commissione svolge i suoi compiti, la scuola è al suo fianco se e quando occorre.

Condizioni di base

Importante che i collaboratori scolastici siano presenti e disponibili per procedere a fotocopiare rapidamente i testi delle prove e che tutte le macchine fotocopiatrici siano funzionanti. Il tema fotocopiatura è tutt’altro che banale.

I Presidenti o loro delegati, alla presenza di alcuni studenti, per trasparenza, vigileranno e se ci saranno ritardi, non mancheranno di formulare delle osservazioni.

I docenti che non fanno parte delle Commissioni sono a disposizione, con obbligo di servizio sino alla fine di giugno, e possono essere impiegati nella sorveglianza durante le prove scritte, vigilando che essa venga fatta sul serio: “Il personale utilizzabile per le sostituzioni, con esclusione del personale con rapporto di lavoro di supplenza breve o saltuaria, rimane a disposizione dell’istituzione scolastica di servizio fino al 30 giugno 2023, assicurando, comunque, la presenza in servizio nei giorni delle prove scritte” (comma 4, art. 13, Sostituzione dei componenti delle Commissioni, OM 45 del 9 marzo 2023).

La consegna

Alla fine degli esami di Stato è previsto un verbale di restituzione dei locali, dei documenti, dei registri e degli stampati e di consegna del plico al Dirigente scolastico dell’Istituto. È importante quindi prendere accordi preventivi in tal senso. Potrebbe diventare sgradevole non sapere bene, per tempo, specie in un assolato sabato pomeriggio, a chi consegnare il frutto più prezioso del lavoro di 15 o 20 giorni: prove e verbali. Il verbale va redatto in duplice copia con firme originali e viene sottoscritto dal Presidente della Commissione e dal Dirigente scolastico o da un suo incaricato. Inutile evidenziare che quei “pacchi” vanno posti in luogo sicuro, pensandoci bene, per tempo.

Riferimenti normativi

Cfr. DPR n. 122 del 22 giugno 2009, Regolamento sulla Valutazione degli alunni, ai sensi degli artt. 2 e 3 del Decreto Legge n. 137 del 1° settembre 2008, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 169 del 30 ottobre 2008 (Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università). Modificato e parzialmente abrogato dal D.lgs. 13 aprile 2017 n. 62.

D.lgs. n. 62 del 13 aprile 2017, Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107, Capo III, Esame di Stato nel secondo ciclo di istruzione, artt. 12-21.

Ordinanza Ministeriale n. 45 del 9 marzo 2023, Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023.

Nota prot. n. 15851 del 12 maggio 2023 e prot. n. 11916 del 15 maggio 2023, avente ad oggetto: Adempimenti di carattere operativo e organizzativo relativi all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – anno scolastico 2022-2023.

Nota prot. 7522 del 22 maggio 2023 avente ad oggetto: trasmissione N.M. n. 15851 del 12.05.2023 – Adempimenti di carattere operativo e organizzativo relativi all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – anno scolastico 2022-2023 (a firma del Dirigente dell’UST di Bologna).

Nota prot. n. 2726 del 6 giugno 2023 avente ad oggetto: Comunicazione Esami di Stato secondo ciclo a.s. 2022/2023 – Attività a supporto della procedura e adempimenti sulla comunicazione dei dati.

Ordinanza Ministeriale n. 106 dell’8 giugno 2023, Disposizioni concernenti la validità dell’anno scolastico, l’ammissione agli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, le modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo e secondo ciclo di istruzione e le modalità di riunione degli organi collegiali per l’anno scolastico 2022/2023 nelle zone interessate dagli eventi alluvionali a partire dal 1° maggio 2023.

Nota n. 19084 dell’8 giugno 2023, avente ad oggetto: Ordinanza ministeriale 8 giugno 2023, n. 106, recante “Disposizioni concernenti la validità dell’anno scolastico, l’ammissione agli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, le modalità di svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo e secondo ciclo di istruzione e le modalità di riunione degli organi collegiali per l’anno scolastico 2022/2023 nelle zone interessate dagli eventi alluvionali a partire dal 1° maggio 2023”.

Nota prot. n. 2801 del 13 giugno 2023 avente ad oggetto: Indicazioni operative relative all’O.M. 106/2023- comunicazione dei dati esame di stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione.

Nota prot. n. 15356 del 15 giugno 2023, avente ad oggetto: Alluvione Emilia-Romagna. Ordinanza Ministeriale 8 giugno 2023, n.106. Esami di Stato scuola secondaria di II grado. Riscontro a quesiti.


[1] Massimo Catalano, personaggio della trasmissione di Renzo Arbore, Quelli della notte, noto per le sue “perle di saggezza”: “Cari ragazzi, è meglio essere promossi a giugno, che bocciati a settembre; Se uno lavora molto, si stanca parecchio. Chi lavora poco, viceversa, secondo me, si stanca molto meno; È molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati”.