Le novità della legge 107/2015 La legge 13 luglio 2015 n. 107 si intitola “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione”; titolo assolutamente appropriato, atteso che la legge, ancorché approvata dal Parlamento dopo appena 5 anni dalla precedente Riforma cosiddetta Gelmini, si rappresenta quale momento riformatore, nel senso vero dell’innovazione.  Questa legge vanta molti meriti, in quanto ha voluto

Una rete ormai pervasiva Nelle scuole e nella società civile ricorsivamente emergono situazioni di uso e abuso della rete. Parlare di social nel nuovo millennio vuol dire pre-occuparsi dei ragazzi, fornendo loro strumenti per affrontare la complessità. Lo straripamento dell’uso, che spesso sconfina nell’abuso, dello smartphone, viene segnalato come un’emergenza educativa, e si amplificano i segnali di allarme sulla necessità di dotarsi di

Cosa rimane ancora da attuare della “Buona scuola”?

Dopo la legge 107/2015 In questi ultimi mesi, com’era prevedibile, le attenzioni e le preoccupazioni del governo erano tutte concentrate sulle otto deleghe della legge 107/2015, che dovevano essere approvate entro 18 mesi dall’entrata in vigore della stessa legge, quindi entro il 16 gennaio scorso, termine prorogato di 90 giorni in virtù del comma 182 della stessa legge. Abbiamo assistito,

Da sperimentazione ad ordinamento: un passaggio incompiuto “La presente nota intende offrire alle Istituzioni scolastiche un quadro riassuntivo della normativa che regola l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera secondo la metodologia CLIL e che definisce i requisiti richiesti ai docenti. Essa è finalizzata a fornire suggerimenti su modalità di attuazione e indicazioni operative a licei e istituti