Riparte il procedimento di valutazione dei Dirigenti scolastici

La nota 6844 del 19 aprile 2018

In data 19 aprile è finalmente stata emanata la tanto attesa Nota 3 della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione sul procedimento di valutazione dei Dirigenti scolastici per l’a.s. 2017/18. Con la pubblicazione della nota alcuni aspetti, oggetto di rumors negli ultimi mesi, sono stati effettivamente chiariti, con l’intento, o quantomeno la speranza,  di stimolare un’ampia partecipazione e condivisione al processo in corso.

Vediamo, allora, sinteticamente e per punti, le principali caratteristiche della seconda annualità.

La semplificazione degli strumenti

L’intera procedura, e gli strumenti a corredo, sono stati semplificati e armonizzati con il dettato normativo ed i riscontri emersi dopo la prima applicazioneAccedendo al Portfolio, è evidente che l’intera struttura è stata riorientata rispetto alle cinque dimensioni professionali descritte nel comma 93 della Legge 107/15, e non più rispetto alle aree di processo del RAV. Questo dovrebbe facilitare la lettura dell’azione dirigenziale e la sua corrispondenza alle aree sia prese in analisi nell’autovalutazione, sia indicate per l’espressione della valutazione, ora perfettamente sovrapponibili.

Maggiore protagonismo del Dirigente scolastico

L’interlocuzione diretta tra il Dirigente e il Nucleo acquista un ruolo centrale nell’intera procedura. Il Portfolio resta il punto di partenza per conoscere l’azione professionale del valutato che, però, illustrerà personalmente e direttamente le proprie scelte e le motivazioni che le hanno determinate, utilizzando il Portfolio come una sorta di canovaccio attraverso cui raccogliere coerentemente le evidenze del proprio operato. La nota fa riferimento a un protocollo comune a livello nazionale per lo svolgimento dell’interlocuzione, di cui dunque si attende la pubblicazione.

Portfolio sempre aperto

Nella nota è specificato che il Portfolio non avrà limitazioni temporali per l’accesso e la compilazione, ma il 31 luglio il sistema manterrà in memoria quanto il Dirigente avrà documentato e illustrato fino a quella data. In questo modo, attraverso quella che potremmo definire una fotografia del Portfolio scattata in una data unica a livello nazionale, si vuole fornire un elemento di uniformità, poiché è quella versione che il Nucleo, e poi il Direttore dell’USR competente per territorio, dovrà prendere in considerazione per l’espressione della valutazione.

Collegamento diretto tra le azioni e gli obiettivi della lettera di incarico

Diversamente dalla precedente annualità, il Dirigente stesso dovrà collegare le azioni scelte con uno o più obiettivi, nazionali, regionali o di scuola desunti dal RAV, contenuti nella lettera di incarico. In questo modo si dovrebbe da un lato facilitare il lavoro dei Nuclei, dall’altro valorizzare il ruolo attivo del Dirigente, che anche attraverso questo passaggio potrà descrivere coerentemente le scelte strategiche adottate. Inoltre il Dirigente avrà un campo per descrivere gli eventuali elementi che ne hanno ostacolato l’azione nel contesto specifico di riferimento.

Feedback per il miglioramento professionale

Al termine della procedura di valutazione, la nota evidenzia che ogni Dirigente riceverà un feedback, con lo scopo di finalizzare l’intero processo in un’azione per sostenere il miglioramento professionale della dirigenza scolastica, evitando però di ridurlo solo in una declaratoria tra chi ha agito bene e chi necessita di interventi a supporto.

Si conferma, dunque, la volontà di considerare la procedura di valutazione, e gli strumenti a questa connessi, come opportunità per la crescita professionale del Dirigente, ma è indubbio che la vera differenza in questo senso la faranno i Nuclei di valutazione, alla cui formazione e credibilità è rimessa la vera tenuta dell’intero sistema. In questo senso, forse, sarebbe opportuno ripensare alla composizione dei Nuclei, alle misure di accompagnamento allo svolgimento del delicato ruolo di valutatori. Servono infatti specifiche caratteristiche professionali per chi intenda svolgere questa delicata funzione, per rapportarsi ai Dirigenti scolastici in modo da realizzare un dialogo professionale realmente costruttivo, e funzionale al miglioramento della dirigenza scolastica.

Tanti rumors… per nulla?

È innegabile, però, che, prima ancora di riavviare la macchina della valutazione, resta la curiosità (almeno quella, essendo venuta meno l’attesa per una ricaduta economica), in chi ha deciso lo scorso anno di partecipare compilando il Portfolio, di conoscere gli esiti della valutazione. Al momento la piattaforma non consente ancora ai singoli Dirigenti di scaricare il provvedimento di valutazione adottato dal Direttore dell’USR a conclusione della procedura. Non resta, quindi, che attendere le prossime indicazioni, rimandando, per un approfondimento sulle novità della seconda annualità sinteticamente descritte, alla lettura della Nota 3.