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Approvata la Legge sul cyberbullismo

Una legge condivisa

Come avevamo ricordato recentemente[1], la politica ha mantenuto l’impegno di concludere l’iter normativo per l’avallo della legge per il contrasto al cyberbullismo, che il 17 maggio u.s. è stata approvata in via definitiva alla Camera sostanzialmente all’unanimità (1 sola astensione).

La presidente della Camera Laura Boldrini l’ha definita un passo necessario, e ne ha dedicato l’approvazione a Carolina Picchio e a tutte le vittime del cyberbullismo[2]. L’iter legislativo nasce nel 2014, e dopo un avvio rapido e bipartisan ha subito un momento di stallo con revisioni profonde nel testo originario,  fino all’approvazione recente che è ora in attesa di pubblicazione[3].

Il testo della legge, in sintesi, prevede due capisaldi di riferimento: maggiore controllo sul web e lavoro di prevenzione attraverso la scuola.

Ma ripercorriamo, per sommi capi, il testo del provvedimento.

Definizione di cyberbullismo

Viene per la prima volta a livello normativo recepita la definizione legislativa di cyberbullismo come qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione e di furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica.

Non si pensi ridondante l’accordo su quanto è o non è cyberbullismo, poiché è spesso molto labile il confine fra quello che le sensibilità intendono come cyberbullismo e ciò che troppo spesso viene considerato un gioco fra ragazzi. La definizione colma un vulnus normativo dettato dalla crescita esponenziale e rapida degli strumenti di connessione.

La rimozione dei contenuti ostili

Sarà possibile chiedere, da parte del minore sopra i 14 anni (anche senza che il genitore lo sappia) vittima di cyberbullismo,  l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti diffusi in rete al gestore del sito internet o dei social media. Entro 48 ore, se non si è provveduto, il minore (con il genitore) può rivolgersi al Garante della privacy che provvede direttamente nelle successive 48 ore.

La deterrenza dell’ammonimento

È prevista la “procedura di ammonimento” da parte del Questore, che inviterà il minore con un genitore a non ripetere gli atti fino a quando non vi è querela o denuncia, così come accade per lo stalking, per ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali in rete; l’ammonimento funge certamente anche come azione “educativa e di responsabilizzazione”[4].

Il “tavolo” tecnico

Presso la Presidenza del Consiglio è istituito un tavolo tecnico per la redazione del piano di azione integrato per il contrasto e la prevenzione del cyberbullismo, con carattere interistituzionale.

La formazione dei docenti

Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca deve predisporre linee di orientamento e prevenzione centrate sulla formazione del personale e la formazione nei territori, con collaborazione interistituzionale  delle associazioni territoriali e di Polizia Postale; al riguardo si ricordano le Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo,  emanate dal MIUR ad aprile 2015, da innovare alla luce della rapidità e pervasività dell’uso dell’ambiente web nelle vite quotidiane, nonché della Legge stessa.

Il benessere digitale

La Polizia Postale riceverà risorse ad hoc nell’ambito del programma operativo nazionale per formazione per l’aggiornamento dei docenti; in tal senso auspichiamo certamente la maggiore sinergia possibile con i vari stakeholderin primis le scuole stesse, per coniugare le esigenze di repressione degli abusi nell’utilizzo della rete con la promozione di un sano benessere digitale e l’uso consapevole e costruttivo della stessa, sulla quale come scuole non siamo certamente all’inizio (dai PON al Piano Nazionale scuola Digitale, al Piano Nazionale per la formazione dei docenti) ma stiamo lavorando intensamente.

I compiti della scuola

Per quanto riguarda la scuola nello specifico verrà individuato in ogni istituto un referente per le iniziative per il cyberbullismo. Il Dirigente Scolastico è tenuto ad informare le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico e ad attivarsi con azioni educative.

Il MIUR si è già attivato con nota DG per lo studente, l’integrazione e la partecipazione prot.n. 964 del 24.2.2017 chiedendo agli Uffici Scolastici Regionali e il referente regionale e i referenti per ciascuna scuola.

Il referente-scuola per il cyberbullismo

Su quest’ultimo punto, relativo alle scuole, mi soffermo poiché, come in molte leggi recentemente, la chiave di volta individuata dal legislatore si situa nell’individuazione di un punto fisico di collezione delle complessità (referente handicap, referente adozioni, referente DSA, etc..).

Certamente da un punto di vista organizzativo, considerando la capillarità della diffusione delle scuole in Italia, la molteplicità delle sedi e dei plessi e la numerosità dei docenti, è necessario attrezzare, quindi formare e rendere consapevoli e strutturati docenti competenti, assumendo però come presupposto che il docente referente non è il “prof. antibullo”, come già ampiamente lanciato dalla stampa a ridosso dell’approvazione della Legge. Il docente referente deve costituire un trait d’union con la comunità scolastica ed educante, e fungere da connettore evitando il fenomeno, ben noto in ambito scolastico, della “delega”ad una sola persona dei problemi e delle azioni informative e formative.

L’effetto di diffusione è quanto mai da sostenere per la funzione di referee assegnata al docente singolo in tema di cyberbullismo, al fine di sostenerne l’efficacia dell’azione ed evitare fenomeni di isolamento.

Per approfondire

A chiusura contributo segnalo link utili di approfondimento:

http://istruzioneer.it/2015/11/05/internet-a-scuola-e-nella-vita-di-bambine-bambini-e-adolescenti-strumenti-operativi-per-comprendere-educare-e-prevenire-iniziativa-di-formazione-e-di-informazione-bologna-19-novembre-201/
Linee orientamento MIUR

https://m.facebook.com/ValeriaFedeliOfficial/photos/a.271694446288847.1073741828.271689652955993/747939781997642/?type=3&theater

Manifesto della Ministra Valeria Fedeli sulla comunicazione non ostile

http://www.generazioniconnesse.it/site/it/materiale-di-comunicazione/

Sito Generazioni Connesse

http://www.istruzione.it/allegati/2015/2015_04_13_16_39_29.pdf
Nota Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna (comprensiva di allegati tecnici con link e riferimenti) ed esiti questionario su oltre 30.000 studenti in Emilia-Romagna

http://istruzioneer.it/2016/05/31/tra-navigazioni-virtuali-e-approdi-reali-preview-relativa-agli-esiti-del-questionario-anonimo-sullutilizzo-dei-social-network-rivolto-ai-soli-studenti-delle-scuole-secondarie-di-1/

Sito dedicato http://cyberbullismo.cts.istruzioneer.it/

Rivista “Studi e documenti” dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, monografico  “Social o non social – aprile 2017;

Uno sforzo comune

Quanto sopra per sottolineare che il lavoro sul tema del cyberbullismo deve giocoforza realizzarsi in modo capillare e continuativo, con il coinvolgimento a più livelli,  certamente interistituzionale, delle agenzie a vario titolo dedicate e operanti sul tema, dalla Polizia Postale alle Università, al Garante per l’infanzia  e l’adolescenza, al CORECOM, e non da ultime le scuole, come parti attive e non fruitrici di pacchetti pre-confezionati ed estemporanei.

Materiali di interesse per i ragazzi

“Pillole di conoscenza” da sito nazionale Consulta – Coordinamento studenti Ministero dell’istruzione, Università e Ricerca, in particolare:

“Di chi sono le foto e i video che pubblichi”
http://www.pillolediconoscenza.it/di-chi-sono-le-foto-e-i-video-che-pubblichi/

Fare marketing con facebook
http://www.pillolediconoscenza.it/fare-marketing-con-facebook/

Chi sono gli amici dei miei amici
http://www.pillolediconoscenza.it/chi-sono-gli-amici-dei-miei-amici/

Devo smettere di usare facebook
http://www.pillolediconoscenza.it/devi-smettere-di-usare-facebook/

I social network sono pericolosi
http://www.pillolediconoscenza.it/i-social-network-sono-pericolosi/

Cosa conosce un social network su di me
http://www.pillolediconoscenza.it/cosa-conosce-un-social-network-su-di-me/

Chi paga i social network
http://www.pillolediconoscenza.it/chi-paga-i-social-network/

Suggerisco, per qualche riflessione, la visione di un film recente, Ben X, in tema di bullismo su un ragazzo disabile e sulla commistione fra virtuale e reale, perché conoscere è il primo passo per comprendere e agire.

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[1] https://www.scuola7.it/2017/39

[2] Fonte ANSA http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/05/17/cyberbullismo-ok-della-camera-alle-norme-sul-contrasto-e-legge_598d4d99-6881-490c-8a58-194818ba467d.html

[3] http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/47651.htm

[4] http://www.generazioniconnesse.it/site/it/2017/05/17/cyberbullismo-approvvata-la-legge-sul-contrasto-del-fenomeno/?rit=home-page