Buoni propositi: l’Atto di indirizzo per le priorità politiche Miur 2019

Il quadro delle priorità

Il 22 dicembre 2018 il Ministro Marco Bussetti ha diffuso con comunicato stampa l’Atto di indirizzo relativo alle priorità politiche del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per il 2019, firmato il 20 dicembre 2018, prot. n. 55.

Undici sono gli ambiti di intervento prioritari sui quali il Ministro ha focalizzato l’attenzione, indicando le relative linee di azione. Nel dettaglio:

  1. edilizia scolastica;
  2. inclusione scolastica e contrasto alla dispersione scolastica;
  3. ampliamento dei percorsi formativi ITS e ridefinizione dell’alternanza scuola-lavoro;
  4. revisione e miglioramento del sistema di reclutamento e formazione del personale della scuola di ogni ordine e grado;
  5. attività sportive scolastiche;
  6. politiche per garantire e accrescere il diritto allo studio; 
  7. valorizzazione della formazione superiore e della ricerca, con particolare riferimento al capitale umano;
  8. internazionalizzazione della formazione superiore e della ricerca;
  9. valorizzazione del sistema di valutazione nazionale: studenti, scuole, docenti, dirigenti scolastici;
  10. prevenzione della corruzione e trasparenza;
  11. attuazione delle politiche di coesione e dei programmi comunitari nel settore istruzione.

Parola di Ministro

Il Ministro ha dichiarato che si tratta di temi su cui stiamo lavorando sin dal mio insediamento con pragmatismo e responsabilità e rispetto ai quali vogliamo imprimere un’ulteriore accelerazione. Sono questioni centrali nei settori di competenza di questo Ministero. È nostra intenzione impegnarci per trovare soluzioni attese da anni o per migliorare il sistema, soprattutto dove presenta criticità e punti di debolezza. Su scuola, università, Alta formazione artistica musicale e coreutica, ricerca, stiamo predisponendo un piano strategico di interventi che porterà risultati positivi in termini di qualità ed efficacia. E che metterà finalmente ordine in questi mondi, anche rispetto alla legislazione di riferimento, attraverso una revisione o la definizione dei relativi dei Testi Unici”.

Di seguito elenco ciascuna delle 11 priorità, di cui dalla prima alla quinta specifiche per la scuola, la sesta trasversale, la settima e l’ottava dedicate all’università e alla ricerca, la nona riservata alla scuola, la decima rivolta al tema trasparenza trasversale e l’undicesima relativa ai programmi comunitari.

Edilizia scolastica

Si indica la necessità di intervenire sulle strutture scolastiche e sulle infrastrutture tecnologiche e di laboratorio, con ogni forma di finanziamento per mettere in sicurezza gli istituti scolastici e ammodernarli. Potenziare e supportare la capacità di progettazione degli enti locali. Adottare ulteriori misure per la semplificazione delle procedure e per la verifica della sicurezza degli edifici scolastici. Programmare e attuare un piano triennale di interventi di messa in sicurezza degli istituti, delle palestre e delle strutture scolastiche sportive. Oltre a una prosecuzione dell’azione di semplificazione burocratica e di trasparenza avviata già nei mesi scorsi.

Inclusione scolastica e contrasto alla dispersione

Interventi per ampliare la partecipazione di famiglie e associazioni per la costruzione dei percorsi di inclusione, assicurare maggiore continuità didattica, definire linee guida per la certificazione della disabilità con il Ministero della Salute. Incrementare e arricchire l’offerta formativa per ridurre la dispersione scolastica con maggiore tempo scuola. Attenzione alla fascia 0-3 anni.

Ampliamento dei percorsi formativi ITS e ridefinizione dell’alternanza scuola-lavoro

Misure per potenziare l’apprendimento orientato al lavoro, con maggiore conoscenza dei percorsi formativi degli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Aumento degli iscritti ai percorsi esistenti e rinforzo della sinergia con le Regioni per la programmazione dell’offerta formativa, con metodologie volte alla tecnologia di industria 4.0. Ridefinire i percorsi scuola-lavoro per garantire esperienze di qualità.

Revisione e miglioramento del sistema di reclutamento e formazione del personale della scuola

Lavorare per un nuovo sistema di reclutamento che superi il precariato diffuso e il modello del corso-concorso. I vincitori saranno assunti alla fine delle prove e parteciperanno a un corso di formazione in servizio. Ampliare l’offerta formativa per gli studenti, con reclutamento di docenti in possesso di titoli idonei per insegnare lingua inglese, musica ed educazione motoria alla primaria. Redazione del Testo Unico per la scuola con semplificazione legislativa complessiva. Reclutamento Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) e valorizzazione del ruolo del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), con misure di stabilizzazione dei collaboratori scolastici.

Attività sportive scolastiche

Lavorare per la revisione della disciplina relativa all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica; per gli “studenti-atleti” misure affinché possano coniugare attività sportiva con percorso scolastico secondario.

Politiche per garantire e accrescere il diritto allo studio

Consentire a un numero maggiore di studenti di accedere alla formazione universitaria e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica, con un più studenti “no-tax area”; semplificare le procedure per le borse di studio; rivedere il sistema di accesso ai corsi a numero programmato, con procedure per orientare gli studenti verso le effettive attitudini.

Valorizzazione della formazione superiore e della ricerca, con particolare riferimento al capitale umano

Maggiore coinvolgimento del sistema universitario e del mondo della ricerca nello sviluppo culturale, scientifico, tecnologico e industriale nazionale; favorire l’autonomia di università virtuose, migliorare il sistema di reclutamento per quelle in regola con l’efficienza finanziaria; migliorare il sistema di reclutamento meritocratico in rapporto alle reali esigenze degli atenei; garantire l’accesso alla docenza; incrementare le risorse per università ed enti di ricerca; sostenere la crescita professionale dei ricercatori, proseguire le azioni di incentivazione dei dottorati industriali e innovativi; creare le condizioni per il rientro in Italia dei giovani talenti, riformare il sistema di reclutamento nell’AFAM; riflettere sull’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), con particolare riguardo alla valutazione dei risultati.

Internazionalizzazione della formazione superiore e della ricerca

Migliorare l’attrattività scientifico-accademica del Paese e la strutturazione di rapporti bilaterali, per ottenere finanziamenti nel prossimo programma-quadro in materia di ricerca e innovazione (Horizon Europe 2021-2027); migliorare la performance italiana del programma ERASMUS e la partecipazione di ricercatori e docenti italiani alla progettualità internazionale.

Valorizzazione del sistema di valutazione nazionale: studenti, scuole, docenti, dirigenti scolastici

Analizzare gli esiti della valutazione del sistema educativo di istruzione, con attenzione alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, alla valutazione delle istituzioni scolastiche e alla valutazione della dirigenza scolastica, con obiettivi fissati per il 2019.

Prevenzione della corruzione e trasparenza

Azioni per garantire maggiore conformità alla normativa in materia di anticorruzione e trasparenza, in linea con il Piano Nazionale Anticorruzione.

Attuazione delle politiche di coesione e dei programmi comunitari nel settore istruzione

Maggiore attenzione alle politiche di coesione, migliore programmazione dei fondi strutturali europei e del fondo di sviluppo e coesione nel settore istruzione 2014-2020; rafforzamento dei rapporti con le Agenzie Nazionali per il supporto gestionale dei Programmi Comunitari per la scuola e con le azioni PON “Per la scuola” 2014-2020, per riqualificare l’edilizia scolastica e potenziare le dotazioni tecnologiche delle scuole; formazione del personale docente e tecnico-amministrativo.

Un orientamento pragmatico

Per uno sguardo comparativo è possibile ricordare le 10 priorità per il 2018 e le 9 priorità per il 2017, ove ricorrono linee di continuità con le priorità per il 2019: inclusione, internazionalizzazione,  trasparenza e anticorruzione, edilizia. Nuovi temi al centro per il 2019 sono costituiti dal reclutamento, dalle attività sportive scolastiche, da un rinnovato focus sui temi della valutazione e dell’alternanza scuola-lavoro.

Il Leitmotiv, con tratti di discontinuità nell’alveo di una sostanziale continuità delle priorità generali, è rappresentato da un sano pragmatismo orientato al consolidamento di procedure, risorse e azioni di cui le scuole necessitano. Cambiare continuamente modelli e meccanismi non è positivo per un sistema complesso, ampio e articolato come quello della scuola italiana. Per i buoni propositi 2019 confidiamo  nella declinazione delle priorità politiche con opportune curvature per l’assestamento dell’esistente in un’ottica di miglioramento.