Buoni risultati nell’indagine internazionale PIRLS 2021

Capire le parole, quando ascoltiamo o leggiamo, non è una cosa facile. Lo ha scritto più volte nei suoi volumi il linguista Tullio De Mauro. Il capire è difficile perché “si rivela non come una sommatoria lineare e progressiva di sensi dati di singole frasi ma come un processo in cui continuamente dobbiamo da un punto andare all’insieme e dall’insieme

Discutere per imparare a pensare con la propria testa

Chi segue da tempo le cose di scuola forse ricorderà lo scalpore destato da un vecchio articolo del filosofo Umberto Galimberti sul quotidiano “La Repubblica” dal titolo “Se i bimbi studiassero Platone”, e che incominciava così: “Perché, oltre l’inglese, non si introduce anche la filosofia nelle scuole elementari?”. L’articolo fu pubblicato circa venti anni fa (settembre 2004) e all’epoca molti

Un concorso di astrofisica a scuola

Per il terzo anno consecutivo l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) ha indetto, nel 2023, un concorso nazionale di scrittura per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado ispirato a Gianni Rodari[1]. Chi non conosce in modo approfondito l’opera letteraria di Gianni Rodari proverà un certo stupore e probabilmente si domanderà: che rapporto c’è tra il noto scrittore

Conoscerlo, capirlo… per insegnare meglio

Il linguaggio dei giovani è all’attenzione di esperti di linguistica e sociolinguistica da qualche decennio; da quando cioè, come scrive il linguista e filologo tedesco Edgar Radtke, ai giovani è stata riconosciuta una sorta di autonomia linguistica. Parliamo degli anni ’80, periodo in cui “i rinnovamenti lessicali nell’ambito giovanile sono stati elevati al rango di una vera e propria rivoluzione

ProGrammatica 2022: una Giornata dedicata alla grammatica della nostra lingua

“La fortuna di un popolo dipende dallo stato della sua grammatica.  Non esiste grande nazione senza proprietà di linguaggio”. Questa nota frase dello scrittore portoghese Fernando Pessoa fu scelta nel 2013 come slogan per una Giornata che, per gli ideatori, aveva lo scopo di promuovere e valorizzare la nostra lingua in tutti i suoi aspetti, evidenziando l’importanza di padroneggiare la

Rileggere Mario Lodi fa bene alla scuola

«L’aereo era arrivato sulla città più grande del mondo. Il generale ordinò: «Butta la strabomba».Il pilota guardò giù e vide i bambini che giocavano. E pensò: «se sgancio li ammazzo!»E volava, volava, sulla città che brillava al sole. E non ubbidiva. «Butta la strabomba sul nemico!» urlò il re arrabbiato. Il pilota volava e diceva: «Vedo solo bambini e gente

Perché non deve essere abolita: scrivere è pensare

“Formalizzare i pensieri attraverso le parole è estremamente importante; le parole sono potenti, si concatenano l’una all’altra e si attirano tra loro. Hanno in fondo la stessa funzione dell’algoritmo in matematica. Come l’algoritmo porta avanti quasi da solo il ragionamento matematico, così le parole hanno una vita loro, evocano altre parole, ci permettono di fare astrazioni, deduzioni, utilizzare la logica

Alla ricerca del tempo perduto

“Recuperare” è il verbo più usato quando si parla di scuola in questo periodo di pandemia. L’idea che i ragazzi dovessero “recuperare le carenze” ha fatto sì che il nuovo anno scolastico 2020/2021 sia cominciato il 1° settembre con lo svolgimento delle “attività di integrazione e recupero degli apprendimenti” previste dall’ordinanza ministeriale n. 11 del maggio 2020. Ci riferiamo ad

Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare

L’anno rodariano L’anno 2020 appena finito ha visto un’esplosione di seminari, convegni, articoli, trasmissioni radiofoniche, documentari televisivi e altri vari tipi di eventi per ricordare Gianni Rodari nel centenario della sua nascita. La pandemia ha limitato lo svolgersi di attività in presenza ma, seppure in streaming, a distanza e dietro un monitor, di Rodari si è parlato tanto e le

La complessità sulle soglie dell’aula L’insegnante di scuola primaria del 2020 è un professionista dell’educazione che opera all’interno di un contesto scolastico e sociale molto più complesso rispetto al passato. Facciamo solo qualche esempio di tale complessità: – l’emergere in classe della pluralità in tutte le sue forme porta i docenti a confrontarsi con bisogni diversificati, con disuguaglianze vecchie e

Non solo prove INVALSI La “comprensione” è stata il Leitmotiv del convegno organizzato a Roma dall’INVALSI nei giorni 16-17 novembre u.s. Il tema riguardava non tanto le prove di lettura dell’INVALSI, ma ciò che avviene prima delle operazioni di verifica, ovvero l’insegnare a leggere per consentire agli allievi di comprendere, guardando tutti gli ordini di scuola, dalla primaria alla secondaria

Diventare cittadini responsabili C’è un obiettivo irrinunciabile per tutti gli insegnanti: quello di condurre gli allievi verso l’acquisizione piena dei saperi e delle competenze fondamentali. È l’obiettivo di sempre, ma oggi sembra quasi irraggiungibile: l’orizzonte territoriale dell’educazione sta diventando sempre più ampio; la presenza di tante culture e di nuove linguaggi rappresenta una sfida continua alle responsabilità di tutti; la

Le risposte aperte: di che si tratta? La prova scritta relativa al corso-concorso per dirigente scolastico ha una durata complessiva di 150 minuti (due ore e mezza). Consiste in: a) cinque quesiti a risposta aperta; b) due quesiti in lingua straniera, articolati ciascuno in cinque domande a risposta chiusa. Ci occupiamo, qui di seguito, delle risposte ai quesiti di cui al

… sui sentieri di Tullio De Mauro

Le “prediche” sulla lingua Nella Storia linguistica dell’Italia repubblicana. Dal 1946 ai nostri giorni (2014), ideale prosecuzione della Storia del 1963, Tullio De Mauro ha evidenziato le “fratture e disparità” esistenti ancora oggi sul piano delle condizioni linguistiche di tutta la popolazione, e ha suggerito la strada, unica possibile, per migliorare tali condizioni: “Un innalzamento quantitativo e qualitativo dei livelli di istruzione delle giovani

Le (in)competenze linguistiche degli italiani Circola in questi giorni, in ambiente universitario ma non solo, un documento dal titolo: “Saper leggere e scrivere: una proposta contro il declino dell’italiano a scuola”. Si tratta di un appello da inviare al Presidente del Consiglio, alla Ministra dell’Istruzione e al Parlamento, scritto per iniziativa del “Gruppo di Firenze per la scuola del merito