Ridefinire la “mission” dell’istruzione professionale “Le percezioni non sono sempre radicate nella realtà; ad esempio, una maggiore consapevolezza dei buoni esiti occupazionali dell’istruzione e formazione professionale (IeFP) può renderla una scelta di elezione per un maggior numero di persone…”. [1] “Le persone apprendono sempre di più in contesti che esulano dall’istruzione formale: online, sul luogo di lavoro, attraverso corsi professionali,

La maturità: solo un rito di passaggio? Questo articolo esce su Scuola7 lo stesso giorno in cui si insediano le 12.865 commissioni dell’Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore[1], per 509.307 studenti scrutinati e presumibilmente ammessi, distribuiti in 25.606 classi. È questo l’ultimo anno della formula di esame di Stato introdotta nel lontano 1997 dal

Orientamenti per l’apprendimento della Filosofia nella società della conoscenza

Pensare non è privilegio per pochi Se volessimo utilizzare una prima domanda di senso sull’introduzione o meno di una disciplina nuova all’interno di un curricolo scolastico, dovremmo partire dalla compatibilità tra il profilo di competenze culturali e professionali dello studente in uscita dal percorso scolastico e i nuclei concettuali fondanti la stessa disciplina. Sarebbe in questo caso evidente come proprio il concetto

In attesa della Carta dei diritti e dei doveri degli studenti (e degli Stati Generali)

Un’attesa imbarazzante È in fase di predisposizione il decreto ministeriale che contiene il “Regolamento ai sensi dell’articolo 1, comma 37, della legge 13 luglio 2015, n. 107, per la definizione della Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro, concernente i diritti e i doveri degli studenti della scuola secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di formazione di

Dodici commi in cerca di interpretazione autentica

Le FAQ del Ministero Con Nota 3355 del 28-3-2017 la Direzione Generale degli Ordinamenti ha pubblicato una serie di FAQ relative agli aspetti più significativi dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro (AS-L). Ma la complessità delle situazioni e le difficoltà di impianto dei progetti che dirigenti e tutor affrontano nell’attuazione dei percorsi AS-L sono solo in parte rappresentabili in una raccolta di FAQ. Nelle

Un primo sguardo d’insieme sullo Schema di decreto legislativo, Atto n. 379

Quattordici articoli costruiscono sicuramente uno schema di decreto legislativo asciutto ed essenziale. Sono tuttavia sufficienti per far capire che l’operazione che si attiva non è una semplice revisione dei percorsi di istruzione professionale. Si tratta piuttosto di una virata decisa che mette in discussione l’impianto culturale del Regolamento vigente degli Istituti Professionali. Non un ritorno al passato, e neppure una blanda discontinuità con la pur recente

Le evidenze del monitoraggio I numeri del monitoraggio dell’alternanza scuola lavoro (ASL) nell’anno scolastico 2015/2016 parlano chiaro: l’obbligo produce uno scarto quantitativo di assoluto rilievo rispetto al passato. È quanto viene annunciato in conferenza stampa dal ministro Giannini nella presentazione dei dati del monitoraggio [1]. Sono stati 652.641 gli studenti in alternanza, di cui 455.000 delle sole classi terze, cioè molto più

È solo un problema di trasparenza delle scelte? Il focus sul quadro orario Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento degli Istituti Tecnici e Professionali, la decurtazione da 36 a 32 ore settimanali di lezione diventa subito un elemento dirompente, perché a subire il taglio sono proprio le discipline laboratoriali e d’indirizzo, con la logica conseguenza della creazione di esuberi