In questi giorni il dolore per la perdita di Giancarlo ha raggiunto tutti, i rappresentanti delle istituzioni, tra tutti il Ministro Bianchi, le persone di scuola che a vario titolo lo hanno conosciuto, i differenti ambienti professionali di una vita spesa a raccontare una certa idea di scuola, fatta di valori profondi e prospettive. Giancarlo non amava le appartenenze, non

Ciao Giancarlo, non so se riuscirò a comunicare qualcosa di quanto è stato vissuto in trent’anni di amicizia profonda nel lavoro e nella vita. Ci siamo incontrati perché facevamo lo stesso lavoro. Ma ci siamo subito riconosciuti perché volevamo le stesse cose. La tua straordinaria passione per il lavoro, la tua onestà intellettuale, la determinazione nel voler portare sempre e

Non ce l’ho fatta a parlare di Giancarlo da quando martedì mi ha raggiunto la notizia della sua morte. Per quanto tutti seguivamo con apprensione il suo stato di salute, capendone bene la gravità, in fondo al cuore la speranza che ce l’avrebbe fatta non mi ha mai abbandonato… Non mi permetto di annoverarmi tra gli amici di una vita,

«Il CSPI piange Giancarlo Cerini. Un riferimento costante e prezioso per la scuola italiana. Un uomo mite e instancabile, sempre disponibile al confronto, ha dato il suo contributo entusiasta e illuminato al sistema scolastico, sempre presente nei momenti di cambiamento e di innovazione. Il suo lavoro e la sua disponibilità hanno accompagnato con passione e con un sapere pedagogico unico

Due vite in parallelo. Di fronte ad un’esistenza che si spegne mi assale un paralizzante vuoto di parole. Sono fatto così. Questo mi è accaduto anche nell’apprendere la scomparsa di Giancarlo Cerini. Il destino aveva fatto incontrare le nostre strade circa trenta anni fa, presso l’Editrice Tecnodid di Napoli: due cammini diversi, con alcuni tratti comuni. Ho iniziato la mia

Io digitale, lui analogico. Ci siano conosciuti nel 1999 precisamente nella sala del consiglio dell’IRRSAE Marche. Come in un flash, le cose che mi sono rimaste impresse di quel primo incontro sono: Mariella che mi presentò come appassionato delle tecnologie (anzi come informatico, parola che nella realtà detestavo) e lui con gli occhiali appoggiati in alto sopra la fronte e

Ho conosciuto Giancarlo nei coordinamenti nazionali del Cidi. Responsabili dei Cidi territoriali, accorrevamo a Roma e confrontavamo le nostre idealità, le nostre realtà, le nostre visioni, e costruivamo le politiche associative nazionali. Giancarlo era un giovane direttore didattico che veniva da Forlì. Quei coordinamenti si svolgevano, sulla base di una relazione introduttiva del Presidente nazionale (allora era Presidente Luciana Pecchioli),

In queste giornate insonni seguite alla tua scomparsa, la mia mente è stata affollata di ricordi, pensieri, flash di tanti attimi di vita vissuta e di strade incrociate…. Il Ministro Bianchi ci ha detto che “tutta la scuola italiana ha conosciuto Giancarlo Cerini, la sua dedizione intelligente e instancabile all’educazione. Il modo migliore per ricordarlo sarà continuare insieme il suo

Parlare di un uomo che è stato per te un modello ideale cui la sola idea di potervisi anche minimamente avvicinare ti sembra un’impresa impossibile non si può davvero fare. Eppure ci provo, ma solo per tentare di dare voce al senso di perdita che la sua scomparsa mi lascia, come lascia in tutti coloro che hanno avuto il privilegio

Il mio ricordo di Giancarlo è giovane, si perde in un tempo lontano soltanto se riferito alla partecipazione ammirata ai mille convegni, seminari ed incontri a cui ero presente ogni volta in cui tra i relatori compariva il suo nome. Dalla pubblicazione delle Indicazioni Nazionali e ancor più con l’introduzione delle nuove norme in ambito valutativo nel I ciclo è

Nel rivedere il primo numero di Scuola7, mi accorgo che era dedicato alla riforma zero-sei, l’ultima grande impresa politico-pedagogica di Giancarlo. Basterebbe solo questo per dire come dentro la bella intuizione che ha dato vita nel 2016 a questo settimanale – snello, ma essenziale, sempre dedicato ai temi “caldi” in maniera mai solamente cronacistica – c’è tutto il mondo della

Memorie semplici, nel tuo ricordo, Giancarlo. Nonostante il peso della mia ignoranza, mi hai spesso consentito di salire sulle tue spalle, quelle  di un gigante.  Solo così ho potuto intravedere, anche io, i tuoi orizzonti limpidi ed immensi, frutto di Saggezza, non solo di Sapienza.   Mi piace ricordarti nella tua dimensione umana, anch’essa di grandezza smisurata.   Ci ritrovammo

Pensando a Giancarlo: i ricordi sono atomi di luce. Sono seduta in cucina, dai vetri delle finestre traspare un cielo grigio, gli uccelli non cantano nonostante la primavera sia sbocciata, sembra rispecchino il mio stato d’animo: un caro amico è scomparso. Il mio cellulare squilla ripetutamente, sono soprattutto le insegnanti di scuola dell’infanzia che mi comunicano i loro sentimenti per

A Giancarlo. Ci conosciamo da molti anni, da quando ero una giovane direttrice didattica alle prese con la scuola dei moduli e con le scuole dell’infanzia; la tua presenza agli incontri di formazione con le insegnanti del Veneto forniva sempre spunti, rassicurazioni e piste di lavoro. Mi hai incoraggiata a superare l’ultimo concorso per dirigente tecnico, ricordo la tua telefonata

Faro e Guardiano del mondo della scuola. Se ne va un pezzo da 90 della scuola. Il “guardiano” e il “faro” del mondo della scuola. Chi lavora nel sistema istruzione non può non conoscere l’ispettore Giancarlo Cerini. Per me che ho avuto la fortuna di collaborarci veramente, per oltre 6 anni del mio periodo di dirigenza sui temi della formazione,

L’unico modo che mi consenta di parlare di Giancarlo o meglio dell’idea che ho maturato di lui come formatore e pedagogista, è l’immaginare di parlare con Giancarlo, come si trattasse di uno dei contributi critici che sollecitava per questa sua newsletter. Oggi non ho le sue domande guida a circoscrivere il campo d’indagine e, insieme, a orientare la ricerca di

Una ballata per Giancarlo. Quando tutto sembrava concluso, alla fine di luglio, e molti agognavano la mitica pausa agostana (sempre più tardiva, sempre più breve) mi arrivava la telefonata di Giancarlo: “sono qui nella mia pinetina, sto raccogliendo, con Mariella (Spinosi), una quarantina di pezzi brevi su… (curricolo? autonomia? territorio e scuola? valutazione?…), ti va di farne un paio?”. E

Ciao Giancarlo, un groppo in gola mi toglie il respiro e mi impedisce di parlare ma ti sto pensando senza tregua da quando ho saputo che te ne sei andato. Anzi ti sto pensando intensamente e con apprensione da quando ti sei ammalato. Da quando ho saputo che eri ricoverato nello stesso reparto dov’era a suo tempo Beatrice… Un pensiero

Le nostre vite si sono incrociate a metà degli anni ottanta quando ho assunto servizio presso la Sovrintendenza scolastica regionale di Bologna come ispettore di scuola media e Giancarlo presso il Provveditorato agli Studi di Modena come ispettore di scuola elementare. I due mondi allora restavano separati, non ancora si parlava di continuità tra i diversi ordini e gradi di

Ciao caro Giancarlo ti ho ascoltato l’ultima volta nel pomeriggio del 31 Marzo mentre presentavi, in qualità di Presidente della Commissione 0-6, il lavoro svolto e le prospettive da portare avanti. Mai eri stato così lucido e così straordinario nella sintesi, sempre perfetta e lineare, chiara e semplice: si è sentita tutta la tua carica e la tua energia !

Sono molto molto triste. Ieri sera è morto Giancarlo Cerini. Un amico. Una guida e un compagno di viaggio prezioso per tante e tanti di noi. Una persona di rara disponibilità, gentilezza, umanità. Giancarlo è stato – vorrei poter dire “è”, al presente – il vero Ispettore della Repubblica come dovrebbe essere, che sa di scuola e di mondo, che

Caro Giancarlo, sei stato Maestro di vita e il mio padre putativo in campo professionale. Ero una giovane e inesperta insegnante di scuola dell’infanzia, quando alla fine degli anni Ottanta ho avuto la fortuna di incontrarti sul mio cammino, grazie alla militanza nel CIDI. Mi sentivo, allora, insicura e incapace di misurarmi con chi aveva tanta profondità di pensiero, di

Un senso di vuoto incolmabile e di smarrimento sta soffocando il mondo della scuola privato di una persona speciale: Giancarlo Cerini. Maestro generoso, visionario appassionato, uomo leale, amico gentile e disponibile, Giancarlo ha dedicato ogni attimo della sua vita, anche quando le sue forze erano ormai ridotte al lumicino, al confronto appassionato per innovare la scuola e renderla sempre più

Conosco Giancarlo da tanti anni! Non ricordo da quando. So soltanto che mi chiamò molti molti anni fa (anni settanta) a Forlì: lui era un maestro di scuola elementare ed io ero un professore di scuola secondaria, “distaccato” – era il linguaggio ministeriale – presso la cattedra di “pedagogia” del Prof. Raffaele Laporta alla Terza Università di Roma. Dove dovevo