Zerosei

La realizzazione di un sistema integrato di strutture educative per i bambini dalla nascita fino ai 6 anni (asili nido e scuole dell’infanzia) rappresenta un obiettivo di grande significato per il nostro Paese, alla luce della crisi della natalità, della scarsa diffusione dei servizi fino a 3 anni, della necessità di qualificare il concetto di welfare. L’attuazione del D.lgs. 65/2017 è un processo complesso, perché viene a toccare le competenze di molti soggetti: da un lato lo Stato, che dovrà fornire l’indirizzo a tutto il sistema (oltre che gestire la fetta prioritaria – oltre il 60% delle scuole dell’infanzia); dall’altro Regioni e Comuni, cui spetta la prima parola in materia di asili nido (0-3 anni); per non parlare dell’ampia presenza dei privati, sia nello 0-3 che nel 3-6. Questa complessa governance è stata riassunta nella nota 404 del 19-2-2018 (Rispoli, 79), ed ora dev’essere messa alla prova regione per regione. I problemi da affrontare sono enormi, dalle carenze di servizi educativi al Sud (in Italia la copertura arriva al 23%, ma l’Europa esige il 33%), alla situazione precaria delle sezioni primavera (per i bambini dai 24 ai 36 mesi), che potrebbero invece contribuire ad ampliare l’offerta (Marchisciana, 79). Così come sono da sviluppare gli aspetti innovativi del nuovo sistema: le linee guida pedagogiche 0-6, i poli verticali per l’infanzia, il coordinamento pedagogico, gli standard di funzionamento, la formazione di tutti gli operatori (Cerini, 99). Il “dossier infanzia” è senz’altro sul tavolo del nuovo Governo, perché alcune delle forze politiche vincenti avevano speso lo slogan “nidi gratis per tutti”. Realisticamente l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) ha ricordato, in una lettera al Ministro dell’istruzione, gli aspetti più rilevanti della questione (Ventura, 96). Fa ben sperare l’avvio dell’organico di potenziamento nella scuola dell’infanzia (Cerini, 88), una delle condizioni assenti nella legge 107/2015, con posti aggiuntivi che potrebbero consentire di migliorare il funzionamento della scuola dell’infanzia statale, e attivare forme di coordinamento e supervisione professionale. Si attende ora l’accordo Stato-Regioni per l’attribuzione della seconda tranche delle risorse e l’avvio dei due comitati scientifici previsti (Commissione nazionale e Cabina di regia).