Il Piano nazionale per la formazione dei docenti (di cui al DM 797/2016) è entrato nel suo terzo anno di vigenza. È possibile quindi formulare un primo bilancio ragionato di quanto è avvenuto sul territorio, con la novità della progettazione e gestione della formazione a livello di ambito territoriale. Non sempre questa dimensione ha consentito di elevare la qualità dei

Nel secondo semestre del 2018 il concorso a 2.445 posti di dirigente scolastico ha preso decisamente forma. È stato superato l’insidioso “giro di boa” della prova preselettiva del 23 luglio 2018 senza eccessivi problemi, se non qualche amara riflessione circa gli effetti “perversi” che una procedura così strutturata rischia di apportare alla preparazione dei futuri dirigenti, che non può certo

Dopo molte attese è stato pubblicato il nuovo Regolamento di contabilità per il funzionamento amministrativo delle scuole (D.I. n. 129 del 28 agosto 2018). Già si è aperta la discussione: si tratta di vera innovazione o di un semplice restyling per tener conto dell’evoluzione normativa? Il nuovo Regolamento prende il posto del precedente (D.I. 44 del 1° febbraio 2001) e

Nel 2019 ricorrono i vent’anni dall’approvazione del Regolamento per l’autonomia (DPR 8-3-1999, n. 275) che vedeva tra i suoi “cavalli di battaglia” l’elaborazione da parte di ogni scuola autonoma del POF, il piano dell’offerta formativa. Nel 2015, a seguito della legge 107/2015, il POF ha acquisito una veste più strategica, qualificandosi come triennale (di qui il nuovo, impronunciabile acronimo PTOF)

Come ogni semestre facciamo il punto sullo stato di salute della scuola, prendendo spunto dalle news che abbiamo pubblicato su Scuola7.it negli ultimi sei mesi. Questo consente di recuperare facilmente (con appositi link) un’informazione preziosa, disponibile sul web, e di cogliere qualche indizio sul futuro. Cosa accadrà nei prossimi mesi? Non è facile interpretare questa stagione della politica scolastica. Il

Mentre il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) sviluppa, tra qualche ritardo e incertezza, le sue azioni in materia di rilevazione degli apprendimenti, di valutazione dei dirigenti scolastici, di valutazione esterna delle scuole, si riapre il dibattito sul ruolo dell’Invalsi soprattutto in materia di prove standardizzate di apprendimento, tanto è vero che la partecipazione alle prove per il 5° anno delle

Il tema della sicurezza degli edifici scolastici è all’ordine del giorno nel dibattito pubblico, sia per i ricorrenti episodi di mala-scuola o di inadempienze in materia di prevenzione dei rischi (si pensi allo scarso numero di edifici scolastici dotati di certificazione antincendio – CPI), sia per le denunce che in maniera sistematica vengono rese pubbliche dagli annuali rapporti sullo stato

Il dibattito sulle competenze linguistiche dei nostri ragazzi si è ravvivato, anche in relazione alle nuove prove d’esame (v. alla voce Maturità) e alle tipologie di prove scritte richiamate nelle nuove disposizioni. Si vorrebbe superare le pratiche di scrittura retorica (il classico tema), per offrire più spazio alle scritture funzionali (ad esempio le sintesi, i riassunti) e concentrare l’attenzione di

Il nuovo assetto politico (Governo Conte, formato sulla base del contratto di governo tra Movimento 5 stelle e Lega) ha iniziato nel secondo semestre del 2018 a produrre i primi effetti. Si è trattato all’inizio di provvedimenti tampone (come il decreto mille proroghe, legge 21-9-2018, n. 108), necessari per far fronte ad alcune emergenze dovute a sentenze della magistratura (come

Molte speranze sono riposte nel provvedimento sullo zerosei (D.lgs. 65/2017, una delle deleghe previste dalla c.d. Buona Scuola), per un rilancio dei servizi educativi rivolti all’infanzia. In effetti i dati sulla presenza di asili nido (per la fascia di età 0-3 anni) sono al di sotto degli standard europei (siamo al 23% di “copertura” rispetto al traguardo fissato del 33%),

A volte nella scuola si assiste ad un profluvio di sigle e acronimi da lasciare attoniti (PTOF, RAV, PDM, UdA, ecc.). Forse dipende anche da questo gergo se un tema nobile come quello delle competenze è diventato divisivo, tanto da smuovere “maître à penser” altolocati e schiere di docenti a firmare petizioni contro le competenze (cfr. Muraglia, 105) Ma perché

Prosegue il processo di modernizzazione tecnologica del sistema scolastico italiano. Il PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) rappresenta un’occasione per mettere a fuoco (e finanziare) una pluralità di risorse utilizzabili per rinnovare gli ambienti di apprendimento delle nostre scuole (cfr. Brescianini, 116). Ma il digitale non consiste solo nello sviluppo delle infrastrutture, sempre più necessario (ad esempio nella sostenibilità delle connessioni),

La formazione iniziale dei docenti e le procedure per il loro reclutamento hanno sempre rappresentato un problema irrisolto del sistema scolastico italiano. Assodato il principio di una formazione iniziale di rango universitario per tutti i docenti (con problematiche giudiziarie non ancora concluse), le forme di preparazione professionale e abilitativa all’insegnamento hanno subito parecchie modifiche negli ultimi vent’anni, mantenendo una consistente

L’anno scolastico 2018/19 vedrà alcuni cambiamenti nell’esame di Stato del secondo ciclo, a seguito dell’attuazione del D.lgs. 62/2017 che introduce modifiche alla normativa sulla valutazione e sullo svolgimento degli esami. Ci sono cambiamenti significativi in materia di prove d’esame, con l’abolizione della terza prova pluridisciplinare, una diversa categorizzazione delle prime e seconde prove ed un maggior peso dato al curriculum

Il quadro curricolare della scuola italiana (curricolo obbligatorio) è fissato nell’ordinamento scolastico e presenta una certa rigidità. Le tabelle con gli orari attribuiti alle singole discipline sono un vincolo preciso, appena scalfito dai margini di flessibilità che pure sono stati introdotti con il Regolamento dell’autonomia scolastica (Dpr 275/1999 e s.m.i.). Questo impianto ha reso più complesso, ma non impossibile, dedicare

Il rapporto tra scuola e genitori non è sempre fluido, come dimostrano vari episodi poco edificanti di cronaca scolastica. È costantemente dietro l’angolo la spada di Damocle di qualche contenzioso di fronte alla magistratura, a volte per vicende (come le mense scolastiche o i vaccini) che sembrano esulare dalle specifiche responsabilità della scuola in materia di istruzione (cfr. Olivieri, 103).

Il tema dell’educazione civica (o alla cittadinanza o civicness o senso civico) ha assunto negli ultimi mesi un inaspettato rilievo, sia per le emergenze sociali e scolastiche che sono sotto gli occhi di tutti, sia per la presentazione di proposte di legge relative al tema, alcune anche di iniziativa popolare (che come è noto richiedono 50.000 firme di sottoscrizione). È

La figura del dirigente scolastico continua ad essere al centro dell’attenzione, sia per gli strascichi delle novità introdotte con la Legge 107/2015 (che hanno in qualche modo rafforzato le sue prerogative in materia di organizzazione del lavoro), sia per l’emergenza dovuta alla carenza di capi di istituto (non a caso è in fase di svolgimento un concorso di ampie dimensioni),

Il libro dei sogni Di tanto in tanto emergono rumors, ispirati anche da fonti ufficiali, circa l’imminente arrivo nella scuola primaria italiana di frotte di docenti specialisti, in particolare di educazione fisica, ma forse anche di lingua inglese e di musica. Anzi, a rincarare la dose del desiderio, si afferma che detti specialisti non saranno “maestri elementari” più o meno specializzati

L’età dell’oro del tempo pieno È vero: nella scuola elementare c’è un ritorno di fiamma del tempo pieno, oggi ravvivato dalla proposta del Governo di tornare a investire su questo modello di scuola. L’interesse non era mai venuto meno, tanto è vero che nel corso degli ultimi 20 anni (pur avendo corso grandi rischi sul piano delle risorse e del

La voce del “popolo della scuola” Bella l’idea di dare la parola ai partecipanti alla prova scritta del concorso (90% dei rispondenti al questionario proposto da Tecnodid, che ha visto la partecipazione complessiva di 1808 persone), anche attraverso la possibilità di esprimersi con un testo “libero”. L’opportunità è stata molto gradita dai docenti, e sono pervenute centinaia di osservazioni e

Gentile Presidente, continua il “tormentone” sull’INVALSI, o meglio, sul “senso” da attribuire alle prove di rilevazione degli apprendimenti, che da una decina di anni coinvolgono la totalità degli allievi di alcune classi scolastiche (2^ e 5^ della scuola primaria, 3^ media, 2^ superiore e – dal prossimo anno – 5^ superiore). I messaggi che si percepiscono a livello politico sembrano

Il nuovo anno scolastico 2018-19 si apre all’insegna del possibile “cambiamento”, preannunciato dalle forze politiche (Lega e 5 Stelle) che sono state premiate dagli elettori il 4 marzo e che hanno dato vita ad un’inedita maggioranza di Governo. Ora, dopo le tante dichiarazioni e intenzioni, si tratta di capire quali saranno effettivamente i cambiamenti da introdurre nel nostro sistema scolastico.

La realizzazione di un sistema integrato di strutture educative per i bambini dalla nascita fino ai 6 anni (asili nido e scuole dell’infanzia) rappresenta un obiettivo di grande significato per il nostro Paese, alla luce della crisi della natalità, della scarsa diffusione dei servizi fino a 3 anni, della necessità di qualificare il concetto di welfare. L’attuazione del D.lgs. 65/2017

I cambiamenti in materia di valutazione degli allievi hanno interessato nel corso del 2017-18 sostanzialmente il primo ciclo, ma ulteriori effetti sono attesi nell’a.s. 2018-19 anche per il secondo ciclo. Siamo nell’ambito dell’attuazione di uno delle otto deleghe (il D.Lgs. 62/2017) della legge 107/2015 (quindi una materia a rischio di qualche revisione politica). Le novità riguardano: – le modalità di

L’Unione Europea rappresenta lo scenario in cui si esplica anche lo sviluppo del sistema scolastico italiano. Non esiste tuttavia un modello-base europeo a cui tutti gli stati debbono ispirarsi, ma piuttosto l’idea di alcuni traguardi comuni, meritevoli di essere perseguiti in autonomia dai diversi paesi. Si intende stimolare il miglioramento di alcuni aspetti fondamentali del funzionamento del sistema (competenze di

Prosegue l’investimento sulle nuove tecnologie digitali nella scuola italiana, sulla scia del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), rilanciato con la legge 107/2015. Gli esiti non sono di facile valutazione, anche se si registra certamente un incremento di dotazioni strutturali, di linee di accesso veloce, di formazione del personale. Proseguono inoltre le linee di finanziamento (Baldascino, 100). L’attenzione, comunque, si è

Scuole “Cenerentola” o “Gioiello di famiglia”? Questo è il dilemma in cui si dibatte la scuola dell’infanzia italiana che, proprio nella primavera 2018, ha festeggiato i primi 50 anni della sua istituzione come scuola dello Stato (Legge 18-3-1968, n. 444). Oggi il sistema presenta una pluralità di gestioni (lo Stato interviene nel 61% dei casi, i Comuni nel 10%, i

Si è percepita in questi mesi una crisi nei rapporti educativi tra le diverse componenti della scuola. Non sono solo gli episodi di “malascuola”, ma anche perdita di fiducia e di autorevolezza, annebbiamento delle funzioni e dei compiti educativi delle diverse istituzioni. Sembra essersi rotto quel patto tacito tra allievi, insegnanti e genitori, su cui si reggeva la vita della

L’elaborazione e l’aggiornamento continuo del RAV (Rapporto di Autovalutazione) sono diventati uno dei processi che più impegnano la scuola e il Dirigente. Il RAV funge da baricentro di snodo per molti documenti strategici della scuola: c’è un rapporto evidente tra RAV e PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa), per non parlare del PdM (Piano di Miglioramento) o delle scelte di bilancio