L’enfasi sull’autovalutazione come “perno” del sistema nazionale di valutazione è stata guardata spesso con “sospetto” dagli osservatori esterni e dagli opinionisti, quasi si trattasse di un gioco autoreferenziale, che non faceva che confermare una visione di scuola tutta interna agli addetti ai lavori. Ad ormai tre anni dall’avvio dell’esperienza si può esprimere un primo giudizio positivo, per una migliore capacità

Qual è lo stato di salute del nostro sistema scolastico? I rapporti internazionali dell’Ocse-Pisa mettono in evidenza le storiche criticità nei livelli di apprendimento dei nostri 15enni (F.Da Re, n. 23), specie di quelli che vivono al Sud. Anche i dati proposti da INVALSI, sia in materia di prove standardizzate per gli allievi, sia per le sintesi emergenti dai RAV,

Il tema delle competenze (nelle sue diverse declinazioni: di cittadinanza, trasversali, chiave, europee) è rimasto al centro dell’attenzione degli insegnanti e delle scuole (M.Muraglia, n. 2). Si lavora all’elaborazione di curricoli per competenze (per altro richiamati dalle Indicazioni Nazionali vigenti per i diversi livelli scolastici) ed anche le didattiche in classe si ispirano al concetto di competenza (ma con maggior

Dopo 18 mesi dalla sua approvazione come Legge 107/2015 la “Buona Scuola” gode di una salute incerta (D.Faraone, n. 4). Il premier uscente M.Renzi l’ha giudica la meno riuscita della stagione delle riforme. Il cambio al vertice del MIUR è un indizio eclatante. Ma lo è anche il mancato successo della raccolta di firme per il referendum abrogativo, come –per

Quasi il 50% dei ragazzi che escono dalla scuola secondaria di secondo grado diplomandosi dichiara (Alma Diploma, 2016) che farebbe una scelta scolastica diversa o cambierebbe taluni aspetti dell’esperienza appena vissuta. Nella scelta dell’iscrizione il peso preponderante è quello della famiglia di appartenenza. Oltre il 15% viene respinto dalla scuola secondaria di II grado. Tutto ciò significa che le politiche

Una delle novità della legge 107/2015 che più ha fatto discutere nei social network (forse un po’ meno nei collegi) è stata l’attribuzione del bonus per il merito ad una quota di docenti. Fortemente voluta dal legislatore e imperniata sui criteri del comitato di valutazione (aperto anche ai rappresentanti dei genitori, degli studenti e dell’amministrazione), la procedura è stata affidata

L’incremento delle competenze degli studenti italiani rappresenta un obiettivo strategico per il nostro sistema, come ci ricorda il Piano nazionale di formazione (DM 797/2016), che prefigura un ampio intervento di formazione rivolto agli operatori della scuola. Si tratta di rafforzare l’insegnamento lungo tutto il percorso scolastico, a partire dalla scuola primaria (L.Zauli, n. 22), anche attraverso l’introduzione di metodologie innovative

L’INVALSI appare spesso come un organo tecnico deputato al controllo di sistema educativo. Immancabilmente ogni anno si ripresentano le polemiche al momento della somministrazione dei test e della presentazione dei risultati (F.Da Re, n. 5). Sarà per questo “disagio” che le prove non faranno più parte – a quanto si apprende dai “cucinieri” delle deleghe legislative – dell’esame di licenza

Alcune sentenze della Magistratura sembrano modificare il tradizionale rapporto tra utenti e istituzione scolastica. Spesso ordinari problematiche da ricondurre sul piano del dialogo educativo, si trasformano in vere e proprie controversie giudiziarie, come è stato nel caso del panino alternativo alla mensa scolastica (C. Olivieri, n. 11). Anche le valutazioni o gli esiti degli scrutini spesso diventano fonte di conflitti

La pubblicazione dei rapporti annuali di Cittadinanzattiva e di Legambiente sullo stato di salute delle nostre scuole consente di mantenere alta l’attenzione su una situazione non soddisfacente delle nostre strutture scolastiche. Manutenzione ordinaria e straordinaria, adeguamento antisismico, efficientamento energetico, sono indicatori di qualità e sicurezza degli edifici, ma anche condizioni indispensabili per un corretto far scuola (B.Sozzi, n. 19). Negli

La durata dell’istruzione secondaria di II grado in Italia si è venuta assestando sui 5 anni, in controtendenza rispetto a molti altri paesi europei, nei quali gli istituti superiori prevedono percorsi più stringati e specifici, canalizzati in vista degli sbocchi lavorativi ed universitari. Di contro l’istruzione di base (obbligatoria) si distende per più anni al centro del percorso. Ma, si

L’integrazione degli allievi disabili ha assunto una dimensione inimmaginabile fino a pochi anni fa e rappresenta un punto di civiltà per il nostro sistema educativo. C’è però da chiedersi se l’inclusione sia davvero pratica nelle nostre classi, se gli oltre 120.000 docenti di sostegno siano ben utilizzati, se l’impegno di tutti i docenti sia competente e collaborativo. Ci si aspetta

La formazione in servizio tra scuole e reti In materia di formazione in servizio la cornice culturale ora c’è (ed è delineata nelle corpose 88 pagine del Piano Nazionale di Formazione)[1], con l’individuazione delle priorità nazionali (i 9 contenitori tematici sono in sé accettabili), e un convincente impianto metodologico (tratteggiato nella scansione ricerca-didattica-operatività, all’insegna di una dimensione laboratoriale). Ma allora,

La necessità di individuare una scuola-polo in ogni ambito territoriale (sono 321 in tutta Italia), cui assegnare le risorse finanziarie del Piano Nazionale di Formazione (Nota MIUR n. 2915 del 15 settembre 2016) ha fatto emergere i ritardi e le difficoltà con cui si sta realizzando uno dei punti qualificanti della legge 107/2015 (commi 70, 72, 72 e 74), cioè

Un fondo pret-à-porter È certamente meritorio che il Miur, con la nota 2998 del 4 ottobre 2016, cerchi di mettere un po’ di ordine nella gestione frenetica dei fondi legati alla legge 440/1997. Negli ultimi anni i finanziamenti, oltre ad essersi ridotti notevolmente rispetto all’età dell’oro dell’autonomia scolastica (a scavalco del 2000), si sono spesso dispersi in mille rivoli, con la

È stato presentato nei giorni scorsi ai rappresentanti degli UU.SS.RR. il rapporto di monitoraggio del MIUR sul secondo anno di sperimentazione dei modelli di certificazione delle competenze nel primo ciclo (5^ elementare, 3^ media). In questi giorni viene diffuso in rete. Si tratta di uno sguardo assai interessante sulle modalità di valutazione adottate dalle oltre 2.000 scuole che hanno introdotto

Quando la valutazione è formativa… Si riscalda il dibattito sulla delega (contenuta nella legge 107/2015) per rinnovare le forme della valutazione e della certificazione nel primo ciclo, per ispirarle ad una funzione effettivamente formativa e di orientamento, nonché per rivedere le caratteristiche degli esami di Stato (sia al termine del primo ciclo: la vecchia licenza media; sia nel secondo ciclo:

Quante ore di formazione dovremo fare? …l’obbligo non è un formalità… Spesso negli incontri tra i docenti, nei collegi, nei social network, rimbalzano notizie circa le novità in materia di formazione in servizio per gli insegnanti, che la legge 107/2015 definisce “obbligatoria, permanente, strutturale”. Mentre è abbastanza semplice dare un significato all’aggettivo “permanente” (perché ci richiama all’idea di una formazione non una

L’idea della rete tra scuole è politicamente molto corretta: evita che l’autonomia si trasformi in una competizione tra istituzioni della Pubblica Amministrazione; consente di valorizzare il lavoro collaborativo tra scuole per rafforzarne l’iniziativa; moltiplica i legami con il territorio, con una migliore capacità di acquisire risorse; mette in comune conoscenze, modelli innovativi, professionalità per una crescita complessiva del sistema educativo.

Intervista a Davide Faraone, Sottosegretario all’Istruzione del Governo Renzi

Nella giornata di martedì 19 luglio, il Sottosegretario sarà presente alla Summer School Ischia 2016 – Una “buona” scuola che funzioni – organizzata da Tecnodid@Formazione. È passato un anno dall’approvazione della legge 107/2015 e molti commi del provvedimento hanno trovato attuazione, alcuni tra difficoltà e polemiche (pensiamo agli incentivi per il merito, alla cosiddetta “chiamata diretta” dei docenti), altri con

Guelfi o ghibellini? Cominciano a filtrare le prime ipotesi sull’attuazione della delega contenuta nella legge 107/2015 in materia di valutazione degli allievi (e di certificazione delle competenze) nel primo ciclo di istruzione. Ma siamo appena ai primi passi. Un apposito gruppo di lavoro ha fornito agli uffici del MIUR una bozza con alcuni suggerimenti, tra i quali appare rilevante l’adozione di

Le ricerche internazionali e nazionali convergono nel ritenere che un’esperienza educativa di qualità nei primi anni di vita, ancora prima dei tre anni di età, può risultare decisiva nel garantire pari opportunità di crescita a tutti i bambini, a prescindere dalle stesse condizioni sociali e culturali di appartenenza. Il dato è confermato anche dalle ricerche presentate in questi giorni dalla