La scuola al centro? Anche la neo ministra Azzolina, al termine della prima settimana di febbraio 2020, ha emanato il proprio atto di indirizzo per l’anno 2020. Il documento ha lo scopo di definire gli obiettivi che l’Amministrazione centrale dovrà conseguire nel corso dell’anno, “avendo a cuore l’unica finalità di riportare gli studenti e il loro futuro al centro del

Premessa: Esigenza di coesione politica e amministrativa L’emergenza sanitaria non si arresta, anzi, assume di giorno in giorno, di ora in ora, proporzioni sempre più preoccupanti. Nella notte tra sabato e domenica stazioni ed aeroporti del nord Italia sono stati assediati da gente che ha preso gli ultimi treni ed aerei in partenza per il centro sud. Tutto questo è

Inclusione educativa e distanziamento sociale Non c’è esperienza quando accade una cosa come il corona virus, non c’è norma. Quelle che, tribolando per le fake, arrivano con il telegiornale della notte di sabato o domenica, vanno rispettate. Tra la norma e la tua comunità di docenti, genitori, studenti, personale della scuola che dirigo, l’IC3 di Modena, c’è il buon senso

Linee guida per la didattica online e la comunicazione a distanza. Non solo in tempo di Coronavirus. Qual è il senso del cloud per la scuola. Per “scuola in cloud” intendiamo la possibilità per gli istituti di dotarsi di sistemi integrati per comunicare, creare classi virtuali, riunirsi online, condividere e cooperare per la costruzione di materiali didattici, e molto altro.

Cosa resterà alla scuola una volta finito (speriamo presto) questo periodo di emergenza dovuto al coronavirus? Possiamo considerare quattro aspetti principali. L’alfabetizzazione scientifica Il primo aspetto riguarda i virus in sé e le conoscenze che abbiamo in merito a questi organismi. Quanto successo può costituire l’occasione per innalzare complessivamente il livello di conoscenze di base su questi agenti patogeni, ma

Un brulichio di iniziative generose Un nuovo acronimo si è aggiunto alla lunga lista dei termini “scolastichesi”: DAD. L’omografia con il termine inglese fa suonare questa sigla molto famigliare, quasi affettuosa. Che siamo di fronte ad una paternità, ad una possibile nuova generazione di una nuova fase è molto probabile. Questo momento di emergenza è sicuramente padre di una consapevolezza:

(in particolare per il primo ciclo)

Da una situazione surreale… a un pensiero positivo Stiamo decisamente vivendo una situazione che ha del surreale. Siamo passati dal salutare ed abbracciare i nostri alunni, augurando loro di poter trascorrere qualche sana giornata di vacanza nel periodo di Carnevale, ad un momento in cui l’impegno di scuola/non scuola obbligatoria ha catapultato proprio tutti, docenti, genitori, alunni, personale ATA, Segreteria,

Una sfida per il sistema di istruzione

Didattica in presenza, didattica a distanza Un piccolo contributo di riflessione in questo momento di grande bulimia della comunicazione. L’emergenza che stanno vivendo le scuole a causa del COVID-2019, può diventare una occasione per riflettere e ripensare la didattica e in questa direzione vorrei avanzare alcune riflessioni. La chiusura delle scuole e il suggerimento da parte del Ministero di avviare

(in particolare per il secondo ciclo)

Nuovi orizzonti per la valutazione formativa (e sommativa) Appare evidente che un momento di criticità e di emergenza nazionale come quello che stiamo vivendo richieda a tutte le componenti scolastiche uno sforzo d’ingegno e di adattamento. Se la necessità di ricorrere a forme di didattica a distanza è ormai assodata, dato il possibile protrarsi della sospensione delle attività in presenza

Misure di urgenza Con il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, il Governo interviene con decisione anche nel settore della Pubblica Istruzione. Le misure prese guardano integralmente nella direzione del “lavoro agile”, previsto come modalità ordinaria di

Fare comunità negli scenari digitali La didattica a distanza non è la migliore modalità di mediazione educativa e didattica, in quanto nulla può sostituire il sistema di relazioni umane che si fonda su un rapporto in presenza tra docente e studente. Ma in una contingenza che nessuno tra noi ha precedentemente vissuto, non ne esiste una migliore. Questo tanto per

Al termine di due settimane di restrizione del movimento per le regioni del Nord, ho avuto la possibilità di sentire diversi Dirigenti Scolastici, per capire che cosa accade nelle scuole, l’atmosfera, i sentimenti, gli entusiasmi, le criticità. La generosità delle scuole Le scuole non hanno tutte la stessa esperienza sulla Didattica a distanza (DAD). Alcune hanno già da tempo esperienze

Alcune riflessioni a partire dalla nota dipartimentale del 17 marzo 2020, n. 388

L’emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus sta inducendo il nostro Ministero ad inviare alle scuole, con una certa frequenza, consigli e indicazioni perché gli insegnanti si possano organizzare più agilmente nelle attività didattiche a distanza. Tra i diversi suggerimenti non passano inosservati quelli contenuti nella nota 17 marzo 2020, n. 388 sia per l’immediata reazione negativa di alcune sigle sindacali, ivi

Come stare connessi (sul piano formativo) a distanza? A seguito dei contributi usciti su Scuola7, mi permetto di formulare alcune ulteriori “avvertenze per l’uso”, in particolare a proposito della didattica a distanza (DAD). In primo luogo, bisogna precisare che la didattica a distanza merita indicazioni che possono opportunamente venire da qualificate competenze tecniche e da Linee guida assunte, nelle sedi opportune, dalle istituzioni

Decalogo per i docenti della scuola Senza Zaino al tempo del coronavirus

Molti di noi, anche se non tutti, hanno familiarizzato con diversi strumenti e piattaforme, ma in una scuola completamente distanziata come l’attuale non è facile assicurare ai nostri ragazzi una relazione educativa significativa. Le indicazioni che seguono sono utili per tutti i nostri bambini e ragazzi e ci spingono anche a personalizzare le attività in una prospettiva che può essere

Fare scuola in emergenza Di fronte all’emergenza Coronavirus, le scuole e i docenti sono stati chiamati a cercare modalità di apprendimento capaci di superare le barriere fisiche, offrendo agli studenti la possibilità di continuare a imparare attraverso forme di didattica a distanza. A causa dell’emergenza Covid-19 le Scuole sono sempre più sottoposte a uno “stress burocratico”, dovuto anche alla gestione “a

I decreti in fieri Si succedono in questi giorni decreti del Presidente del Consiglio e note ministeriali esplicative; non ultimo è sopraggiunto un decreto legge corposo non solo per la estensione ma soprattutto per la complessità degli impegni finanziari assunti. Ed ancora indicazioni operative per la progettazione della didattica a distanza e per la salvaguardia del personale precario della scuola

1. Lo stress pedagogico da emergenza virus La scuola, nell’attuale situazione di emergenza, continua ad assicurare un rapporto quotidiano con tanti bambini e ragazzi, anche in forme insolite. C’è il problema di “insegnare a distanza”, ma ancor più quello di garantire una normalità di relazioni, di aiutare ad organizzare il ritmo di una giornata di “clausura” forzata, di prefigurare un

Funziona la didattica digitale? In piena emergenza le scuole stanno reagendo come meglio possono, sicuramente con estrema creatività, impegno e dedizione, ma anche con tanti dubbi e perplessità. Si tratta effettivamente di imparare facendo e sperimentando, con tutti i limiti annessi e connessi, ma anche con le grandi soddisfazioni che ne scaturiscono, quando improvvisamente si superano ostacoli “tecnologico-didattici” considerati in

Un tuffo dove l’acqua è più blu[1]… Da cinque settimane studenti, docenti e dirigenti stanno sperimentando un nuovo modo di fare scuola. Sono stati “catapultati” in questa nuova forma di insegnamento dall’emergenza che tutto il Paese ben conosce. Senza preavviso, senza preparazione, senza rete. Ci sono scuole che vantano importanti tradizioni in termini di tecnologie e di metodologie didattiche innovative.

Riflettere sulle pratiche valutative La valutazione rappresenta uno degli aspetti di maggiore criticità nella pratica del nostro sistema scolastico, nella formazione iniziale e in servizio degli insegnanti e nell’immaginario collettivo di alunni e genitori. La situazione di emergenza che sta vivendo il paese e, con esso il sistema scolastico, riporta al centro del dibattito il tema della valutazione soprattutto se

Chiudere ben l’anno scolastico… e non solo Il Decreto legge n. 22 approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 aprile 2020 (ora in Gazz.Uff. n. 93 dell’8-4-2020) è un provvedimento legislativo per certi versi atipico ma perfettamente coerente con la natura di necessità ed urgenza di questo strumento legislativo. Si tratta di un provvedimento che disegna più che una sceneggiatura

La prospettiva del nuovo anno scolastico Il Decreto Legge (D.L) 8 aprile 2020 n° 22 “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”, interviene nella regolamentazione di emergenza di alcune specificità della Pubblica Istruzione in tempo di pandemia Covid-19.[1] L’art. 2 comma 1 stabilisce che le seguenti misure per il corretto avviamento

Un po’ di storia La didattica a distanza ha origini lontane, potremmo citare con orgoglio italiano la “Scuola radio elettra” di Torino o la più blasonata “Open University” inglese. In Italia, fino agli anni ‘90 non ha mai avuto un grande successo, se si escludono credo due casi: la mitica trasmissione televisiva “ non è mai troppo tardi”, condotta stupendamente

L’azione sul web di eTwinning L’azione eTwinning promuove la collaborazione scolastica in Europa attraverso l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), fornendo supporto, strumenti e servizi per facilitare le scuole nell’istituzione di partenariati a breve e lungo termine in qualunque area didattica. Lanciata nel 2005 come principale azione del Programma di e-learning della Commissione Europea, eTwinning dal 2014 è

A partire dai dati ISTAT Prendendo spunto dalla pubblicazione (2020) del Documento dell’Istat «Spazi in casa e disponibilità di computer per bambini e ragazzi»[1], in cui confluiscono gli esiti di due indagini campionarie[2],in questo contributo si presentano i dati raccolti e si sviluppano alcune riflessioni con riferimento alla DAD, Didattica a Distanza. I fenomeni indagati interessano gli anni 2018-2019. La sfida

La didattica a distanza “forzata” L’emergenza sanitaria ha imposto a scuole ed università una tipologia di formazione del tutto nuova: la formazione a “distanza forzata”. Nella formazione a distanza classica, allievi e insegnanti scelgono di intraprendere un percorso di apprendimento/insegnamento rimanendo fisicamente separati per alcuni periodi e incontrandosi in presenza in altri (es. seminari introduttivi, momenti di valutazione sommativa). Nella formazione a

Una tantum o una possibilità di potenziamento dell’autonomia? È stata necessaria l’emergenza perché ci si accorgesse dell’esigenza di mettere a disposizione delle scuole del primo ciclo la figura dell’assistente tecnico (AT) non solo per “ il supporto all’utilizzo delle piattaforme di didattica a distanza”, ma anche per “assicurare […] la funzionalità della strumentazione informatica” come recita il Decreto “Cura Italia”. Meglio

Dall’emergenza alle nuove opportunità per lo sviluppo della competenza Nella fase dell’emergenza, dovuta alle misure introdotte per la lotta alla pandemia, le esperienze di didattica a distanza vanno considerate come un unicum, dove, inevitabilmente, è prevalso il fai da te finalizzato soprattutto ad attività di prossimità verso gli alunni, per non farli sentire abbandonati a loro stessi e per fornire

È uscito il Decreto Con il Decreto Ministeriale 20 aprile 2020 n. 201 “Disposizioni concernenti i concorsi ordinari per titoli ed esami per il reclutamento di personale docente per la scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno”, il Governo disciplina le procedure concorsuali per gli aspiranti insegnanti. Innanzitutto, è necessario ricordare che i concorsi sono indetti

Da un DPCM all’altro Dall’avvio della didattica a distanza è trascorso un tempo che, grosso modo, fatto salvo il periodo pasquale, corrisponde a quello che, da ora, manca alla fine dell’a.s. Facendo ricorso ad un’immagine calcistica, potremmo considerarli il primo e il secondo tempo, augurandoci non vi siano i supplementari, di una partita che si sta giocando più grazie alle

La competenza digitale: da Cenerentola a Principessa Il repentino quanto inatteso mutamento di scenari provocato dall’emergenza Covid 19, ha generato nel mondo della scuola una rivoluzione nel passaggio dalla didattica in presenza alla didattica a distanza. Il tradizionale paradigma di insegnamento-apprendimento basato sulla lezione frontale, su un modello di scuola trasmissiva, sulla relazione asimmetrica docente/discente, sulle attività d’aula in presenza,

L’irrompere dell’inutile Mai come in questo periodo di “cattività” mi vengono spesso alla mente le parole di Pier Paolo Pasolini (PPP), il quale in “Lettere luterane” (1975) distingueva due termini erroneamente utilizzati come sinonimi: “sviluppo” e “progresso”. Si tratta, secondo uno dei nostri più autorevoli intellettuali del Novecento, di espressioni che, dopo il boom economico degli anni Cinquanta-Sessanta, sono entrate

Neo assunti a distanza : lontani ma vicini Con la nota n. 278 del 06 marzo 2020, il Ministero dell’Istruzione, in considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, ha stabilito che le attività formative, rivolte ai docenti neoassunti 2019/2020, fossero realizzate in modalità telematica. In considerazione di quanto sopra riportato, i laboratori si stanno svolgendo in modalità a distanza, con attività sincrona e/o

Il DPCM che “non libera tutti” Potrò uscire? Non potrò uscire? Potrò fare quel … che mi pare? Tra ansie, preoccupazioni, aspettative e bestemmie, milioni di trepidanti cittadini, domenica 26 aprile, dopo cena, hanno seguito la conferenza stampa del premier Conte per la presentazione del DPCM n. 108 pubblicato il 27 aprile 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio

Le proposte della taskforce: scenari ancora aperti Modi e tempi del ritorno a scuola a settembre dovranno tenere conto, oltre che delle condizioni sanitarie del Paese, dell’esperienza che Dirigenti, docenti, alunni e famiglie hanno fatto in questi mesi in condizioni di emergenza. L’esperienza dell’isolamento, la paura del contagio, le relazioni a distanza attraverso tutte le forme di comunicazione che la

L’ultima decade del mese di Aprile 2020 ha registrato la decisa accelerazione del Ministero dell’Istruzione in termini di reclutamento del personale docente. Sono ben quattro le procedure concorsuali bandite che sono rivolte ad una platea variegata di aspiranti. Con il Decreto Dipartimentale n. 498 del 21 aprile 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.34 del 28-04-2020 viene emanato il bando per il

Gli esami al termine del secondo ciclo La anticipazioni sulle ordinanze ministeriali di prossima pubblicazione (Esami di Stato I e II ciclo, e Valutazione finale) permettono di tracciare un quadro abbastanza chiaro su alcuni passaggi cruciali che accompagneranno la conclusione di questo travagliatissimo anno scolastico. Di seguito proponiamo una lettura tematica dell’O.M. sugli esami di Stato del II ciclo. La

L’ordinanza sulla valutazione La conclusione di questo difficile anno scolastico inizia a definirsi. Il ministero ha presentato ai sindacati lo scorso 6 maggio le ordinanze sulla valutazione finale e sugli esami di Stato del primo e secondo ciclo. I testi non sono ancora ufficiali, ma le bozze stanno circolando e ci si può fare un’idea dell’assetto fondamentale. Inoltre, c’è ancora

“Lo dice l’Europa” Mi chiedo se non sia davvero – e finalmente – arrivato il momento di riuscire a ripensare la scuola e la didattica in una forma nuova, più adeguata ed efficace. Spazi, tempi e mezzi sono vecchi, non in sé, ma nel loro combinarsi in soluzioni pressoché identiche alle forme che abbiamo conosciuto dal ‘600 in poi, da

Dalla didattica dell’emergenza alla didattica della quotidianità

Per sgomberare il campo partiamo da due idee semplici e di partenza su quanto è accaduto in Italia e su quanto potrebbe accadere. La Didattica a distanza è una didattica di emergenza DADE più che DAD. Va detto chiaramente. Meritevole, coraggiosa, impegnata, ma non è insegnamento/apprendimento elettronico (e-learning) nella sua coerenza e specificità. La DADE (didattica a distanza in emergenza)

Il Decreto Legge in Gazzetta… Il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa del giorno 13 Maggio 2020 ha testualmente dichiarato: “Sapevamo che il paese è in attesa. Ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo che dovevamo intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po’ di tempo, ma non un minuto di più dello strettamente necessario. Abbiamo lavorato a questo decreto nella

Iter procedurale in dirittura d’arrivo Tra anticipazioni di bozze e acquisizione di pareri si è giunti alla conclusione dell’iter procedurale ed è stata finalmente pubblicata, nella versione definitiva, l’ordinanza ministeriale sugli esiti finali di apprendimento nel I e II ciclo di istruzione (in attuazione di quanto previsto dal D.L. 8 aprile 2020 n. 22, ancora da convertire in legge). L’O.M.

Le nuove adozioni

Il simbolo del libro Nel capitolo intitolato Il libro come simbolo, in Letteratura europea e Medio Evo latino, Ernst Robert Curtiusracconta come, nell’antica Grecia, non esistesse la sacralità della scrittura e tanto meno del libro. Né in Omero, “eroe fondatore della letteratura europea”, né in Esiodo. È con Pindaro, e con i poeti tragici, che si giunge alla scrittura come mnemotecnica. La stampa Aggiunge

Oltre la DAD: coltivare le relazioni educative con i piccoli L’improvvisa e prolungata interruzione dei servizi educativi e delle scuole di ogni ordine e grado determinata dall’emergenza epidemiologica ha portato, dopo un primo comprensibile momento di spaesamento e incertezza, all’attivazione da parte delle scuole di forme di didattica a distanza. L’attenzione maggiore è stata rivolta alla fascia dell’obbligo, sia per

La sfida di una “buona” architettura scolastica Può la scuola, nella sua configurazione di edificio scolastico, diventare un luogo “a misura” dei suoi “abitanti”, ma anche del territorio di riferimento, un ambiente funzionale e sostenibile, in una prospettiva di auspicabile innovazione edilizia post-Covid-19? Oppure è destinata a rimanere, com’è in molti casi adesso, un “non luogo”[1] che da un lato

La scuola, bene della Nazione La Scuola della Repubblica è il bene comune della Nazione e di tuttii suoi figli. Il confinamento imposto dalle circostanze di salute rivela piùche mai l’importanza del legame concreto tra lo studente e l’insegnante. Queste parole aprono la circolare del Ministro dell’educazione francese, il quale in una circolare del 4 maggio 2020 indicava alcune essenziali linee guida

La valutazione formativa, un nodo non sciolto La sospensione delle attività scolastiche per l’emergenza sanitaria, con la formula della didattica a distanza (DAD), ha portato al centro del dibattito, tra tante riflessioni circa l’istruzione, il tema della valutazione. In queste settimane molti hanno fatto riferimento alla valutazione formativa come peculiarità della didattica a distanza. Ciò è inesatto, in quanto la

Il docente di sostegno: una figura “chiave” Il docente specializzato per le attività di sostegno didattico è una figura strategica nella promozione del processo d’inclusione scolastica ed, a tal fine, le competenze previste dal suo profilo professionale lo pongono come interlocutore chiave, sia per quanto riguarda l’area della corresponsabilità educativa sia per quella della condivisione metodologico- didattica, in modo da

Da un DPCM all’altro L’emergenza epidemiologica generata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2 ha modificato le regole di convivenza civile e ha portato in evidenza tra i diritti civili, la rilevanza del diritto alla salute, da sempre considerato prioritario per il bene dei cittadini, tale da porre in subordine quello all’istruzione. La sospensione delle attività didattiche fino al termine delle lezioni,