C’era una volta la biblioteca scolastica… Già nel T. U. n. 577/1928, gli artt. 214-217 recitavano che “Ogni classe elementare, esclusa la prima, ha una biblioteca scolastica per uso degli alunni”, che “…gli alunni di ciascuna classe …pagheranno, esclusi i poveri, un contributo di 10 centesimi per ogni mese di scuola nei Comuni urbani e di 5 centesimi nei Comuni rurali…

Una proposta di lavoro. La cornice antropologico-storico-culturale La Legge 20 agosto 2019, n.92 sull’Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’Educazione Civica (GU n.195 del 21-8-2019) [1] fa il suo esordio in una cornice antropologico-storico-culturale che merita alcune brevi riflessioni. L’Individuo: un account. L’Altro: un follower. L’incontro: una chat. Il pensiero: post, hashtag, like, emoticon. La relazione: gli acronimi LOL (laughing = ridendo, out loud = sonoramente), IMHO (in = secondo, my = la mia, honest = onesta, humble = umile, opinion =

Come si lavora a scuola sulla lettura?[1] Di che colore è il cappuccio di Cappuccetto Rosso? Rosso. Bravo, ti metto 10 in comprensione del testo! Così, provocatoriamente, segnalavo agli insegnanti di lettere la inadeguatezza delle loro attività didattiche relative alle abilità di lettura e di comprensione del testo. Quando tanti anni fa (eravamo nel 2003) cominciarono ad esser diffusi i risultati

I soggetti più vulnerabili nelle maglie larghe del sistema formativo Giunto alla 53ª edizione, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase di eccezionale trasformazione che stiamo vivendo da un decennio, che ora volge al termine. Il 53° rapporto offre, tra l’altro, un quadro sintetico del sistema educativo italiano, una fotografica che conferma i precedenti

Le norme sul riconoscimento di diplomi, titoli e qualifiche Dall’inizio del 2015 e in particolare dal dicembre 2017, un periodo densissimo di iniziative sull’istruzione [1], l’Unione Europea vara anche due testi sul riconoscimento dei diplomi: la Risoluzione del Parlamento europeo Promozione del riconoscimento reciproco automatico dei diplomi del 25 ottobre 2018 che prevede «il riconoscimento reciproco dei diplomi e dei risultati dei

Il “merito” cancellato? Il comma 249 dell’art. 1 della Legge sul <Bilancio dello Stato 2020>, come approvato dal Senato, dispone che “Le risorse iscritte nel fondo di cui all’articolo 1, c. 126, della L. n. 107/2015, già confluite nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, sono utilizzate dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico, senza ulteriore vincolo di destinazione”[1]. Questo è

Motivi di preoccupazione per i finanziamenti e per i tempi di erogazione Il 2019 è stato un anno eccezionalmente positivo per i finanziamenti destinati alla messa in sicurezza, alla riqualificazione e all’efficientamento del patrimonio di edilizia scolastica (1). In tale anno sono giunti alla meta numerosi provvedimenti che hanno permesso l’avvio di erogazioni, per importi anche rilevanti, già previste da

BES qui sta per: Benessere Equo e Sostenibile Non si tratta dell’acronimo scolastico che fa riferimento ai bisogni educativi speciali, ma del rapporto Istat, giunto alla 7ª edizione, che presenta informazioni e analisi sull’evoluzione degli indicatori di Benessere equo e sostenibile (BES). Il Rapporto offre una lettura del benessere nelle sue diverse dimensioni, ponendo particolare attenzione agli aspetti territoriali. Gli

La cornice educativa L’art. 8 del decreto legislativo n. 66/2017, integrato dal d.lgs. 96/2019 (art. 7), recita: “Ciascuna istituzione scolastica, nell’ambito della definizione del Piano triennale dell’offerta formativa, predispone il Piano per l’inclusione che definisce le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse, compreso l’utilizzo complessivo delle misure di sostegno sulla base dei singoli PEI di ogni bambina e bambino, alunna

Autovalutazione e inciampi “mediatici” Ci risiamo, sarebbe il caso di dire commentando a caldo la vicenda che ruota attorno alle parole con cui l’lstituto comprensivo di via Trionfale a Roma ha descritto nelle pagine on line del proprio sito, tipologia sociale collocazione della popolazione scolastica nelle diverse sedi della scuola. Un già visto rispetto alla vicenda pressoché simile riportata dalla

Stato dell’arte e problemi aperti Il 28 dicembre scorso, un articolo a tutta pagina su diversi quotidiani (edizione online di Repubblica) riporta la notizia di un docente sanzionato (più volte) per essersi (ripetutamente) rifiutato di utilizzare il registro elettronico. Eppure, sull’argomento sembrava ormai da anni calata una sorta di pax digitalis: nel 2015, il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD)

Precariato fisiologico e precariato patologico Periodicamente qualche giornale ci parla del precariato scolastico. Fateci caso, chi ne parla di solito lo fa con uno di questi due obiettivi: mettere in difficoltà il governo pro tempore oppure preparare l’ennesima sanatoria. Tutto legittimo, ovviamente, ma non aiuta a risolvere il problema, salvo pensare che le sanatorie siano una soluzione e non parte

Un quarto di secolo dopo… quale idea di sicurezza? Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 12 novembre 1994 entrava in vigore il d.lgs. 626/1994 “Misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro in tutti i settori di attività privati o pubblici”, atteso da 5 anni, pur con significative resistenze, in attuazione di

Novità nei programmi d’esame?

I bandi di concorso a breve? Nel nostro sistema nazionale, per diventare insegnanti bisogna superare regolari concorsi. Non e? una scelta dell’ultima ora o dell’ultimo ministro di viale Trastevere. È una procedura radicata nel tempo grazie alla legge più importante dello Stato: la nostra Costituzione[1]. Lo Stato si impegna a bandire i concorsi indicando contestualmente i requisiti che gli aspiranti

Perché si parla di divari in istruzione Una delle criticità che da sempre caratterizza il nostro modello sociale ed economico è la profonda differenza che contraddistingue le aree geografiche del Paese. Ad un Nord e ad un Centro Italia che appaiono capaci di esprimere realtà produttive spesso all’avanguardia e tessuti sociali in grado di sostenere la crescita culturale dei cittadini,

Due proposte innovative Ho letto con grande piacere e condivisione in scuola7 dell’11 novembre 2019 due proposte intelligenti, elaborate dagli amici Gabriele Ventura e Massimo Nutini, per le figure professionali di assistenza che, a partire dalla Legge 104/92, dovrebbero garantire lo sviluppo dell’autonomia personale dei nostri alunni con disabilità, sia dal punto di vista relazionale, sociale ed educativo, sia da

L’impegno delle Nazioni Unite (ONU) sulla cittadinanza globale Nel 2015 l’ONU rende noti due documenti molto importanti, sincroni e correlati. Il primo documento conclude il Forum tenutosi a Parigi nel gennaio del 2015 ed è dedicato all’Educazione alla Cittadinanza globale. Questo documento è centrato sull’innovazione pedagogica, sull’elaborazione di programmi educativi e sulla educazione formale e non formale, al fine di

Il decreto legislativo 62/2017 e la responsabilità valutativa

Scrutini in arrivo Le operazioni di scrutinio al termine del quadrimestre rimandano a scenari complessi di gestione del delicato momento della valutazione e della successiva comunicazione dei risultati alle famiglie tra “nuove normative” e “prassi consolidate”. Dirigenti e docenti sono chiamati ad esprimere i progressi compiuti dagli studenti in termini di competenze, conoscenze abilità acquisite secondo principi di trasparenza valutativa

Quella scuola di Roma che… Nessuno parla più della scuola di Roma e di come ha descritto la composizione socio-economica della propria utenza; e non è detto sia un male visto che la polemica è stata per lo più strumentale, un po’ da parte di tutti. Scusate se ci torno, quindi, ma credo possa essere utile provare ad allargare lo

Economia monetaria e finanziaria: un mondo di Paperi? Da quando è iniziato l’assalto dell’economia e della finanza nella scuola? Non sono mai mancati approcci didattici di carattere economico anche autorevoli, come quello del “Sole 24 ore” che, nel lontanissimo 1993 lanciò, in collaborazione con la Walt Disney una piccola rivoluzione editoriale realizzando una serie a fumetti “L’economia di zio Paperone”[1],

La firma del recente CCNI (19/11/2019) sui criteri di ripartizione delle risorse per la formazione del personale della scuola e la (speriamo) prossima apertura del CCNL inducono ad ulteriori riflessioni e proposte sulla formazione dei docenti oltre a quelle già pubblicate su scuola7 nei nn. 164/163/162/161. Andiamo per punti. Dagli ambiti al collegio Il CCNI riconferma, e non poteva essere

Appunti sulle iscrizioni 2020/21

La scelta delle scuole superiori: le variabili in gioco I primi dati diffusi dal MIUR il 31 gennaio sull’andamento delle iscrizioni alle Scuole Secondarie di secondo grado[1], avrebbero bisogno di analisi ben più approfondite rispetto a quelle possibili in questo spazio editoriale. Qui si troverà soltanto la presentazione dei dati e brevi “esplorazioni” su alcune aree tematiche. In effetti una

Cambiamenti attesi per l’Esame di Stato Come avvenuto lo scorso anno con il D.M. 37/2019, il decreto del ministro dell’istruzione – il n. 28 del 30/01/2020 – sulle materie oggetto delle seconda prova all’esame di Stato, porta con sé alcune novità che riguardano la sessione che avrà inizio il 17 giugno prossimo. Per la verità, già con la nota a

Il primo triennio del Piano delle arti (D.lgs. 60/2017) Il «Piano delle arti», adottato con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 dicembre 2017, ha terminato il suo primo triennio di vigenza. Con sei milioni di euro sono state finanziate negli anni 2017, 2018, 2019, circa 1000 Progetti di scuole singole o organizzate in rete che hanno realizzato

Valutare è un verbo delicato Di recente, la lettura del report “Il miglior inizio” pubblicato da Save the Children (cfr. https://www.scuola7.it/2019/152) mi ha sollecitato alcune riflessioni che rimandano al tema delicato quanto spinoso della valutazione e autovalutazione e prove che vengono somministrate ai bambini. Sempre in questi giorni, 1800 scuole dell’infanzia in Italia hanno concluso il lavoro che prevedeva, in

A proposito di coding

Coding, informatica e digitale Il Piano Nazionale Scuola digitale ha quattro anni di vita piena e rimane un punto di riferimento imprescindibile per qualunque nuovo scenario, per la sua portata culturale e operativa e per le grandi risorse erogate sia in termini di formazione, di investimenti infrastrutturali e strutturali, di progettazione, di idee, di reti. L’impatto del piano sulla scuola

I dati sconcertanti delle iscrizioni 2020-21 Secondo i dati elaborati dal Ministero dell’Istruzione, i Licei si confermano in testa alle preferenze nelle iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Il 56,3% delle domande presentate per le classi prime della Secondaria di II grado ha riguardato, infatti, un indirizzo liceale. Un dato in crescita rispetto al 55,4% dell’anno scorso. Gli Istituti tecnici

2020: siamo ancora rodariani?

I colori dei mestieri I colori dei mestieri   Io so i colori dei mestieri:sono bianchi i panettieri,s’alzano prima degli uccellie han la farina nei capelli;sono neri gli spazzacamini,di sette colori son gli imbianchini;gli operai dell’officinahanno una bella tuta azzurrina,hanno le mani sporche di grasso:i fannulloni vanno a spasso,non si sporcano nemmeno un dito,ma il loro mestiere non è pulito.

Un curricolo decennale dalla scuola primaria all’istruzione di secondo grado

La storia nel curricolo verticale Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. 254/2012), per quanto concerne lo studio della storia, hanno optato per un curricolo “continuo” dal primo anno della scuola primaria all’ultima classe della secondaria di I grado. Pur non entrando nel merito di questa scelta, resta il fatto la storia

Un binomio impossibile

Le modifiche del “Milleproroghe” A breve il CSPI esprimerà i dovuti pareri sui futuri bandi per i concorsi scuola. Sappiamo che sono pareri obbligatori, ma non vincolanti e che il MIUR potrà anche non tenerne conto. Sappiamo anche che i sindacati scuola hanno indetto per il 6 marzo p.v. uno sciopero per difendere i diritti dei docenti precari, a dimostrazione,

Il periodo di prova dei dirigenti scolastici Il corrente anno scolastico è caratterizzato dall’immissione di 1995 Dirigenti scolastici, considerata l’emergenza segnalata già da vari anni in molte regioni d’Italia per coprire le numerose sedi scoperte particolarmente nelle regioni del Nord del Paese[1]. Questa emergenza ha generato una modifica nelle fasi di reclutamento previste dal bando del 2017, con l’inizio effettivo

L’accesso alle informazioni del registro Il bell’intervento di Antonio Fini di qualche settimana fa sull’uso del registro elettronico (Il registro elettronico: questioni giuridiche e questioni pedagogiche, Scuola7 n. – 168, 22/01/2020) sotto il profilo giuridico, concludeva propendendo per la non obbligatorietà dell’adozione del suddetto strumento in assenza del Piano per la dematerializzazione che sarebbe dovuto essere emanato dal MIUR già

Una questione di “genere”

Carenza di figure maschili a scuola? Recentemente si è tornato a parlare della femminilizzazione del ruolo docente in Italia e nei paesi dell’Ocse, l’Organizzazione per lo sviluppo economico. La rivista specializzata “Tuttoscuola” ha rilanciato la questione, citando le analisi di Gender imbalances in the teaching profession (“Squilibri di genere nella professione docente”). Da questi dati apprendiamo che la percentuale dei

L’improbabile governa la nostra vita? Il filosofo nonché esperto di finanza Nassim Nicholas Taleb nel 2007 scrisse il libro “Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita”. Come descrive l’autore il cigno nero nel corso della storia si è manifestato con vari eventi: dal più remoto crollo di Wall Street, ai più recenti, 11 settembre, crisi economica internazionale derivata

Esigenza di un coordinamento nazionale L’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus COVID-19 – più comunemente conosciuto con il nome di “Coronavirus” – non è terminata. Le misure e le disposizioni atte a prevenirne la diffusione necessitano di continui interventi normativi urgenti che, sovente, generano interpretazioni discordi. Istruzione e salute sono materie a competenza concorrente tra Stato e Regioni, e

Io porto a scuola “4P+T”, e tu? Prevenire, preparare, proteggere, promuovere e trasformare Probabilità e impatto dei Rischi Globali In alcuni corsi di formazione con i docenti sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’Agenda 2030 chiedo ai docenti di confrontarsi con “i rischi globali” secondo l’accezione del World Economic Forum. I rischi globali sono definiti come “eventi o condizioni incerte

La scuola al centro? Anche la neo ministra Azzolina, al termine della prima settimana di febbraio 2020, ha emanato il proprio atto di indirizzo per l’anno 2020. Il documento ha lo scopo di definire gli obiettivi che l’Amministrazione centrale dovrà conseguire nel corso dell’anno, “avendo a cuore l’unica finalità di riportare gli studenti e il loro futuro al centro del

Premessa: Esigenza di coesione politica e amministrativa L’emergenza sanitaria non si arresta, anzi, assume di giorno in giorno, di ora in ora, proporzioni sempre più preoccupanti. Nella notte tra sabato e domenica stazioni ed aeroporti del nord Italia sono stati assediati da gente che ha preso gli ultimi treni ed aerei in partenza per il centro sud. Tutto questo è

Inclusione educativa e distanziamento sociale Non c’è esperienza quando accade una cosa come il corona virus, non c’è norma. Quelle che, tribolando per le fake, arrivano con il telegiornale della notte di sabato o domenica, vanno rispettate. Tra la norma e la tua comunità di docenti, genitori, studenti, personale della scuola che dirigo, l’IC3 di Modena, c’è il buon senso

Linee guida per la didattica online e la comunicazione a distanza. Non solo in tempo di Coronavirus. Qual è il senso del cloud per la scuola. Per “scuola in cloud” intendiamo la possibilità per gli istituti di dotarsi di sistemi integrati per comunicare, creare classi virtuali, riunirsi online, condividere e cooperare per la costruzione di materiali didattici, e molto altro.

Cosa resterà alla scuola una volta finito (speriamo presto) questo periodo di emergenza dovuto al coronavirus? Possiamo considerare quattro aspetti principali. L’alfabetizzazione scientifica Il primo aspetto riguarda i virus in sé e le conoscenze che abbiamo in merito a questi organismi. Quanto successo può costituire l’occasione per innalzare complessivamente il livello di conoscenze di base su questi agenti patogeni, ma

Un brulichio di iniziative generose Un nuovo acronimo si è aggiunto alla lunga lista dei termini “scolastichesi”: DAD. L’omografia con il termine inglese fa suonare questa sigla molto famigliare, quasi affettuosa. Che siamo di fronte ad una paternità, ad una possibile nuova generazione di una nuova fase è molto probabile. Questo momento di emergenza è sicuramente padre di una consapevolezza:

(in particolare per il primo ciclo)

Da una situazione surreale… a un pensiero positivo Stiamo decisamente vivendo una situazione che ha del surreale. Siamo passati dal salutare ed abbracciare i nostri alunni, augurando loro di poter trascorrere qualche sana giornata di vacanza nel periodo di Carnevale, ad un momento in cui l’impegno di scuola/non scuola obbligatoria ha catapultato proprio tutti, docenti, genitori, alunni, personale ATA, Segreteria,

Una sfida per il sistema di istruzione

Didattica in presenza, didattica a distanza Un piccolo contributo di riflessione in questo momento di grande bulimia della comunicazione. L’emergenza che stanno vivendo le scuole a causa del COVID-2019, può diventare una occasione per riflettere e ripensare la didattica e in questa direzione vorrei avanzare alcune riflessioni. La chiusura delle scuole e il suggerimento da parte del Ministero di avviare

(in particolare per il secondo ciclo)

Nuovi orizzonti per la valutazione formativa (e sommativa) Appare evidente che un momento di criticità e di emergenza nazionale come quello che stiamo vivendo richieda a tutte le componenti scolastiche uno sforzo d’ingegno e di adattamento. Se la necessità di ricorrere a forme di didattica a distanza è ormai assodata, dato il possibile protrarsi della sospensione delle attività in presenza

Misure di urgenza Con il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, il Governo interviene con decisione anche nel settore della Pubblica Istruzione. Le misure prese guardano integralmente nella direzione del “lavoro agile”, previsto come modalità ordinaria di

Fare comunità negli scenari digitali La didattica a distanza non è la migliore modalità di mediazione educativa e didattica, in quanto nulla può sostituire il sistema di relazioni umane che si fonda su un rapporto in presenza tra docente e studente. Ma in una contingenza che nessuno tra noi ha precedentemente vissuto, non ne esiste una migliore. Questo tanto per

Al termine di due settimane di restrizione del movimento per le regioni del Nord, ho avuto la possibilità di sentire diversi Dirigenti Scolastici, per capire che cosa accade nelle scuole, l’atmosfera, i sentimenti, gli entusiasmi, le criticità. La generosità delle scuole Le scuole non hanno tutte la stessa esperienza sulla Didattica a distanza (DAD). Alcune hanno già da tempo esperienze

Alcune riflessioni a partire dalla nota dipartimentale del 17 marzo 2020, n. 388

L’emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus sta inducendo il nostro Ministero ad inviare alle scuole, con una certa frequenza, consigli e indicazioni perché gli insegnanti si possano organizzare più agilmente nelle attività didattiche a distanza. Tra i diversi suggerimenti non passano inosservati quelli contenuti nella nota 17 marzo 2020, n. 388 sia per l’immediata reazione negativa di alcune sigle sindacali, ivi

Come stare connessi (sul piano formativo) a distanza? A seguito dei contributi usciti su Scuola7, mi permetto di formulare alcune ulteriori “avvertenze per l’uso”, in particolare a proposito della didattica a distanza (DAD). In primo luogo, bisogna precisare che la didattica a distanza merita indicazioni che possono opportunamente venire da qualificate competenze tecniche e da Linee guida assunte, nelle sedi opportune, dalle istituzioni